Inchieste per carenza misure anti-Coronavirus sul lavoro

Firenze, la procura ad oggi, ha aperti una ventina di fascicoli d’inchiesta su casi di Coronavirus, sia per decessi di pazienti, sia riguardo alla sicurezza del personale sanitario sul luogo di lavoro.

Le diverse indagini sono state affidate ai pm Giovanni Solinas e Vito Bertoni con il coordinamento del procuratore aggiunto Luca Turco, e sarebbero ancora nella fase iniziale. Al momento non risultano indagati. Uno dei fascicoli deriva da un esposto dei familiari di una 45enne morta a causa di un infezione da Coronavirus nel reparto di ematologia di Careggi.

Inoltre, secondo quanto appreso, alcuni fascicoli sarebbero stati aperti su esposti presentati da parte di lavoratori di aziende di vario tipo, e non solamente, lamentando la carenza di applicazione di misure anti-Coronavirus sul posto di lavoro.

Si tratta di presunti casi di mancato rispetto delle procedure di sicurezza anti Covid in alcune aziende segnalati da esposti di singoli lavoratori o dei sindacati.

Altri fascicoli sull’emergenza Coronavirus aperti in procura a Firenze riguardano i decessi nelle Rsa e in strutture per disabili: in alcuni casi sono scaturiti da esposti presentati dalla Asl Toscana Centro.

In particolare, riguardo alla vicenda della 45enne morta nel reparto di ematologia di Careggi, si tratta del caso di una paziente ricoverata per altri motivi nello stesso reparto dove era entrata dopo aver effettuato un tampone risultato negativo.

Ma nello stesso periodo sono deceduti a causa del Coronavirus altri due pazienti ricoverati nello stesso reparto di ematologia di Careggi. Riguardo a questi due casi, tuttavia, al momento non sarebbero stati presentati esposti in procura.

Su quanto avvenuto in ematologia l’Azienda ospedaliera universitaria di Careggi ha avviato un’indagine interna e la direzione aziendale fa sapere che “sono in corso i necessari approfondimenti, da cui risultano al momento attuate tutte le precauzioni necessarie alla prevenzione del Covid 19 nel rispetto dei protocolli previsti, con applicazione anche di ulteriori misure di cautela date le particolari esigenze dei pazienti dell’ematologia”. La direzione inoltre, “esprime rammarico ed è vicina alle famiglie dei pazienti”.

Firenze: da Napoli per rapinare Rolex, arrestati

I carabinieri della stazione di Empoli hanno individuato e fermato i responsabili di una violenta rapina avvenuta la sera del 18 gennaio scorso.

Al termine delle indagini, coordinate dal pm Vito Bertoni della Procura della Repubblica di Firenze, i militari di Empoli hanno arrestato tre uomini residenti a Napoli, già reclusi per vicende analoghe: si tratta di Francesco Guadagno, 28enne, detenuto nel carcere di Napoli Poggioreale, Giuseppe Esposito, 28enne, detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, e Salvatore Perugino, 29enne, agli arresti domiciliari presso la propria abitazione di Napoli. I tre sono i responsabili della rapina avvenuta ai danni di una coppia di coniugi di Empoli. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Firenze, Mario Profeta. Le indagini hanno permesso di ricostruire, istante per istante, tutti gli spostamenti effettuati dai malviventi la sera in cui è stata commessa la rapina.

I due coniugi, dopo aver trascorso la serata in un ristorante di Borgo San Frediano, nel centro di Firenze, avevano raggiunto la propria abitazione ad Empoli in auto. Lì, appena scesi, erano stati aggrediti e rapinati di due orologi Rolex mentre si stavano dirigendo verso la porta di casa. Per pervenire all’individuazione dei malviventi, si sono rivelati fondamentali lo scambio di informazioni tra reparti dell’Arma e lo svolgimento di alcune attività tecniche. Infatti la targa dell’Alfa Mito Bianca non era visibile in nessuna telecamera. Tuttavia una rapina con analogo modus operandi era stata tentata pochi giorni dopo (il 4 febbraio 2017) ad Uzzano, nel Pistoiese, ed aveva avuto analogamente come obiettivo orologi di valore. Nell’occasione un testimone era riuscito ad annotare la targa del mezzo, risultato intestato ad un autonoleggio napoletano ed affittato dal pregiudicato Perugino Salvatore: lo stesso, nel mese di gennaio, aveva noleggiato anche un’Alfa Romeo Mito bianca dalla stessa società. A questo punto, grazie all’incrocio dei dati ottenuti dalle attività tecniche, si è risusciti a risalire ai reali utilizzatori del mezzo, ossia Guadagno ed Esposito, che, armati di pistola, avevano aggredito i coniugi sottraendogli due Rolex.

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