I giovani toscani e il ritorno ‘consapevole’ alla terra

La crisi economica ha ridisegnato anche la mappa professionale delle nuove generazioni, così sempre più giovani riscoprono l’agricoltura come settore di interesse personale ed economico. E la Toscana l’altro ieri ha approvato una legge proprio a vantaggio delle piccole imprese. Domenico Guarino ha intervistato Simona Falzarano neoeletta delegata Coldiretti Giovani Impresa Pistoia.

Simona Falzarano è la nuova delegata di Coldiretti Giovani Impresa di Pistoia. 26 anni, Falzarano succede a Paolo Giorgi che ha guidato il gruppo dei giovani agricoltori pistoiesi per 5 anni. Sarà il mio primo impegno istituzionale favorire la partecipazione al premio di Coldiretti Giovani Impresa dei nostri imprenditori, ha commentato Falzarano. Dalla Valdinievole al Montalbano, dalla Montagna alla Piana, ha detto, sono tante le realtà giovanili che possono ambire al premio per l’innovazione dedicato alle giovani start up; sarà una bella sfida confrontarci con le idee innovative di tutta Italia, ha concluso le neo presidente dopo l’elezione.

“Salvaguardare e promuovere la piccola agricoltura contadina toscana agevolando la lavorazione completa dei prodotti all’interno delle aziende stesse e le la vendita nei mercati locali. L’obiettivo della legge, frutto della fusione delle pdl 99 e pdl 100, che domani auspichiamo sia approvata dall’Assemblea toscana, è quello di tendere la mano all’agricoltura su piccola scala, dalla quale provengono alimenti di grande qualità e che, grazie alla diversificazione delle colture e al non utilizzo dei pesticidi chimici, contribuisce alla difesa della campagna e delle zone montane altrimenti abbandonate”. È quanto dichiarano Serena Spinelli, capogruppo Art.1 Mdp e Tommaso Fattori, capogruppo di Si Toscana a Sinistra, primi firmatari della Pdl, Disposizioni per la lavorazione, la trasformazione e il confezionamento di prodotti agricoli di esclusiva provenienza aziendale.

“Questa legge compie un grande passo in avanti offrendo alle piccole e piccolissime realtà agricole la possibilità di condurre all’interno delle proprie strutture tutti i passaggi della produzione – la lavorazione, la trasformazione e il confezionamento – nel rispetto dei requisiti igienici ed edilizi stabiliti dalla legge, e tenendo conto dei contesti rurali in cui si svolgono i processi – continuano Fattori e Spinelli – Ad esempio, nella lavorazione dei prodotti potrà essere utilizzata la cucina di civile abitazione, ovviamente dotata delle caratteristiche igienico-sanitarie, a  patto che questa sia distinta dall’uso domestico del locale, e che tra le varie fasi della produzione vi siano operazioni di pulizia e disinfezione. La legge supera il limite dei piccoli quantitativi di prodotti e introduce la possibilità di utilizzare alimenti extra aziendali tradizionalmente usati a fini conservativi, come sale, zucchero, olio. I destinatari degli interventi previsti dalla legge sono gli imprenditori agricoli, i coltivatori diretti, le cooperative agricole che utilizzano esclusivamente il lavoro dei propri soci; quelle realtà i cui prodotti sono destinati alla degustazione presso l’azienda e alla vendita diretta al consumatore finale nel mercato locale, inteso quello del territorio della provincia in cui ha sede l’azienda e nelle province confinanti. L’agricoltura contadina è fondamentale per il mantenimento della biodiversità e per gli equilibri idrogeologici del nostro territorio – concludono Spinelli e Fattori.

Sentiamo Spinelli intervistata da Domenico Guarino

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8 marzo: Sì, galleria Consiglio intitolata alla partigiana Mattei

E’ stata accolta dal Consiglio regionale la richiesta,da parte di Sì Toscana a Sinistra, di intitolare la galleria del Consiglio regionale a Teresa Mattei, la partigiana che ha inventato la mimosa come simbolo dell’8 marzo e la più giovane deputata della Costituente.

Lo spiega, in una nota, il capogruppo in consiglio regionale di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori: “Dopo che il presidente Giani annunciò di voler intitolare le principali aule del Consiglio a Piero Calamandrei, Giovanni Spadolini, Amintore Fanfani e Sandro Pertini abbiamo chiesto una correzione del tiro: in termini cromatici mancava il rosa e il rosso – aggiunge Fattori – per questo ho chiesto di porre rimedio, proponendo il nome di Teresa Mattei, una donna straordinaria, una partigiana, una comunista italiana autonoma e libertaria”.

