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Ticket redemption, una legge regionale vieta l’utilizzo ai minori

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Una legge sul gioco d’azzardo che introduce il divieto di utilizzo per i minori delle macchinette che distribuiscono i cosiddetti ticket redemption, vale a dire dei tagliandi che vengono consegnati direttamente e immediatamente dopo la conclusione della partita.

Lo prevede una legge approvata ieri all’unanimità dal Consiglio regionale della Toscana. L’atto prevede inoltre una sanzione pecuniaria da un minimo di euro 25 ad un massimo di euro 500 per chi non osserva il divieto previsto dalla legge. Le ticket redemption, si spiega, sono apparecchi da gioco presenti principalmente nelle sale giochi, nei centri commerciali e nei parchi divertimento. Questi congegni rilasciano dei biglietti al termine di ogni partita, che possono essere scambiati con premi come braccialetti, portachiavi, cuffie e gadget di vario genere ma anche orologi da polso e iPad.

Si tratta di apparecchi che rappresentano una forte tentazione per i minori: più tempo passano a giocare inserendo denaro, più punti accumulano per ottenere premi. Questo comporta il rischio che il meccanismo di gratificazione del gioco tramite la ticket redemption si stabilizzi nell’adolescente, potenzialmente sfociando in una dipendenza patologica.

“La dipendenza dal gioco d’azzardo è una patologia sempre più in crescita – ha sottolineato Anna Paris, consigliera Pd prima firmataria della legge sulla ticket redemption – rappresenta un problema sociale e deve essere attivato ogni strumento di contrasto; gli strumenti di contrasto sono purtroppo modesti ma è necessario utilizzarli tutti partendo dalla prevenzione sui minori. Con queste disposizioni oggi rafforziamo ulteriormente il nostro impegno per contrastare e ridurre il rischio della dipendenza da gioco d’azzardo a partire dalle fasce più esposte e più fragili”.

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