“Sognando… il Sogno”, studio scenico ispirato a W. Shakespeare

Firenze, “Sognando… il Sogno” è uno spettacolo che andrà in scena in diretta streaming, nel rispetto delle regole di sicurezza del DPCM anti Covid, ed è il risultato della motivazione, nonostante tutto, a costruire insieme qualche cosa, in un periodo in cui tutto si è fermato, lavorando nei modi più inusuali, quasi sempre a distanza, dietro agli schermi dei computer.

I protagonisti di “Sognando… il Sogno” sono 29 giovani, che non si conoscevano, dai profili e percorsi formativi diversi, che oggi sono un gruppo compatto che si è messo in gioco fino in fondo decidendo di partecipare al Progetto ‘Dai impulso al tuo futuro’, che è alla sua terza edizione.

Il Progetto è dedicato a giovani in cerca di uno sbocco professionale, è realizzato da Vivaio per l’Intraprendenza con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, che ringraziamo per la fiducia ed il sostegno, con il contributo di Erasmus+ e la collaborazione dei partner Euroteam Progetti, Projektfabrik, Il Genio della Lampada.

Lo spettacolo andrà in scena il 16 dicembre 2020: alle ore 18.45 Streaming video con EDO controradio.it e su Facebook e YouTube di Vivaio per l’Intraprendenza e di Controradio

“È la notte di Midsummer, la tradizionale veglia di San Giovanni con le sue superstizioni, feste, danze e cortei. Una notte nella quale, sotto l’influenza del vento d’estate che arriva, gli uomini sono più disposti a credere alle illusioni dell’immaginazione.
Nella notte del solstizio d’estate cade il diaframma fra il mondo degli uomini e quello delle fate e dei folletti, fra Teseo, re di Atene, e la sua promessa Ippolita ed i buffi artigiani che dovranno mettere in scena uno spettacolo per il matrimonio regale. In quella notte, buia e piena di inganni, in cui tutto è possibile, giovani innamorati scappano nel bosco, si inseguono, si prendono e si lasciano.
E questo bosco misterioso, dove ci perdiamo e ci ritroviamo, è anche metafora della nostra condizione attuale: vogliamo stare vicini, ma dobbiamo stare lontani, abbiamo perso i nostri riferimenti e siamo smarriti. Siamo entrati nel bosco scuro e minaccioso e cerchiamo di scampare alle insidie, di sottrarci agli incantesimi di un mondo che ci è alieno.
Follia di mezza estate, notte di San Giovanni, alla luce del mattino tutto si ricompone.
O forse era tutto solo un gioco, come dice Puck, strizzandoci l’occhio”.

Pistoia: “Shakespearology” in scena al Funaro Centro Culturale

In anteprima per Teatri di Confine – la rassegna organizzata da Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Associazione Teatrale Pistoiese, all’interno del Pistoia Teatro Festival 2019 – domani, martedì 11 giugno, negli spazi del Funaro Centro Culturale, alle ore 21:15 andrà in scena lo spettacolo “Shakespearology” della compagnia toscana Sotterraneo.

“Shakespearology”, interpretato da Woody Neri e scritto da Daniele Villa,  sarà il primo dei quattro spettacoli dedicati alla scena contemporanea. Come riportato nelle note di regia: “Dice Jerome Salinger: “quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono”. È da un po’ di tempo che volevamo usare il teatro come quella famosa telefonata, per incontrare Sir William Shakespeare in carne-e-ossa e fare due chiacchiere con lui sulla sua biografia, su cosa è stato fatto delle sue opere, su più di 400 anni della sua storia post-mortem dentro e fuori dalla scena – come se accompagnassimo Van Gogh al Van Gogh Museum o Dante in mezzo ai turisti che visitano la sua abitazione fiorentina.

Partiamo dall’immaginario collettivo per parlare con Shakespeare. Certo, non sarà il vero, autentico, originario William Shakespeare, ma se riusciamo a incontrare anche uno solo dei possibili Shakespeare, forse l’esperimento potrà dirsi riuscito.

Shakespearology è un one-man-show, una biografia, un catalogo di materiali shakespeariani più o meno pop, un pezzo teatrale ibrido che dà voce al Bardo in persona e cerca di rovesciare i ruoli abituali: dopo secoli passati a interrogare la sua vita e le sue opere, finalmente è lui che dice la sua, interrogando il pubblico del nostro tempo.”

Per ulteriori informazioni consultare il sito teatridipistoia.it

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