Fattori ne ricorda il profilo istituzionale: “E” stata la più giovane deputata dell”Assemblea Costituente, eletta nel collegio Firenze – Pistoia, e fece parte dell”Ufficio di Presidenza della Costituente, contribuendo a scrivere l”articolo 3, uno dei più belli della nostra Costituzione. Ha speso la sua vita per i diritti delle donne e dell”infanzia e fu lei a inventare la mimosa come simbolo dell”otto marzo. C”è un episodio che rivela limpidamente la personalità di Teresa Mattei: ancora ragazzina, fu espulsa dal liceo classico Michelangiolo di Firenze e da tutte le scuole del Regno perché si rifiutò, in occasione delle leggi razziali, di accettare l”insegnamento della teoria della razza e l”allontanamento dei suoi compagni di classe e degli insegnanti ebrei”, ha concluso il consigliere.

Inchiesta immigrazione, Sì Toscana: “è vergognosa speculazione”

I consiglieri regionali di Sì Toscana a sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti commentano l’inchiesta che ha portato in manette 19 persone a Pistoia.

“E’ una vergogna che liberi professionisti e addirittura impiegati di un Comune e di una prefettura speculino sulla pelle dei migranti. Da anni è impossibile entrare in Italia in maniera regolare e i ricongiungimenti familiari, che dovrebbero essere un provvedimento di semplice buon senso, sono ostacolati dalla burocrazia e dai costi esorbitanti”.

“In queste condizioni unica via è diventata la richiesta di asilo, con requisiti ristrettissimi per essere accettata”. Lo affermano i consiglieri regionali di Sì Toscana a sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti, commentando l’inchiesta che ha portato a 19 arresti a Pistoia.

“Servirebbe una revisione completa delle leggi e delle norme che regolano gli ingressi nel nostro Paese – aggiungono in una nota -, perchè si è creato un sistema nel quale non solo è facilissimo ritrovarsi clandestini ma che persino favorisce autentiche reti criminali che con la connivenza delle istituzioni speculano su chi chiede solamente di poter lavorare o avere moglie o figli al seguito”.

Per Fattori e Sarti, “la disinvoltura con cui si falsificano permessi Inail e Inps fa riflettere amaramente anche sul rapporto tra legalità e sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Sanità: nomina Saccardi, botta e risposta Sì Toscana e Rossi

Paolo Sarti e Tommaso Fattori (Sì T.) criticano come fallimentare la riforma sanitaria. “Anche la rimozione di Niccolò Pestelli, non più gradito a Rossi e Saccardi”. Replica Rossi:

“La girandola di sostituzioni ai vertici della sanità toscana è un’ammissione del fallimento della riforma sanitaria. La nomina di Monica Calamai è stata annunciata a bando ancora aperto, il che è del tutto inopportuno: una fretta che rivela la necessità di rimuoverla dall’incarico di direttrice generale di Careggi. È l’emblema di come la riforma stia fallendo”.

Lo affermano i consiglieri regionali di Sì Toscana a sinistra, Paolo Sarti e Tommaso Fattori in merito alla polemica sulla nomina di Monica Calamai, già dg dell’Aou Careggi, alla guida della direzione “Diritti di cittadinanza e coesione sociale” della Regione.

“Anche la rimozione di Niccolò Pestelli dalla direzione generale dell’Estar – sottolineano in una nota -, lascia pensare che non fosse più gradito a Rossi e Saccardi, dopo le critiche che aveva mosso in commissione Sanità. Ed è proprio lui a liberare il posto per Monica Piovi, a sua volta sostituita da Calamai”.

Il presidente della Toscana Enrico Rossi replica: “È mia prerogativa e responsabilità esclusiva, ai sensi della legge, procedere alla nomina del direttore generale e dei direttori delle direzioni regionali”.

“Senza ipocrisia e in trasparenza – aggiunge in una nota – ho reso pubblica, con un comunicato condiviso con il rettore dell’Università di Firenze e con l’assessore regionale, la mia intenzione di nominare la dottoressa Calamai che, per la sua competenza, esperienza e conoscenza del sistema sanitario toscano, ritengo la più adeguata a ricoprire il ruolo di direttore della Direzione”.

Rossi sottolinea di aver “ritenuto anche opportuno promulgare un avviso, non certo un concorso che non è previsto, per verificare se ci fossero candidature migliori. Questo comportamento è cristallino” ed è “tutto alla luce del sole, che evidentemente acceca alcuni”

Fattori: la VIA e’ la pietra tombale sul nuovo aeroporto di Peretola

Il presidente del gruppo Sì-Tosana a Sinistra:”142 prescrizioni sono un unicum, i tecnici hanno dimostrato di saper resistere alle pressioni della politica: così l’opera è irrealizzabile”

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