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🎧 Riondino vince il David di Donatello. La nostra intervista su Palazzina Laf

Michele Riondino, Palazzina Laf

Michele Riondino si è aggiudicato il David di Donatello come Miglior Attore Protagonista per la sua interpretazione in Palazzina Laf. La nostra intervista in occasione della proiezione a Firenze con dibattito, insieme al collettivo dei lavoratori Ex Gkn a La Compagnia.

Al centro del film, che vede tra i protagonisti lo stesso regista e Elio Germano, uno dei più rilevanti episodi di mobbing in Italia, verificatosi alla fine degli anni ’90, in un contesto di mancato rispetto dei diritti dei lavoratori – primo tra tutti il diritto alla salute – precarie condizioni di sicurezza e generalizzato sfruttamento.
Siamo all’Ilva di Taranto, nel 1997. Il protagonista, Caterino, persona umile e poco abbiente, si presta a diventare una spia per i padroni dell’acciaieria, quando i vertici aziendali gli proporranno un lavoro apparentemente di tutto riposo. Chiede infatti di essere collocato, anche lui, alla Palazzina LAF, dove alcuni dipendenti, per punizione, sono obbligati a permanere, privi di qualsiasi mansione. Lavoratori che non hanno altra attività se non quella di passare il tempo ingannandolo, giocando a carte, pregando o allenarsi come fossero in palestra. Caterino scoprirà sulla propria pelle che quello che sembra essere un paradiso, in realtà non è che una perversa strategia per piegare psicologicamente i lavoratori più scomodi, spingendoli alle dimissioni o al demansionamento. Un inferno da cui non c’è via di uscita.

Tre i premi ottenuti dalla pellicola: miglior attore protagonista a Michele Riondino, regista e interprete, migliore attore non protagonista a Elio Germano e miglior brano musicale originale al cantautore Diodato con “La mia terra”. Quest’ultimo, sul palco del David, ha dedicato il premio “a Taranto, ai tarantini che non ci sono più e a quelli che continuano a lottare”.

Il film è stato girato alle acciaierie di Piombino, con la collaborazione di Toscana Film Commission.

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