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Vaccini:Bezzini,a marzo 400mila dosi da somministrare subito

Sospesa

La Regione Toscana userà il vaccino Astrazeneca anche per la fascia di popolazione tra 55 e 65 anni, dopo il via libera del ministero della Salute arrivato oggi con una circolare. Lo ha detto l’assessore al Diritto alla salute, Simone Bezzini, intervenendo, da remoto, in Consiglio regionale sulla campagna vaccinale in corso in Toscana.

“Per il mese di marzo ci saranno consegnate 400mila dosi e noi queste 400mila dosi – circa
250mila Pfizer, meno di 100mila AstraZeneca e 50mila di Moderna – le somministreremo tutte appena ci saranno consegnate. Ci auguriamo che in aprile e maggio ci sia un ulteriore balzo in avanti delle forniture e noi ci stiamo attrezzando per avere performance più rilevanti di quella che stiamo sostenendo in questa fase”. Lo ha detto l’assessore regionale al Diritto alla salute, Simone Bezzini, parlando, da remoto, in Consiglio regionale riguardo al campagna vaccinale in Toscana.

Sempre Bezzini ha precisato che la Regione Toscana userà il vaccino Astrazeneca anche per la fascia di popolazione tra 55 e 65 anni, dopo il via libera del ministero della Salute arrivato oggi con una circolare.

Astrazeneca – ha ricordato Bezzini – è stato consigliato per la popolazione under 55, e noi siamo partiti da lì, abbiamo fatto una scelta di priorità per la scuola, l’università e per il comparto della sicurezza e degli uffici giudiziari. Nella tarda serata di ieri è poi arrivata una novità e cioè che Aifa e il Governo hanno ampliato la fascia di popolazione per cui è
consigliata la vaccinazione con Astrazeneca agli under 65, e questo è un elemento importante” perché “si potrà unificare il mondo del lavoro collocato nelle diverse categorie senza spaccarlo in due” in base all’età. Bezzini ha poi sottolineato che la Toscana ha “usato tutte le dosi fornite finora” e ha annunciato che “mano a mano che arriveranno le forniture
continueremo la vaccinazione ampliando alla fascia di età fino a 65 anni”.

Riguardo invece alla vaccinazione degli over 80, Bezzini ha detto che servono circa 600mila dosi (due per ogni anziano) e che “gli attuali livelli di fornitura di Pfizer o Moderna non ci consenso di fare troppo rapidamente. Il rischio che le fasce di popolazione particolarmente fragili debbano aspettare troppo – ha concluso Bezzini – effettivamente c’è. Lo abbiamo segnalato al Governo ed è chiaro che la soluzione migliore sarebbe avere più dosi” per “aprire un canale parallelo per la vaccinazione delle persone fragili”.

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