Dopo anni di attese, polemiche e vicende giudiziarie legate anche alla tragica scomparsa della piccola Kata, l’ex hotel Astor di Firenze si prepara a una nuova vita. L’edificio a tre piani tra via Maragliano e via Boccherini, oggi chiuso e inutilizzato, sarà oggetto di un intervento di ristrutturazione che lo trasformerà in un complesso residenziale da circa 25 appartamenti destinati alla vendita. Il palazzo è stato acquisito dal gruppo romano Perseo e affidato allo studio di architettura Archea.
Audio: servizio di Viola Giacalone
Il progetto è curato dal gruppo romano Perseo, guidato dall’amministratore delegato Davide Zanzuri con il supporto del project manager Francesco Semeraro. La società , già attiva a Firenze con la riqualificazione di un grande condominio in via dello Statuto, ha acquistato l’immobile all’asta giudiziaria per quasi 3 milioni di euro, superando numerosi concorrenti.
L’obiettivo è realizzare abitazioni green, sostenibili e a basso consumo energetico, rispettando il contesto urbano. A occuparsi del progetto architettonico sarà lo storico studio Archea Associati, fondato anche da Marco Casamonti, autore del Viola Park. L’intervento prevede una riqualificazione totale: interni completamente ripensati, spazi luminosi e un ampio cortile esterno valorizzato. I lavori dovrebbero durare 2-3 anni.
Lo stabile, che fino alla pandemia ospitava un hotel tre stelle con 57 camere su quasi 2.000 metri quadrati, negli ultimi anni era diventato un luogo di degrado: chiuso, poi occupato abusivamente, al centro di tensioni politiche e denunce dei residenti. Nel giugno 2023 il caso della piccola Kata, rapita proprio in quelle mura, portò a un’inchiesta della procura, al sequestro e a lunghe indagini dei carabinieri.
Dopo lo sgombero e la conclusione delle ricerche, l’edificio è stato dissequestrato e messo all’asta. Nonostante il passato difficile, il valore dell’immobile è raddoppiato rispetto alla base iniziale di 1,5 milioni.
«Quella vicenda resterà una pagina dolorosa, ha commentato Zanzuri, ma oggi possiamo guardare avanti: ridare vita a questo palazzo significa anche restituire dignità al quartiere e offrire nuove case ai cittadini. La riqualificazione sarà un segnale positivo per tutta la zona» ha detto a Repubblica Firenze.
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