Ingegneri Firenze, Tav: “allontanare completamento è un danno”

“Il tempo che ci allontana dal completamento della Tav costituisce un danno per la collettività che induce una riflessione sulla necessità di rimodulare la selva di regole e vincoli che regolano la fattibilità delle opere”.

Così, in una nota, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze, tramite il presidente Giancarlo Fianchisti, dopo aver premesso che “la sentenza del Tar del Lazio, che nella sostanza contribuisce a rinviare ulteriormente la ripresa dei lavori per il sottoattraversamento Av e la stazione Foster, senza entrare nel merito del pronunciamento, è un ulteriore tassello nella complessità delle situazioni di programmazione, gestionali e giudiziarie, che allontanano sempre più la fattibilità delle opere e dei grandi progetti nel nostro Paese”.

“Le prime ipotesi per il passaggio AV da Firenze risalgono ormai ad oltre 30 anni fa – ha ricordato Fianchisti; – per il progetto in corso di esecuzione sono intervenute tutte le casistiche burocratiche amministrative e giudiziarie possibili, contribuendo a rallentare e poi fermare i lavori, far fallire imprese ed a far mancare alla Toscana ed al Paese un’opera di importanza fondamentale per la mobilità”. Inoltre, sottolinea l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze “gli investimenti sono tali solo quando vengono completati e producono gli effetti per cui sono stati decisi; fino a quel momento sono solo spese, che non contribuiscono allo sviluppo del Paese ed, in questo caso, agli attesi miglioramenti sui trasporti nazionali, toscani e fiorentini”.

Tar: da Ministeri relazione su rigassificatore Rosignano

Un mese di tempo è stato concesso dal Tar del Lazio ai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali per depositare una circostanziata e documentata relazione in merito al rigassificatore di Gnl all’interno dello stabilimento Solvay di Rosignano Marittimo (Livorno).

La decisione è contenuta in due ordinanze emesse nell’ambito di altrettanti ricorsi proposti dal Wwf e dal Comune di Rosignano Marittimo.

Con i ricorsi si chiede la sospensione e il successivo annullamento in sede di giudizio di merito del decreto del 18 novembre 2010 con il quali i Ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali hanno espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale, con condizioni e prescrizioni, del progetto denominato “variante progetto Rosignano”, relativo alla realizzazione di un rigassificatore di GNL all’interno dell’area industriale dello stabilimento Solvay di Rosignano Marittimo (solo nel ricorso del WWF), nonché dell’atto del 14 luglio 2017 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di esclusione, sotto condizione, dalla procedura di via del progetto denominato “revisione alla variante progetto Rosignano” e del presupposto parere della Commissione tecnica Via (entrambi i ricorsi).
Per il Tar, ai fini della sua decisione, ” è necessario in primo luogo acquisire una circostanziata e documentata relazione sui fatti di causa e le censure contenute nei motivi aggiunti, a completamento di quanto già depositato – si legge nelle ordinanze – L’Amministrazione deve poi evidenziare nello specifico l’entità e le caratteristiche dell’intervento denominato “revisione alla variante progetto Rosignano”, che si è ritenuto di non sottoporre a VIA, anche in rapporto all’originaria “variante progetto Rosignano””.
La prossima udienza per la trattazione del ricorso è stata fissata l’8 maggio 2019.
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