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Teatri della Toscana: la destra di governo vuole occupare tutti gli spazi

Una valanga di messaggi di solidarietà ha accompagnato Stefano Massini, dopo gli attacchi del Ministro della cultura Alessandro Giuli che ha minacciato un ridimensionamento dei Teatri della Toscana e dunque della Pergola di cui Massini è direttore artistico. A rischio lo status di Teatri nazionali per la stessa Pergola, Rifredi ed Era.

Il Ministero della Cultura Popolare, noto anche come MinCulPop è stato creato proprio nel 1937 con l’obiettivo di gestire la cultura popolare e la propaganda. Il suo scopo era quello di influenzare e controllare l’arte, il cinema, la radio, la stampa e altri media per promuovere il regime e la sua ideologia. Mal visti e a rischio epurazione gli irregolari, i non controllabili, praticamente tutti coloro che sono contrari al regime. O che comunque occupano dei posti che potrebbero essere distribuiti tra i fedelissimi, gli amici e i parenti dei capibastone del regime stesso. Dalle leggi fascistissime sono passati più di dieci anni. Il regime si appresta ad approvare le leggi raziali per dare una ulteriore sforbiciata a tutti i luoghi soprattutto della cultura e della formazione, ma anche a tutti gli altri luoghi – dal commercio alla sanità – e finire così una importante operazione di pulizia da giudei, simpatizzanti di plutocrazie, democrazie e bolscevismo. Frutti questi ultimi proprio del giudaismo. Se tutto va bene, la guerra è vicina, l’alleanza con la Germania saldissima. La storia con Claretta Petacci, di 29 anni più giovane, va benissimo. Rinfranca l’animo e lo spirito. Con il fratello Marcello un po’ meno. Con i suoi traffici all’ombra di Palazzo Venezia sta un po’ esagerando. Per il resto, tutto sotto controllo. Se si controlla la cultura e la narrazione popolare si controlla tutto. Con Dino Alfieri alla cultura e Giovanni Gentile all’istruzione, è tutto sotto controllo. A quest’ultimo, andrà pure un giorno intitolata una strada. 

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