Amministrative, Ceccardi: Lega punta su Bocci, è uomo giusto

“Facciamo un appello agli alleati, Forza Italia e Fratelli d’Italia – ha aggiunto Ceccardi – con cui governiamo tante città in Toscana col centrodestra, e le governiamo bene, in maniera compatta”

Per le amministrative a Firenze “noi schieriamo Bocci perché secondo noi è il candidato
vincente”, e “facciamo un appello rinnovato agli alleati all’unità”: è quanto ha affermato Susanna Ceccardi, commissaria regionale della Lega in Toscana, a margine di una iniziativa sul welfare nel capoluogo toscano.
“Facciamo un appello agli alleati, Forza Italia e Fratelli d’Italia – ha aggiunto Ceccardi – con cui governiamo tante città in Toscana col centrodestra, e le governiamo bene, in maniera
compatta, stiamo facendo tantissime cose buone per i cittadini, e queste cose le vogliamo fare anche a Firenze, a Prato e Livorno, con lo schema con cui abbiamo sempre vinto”.
L’esponente leghista ha ricordato che il tavolo nazionale del centrodestra per le candidature “è stato convocato per la prossima settimana, però lunedì c’è un consiglio federale a
Milano a cui io parteciperò, e lì ci sarà un’altra occasione per fare il punto”. In ogni caso, ha aggiunto, “credo proprio che la scelta di schierare Bocci sia la scelta giusta e possa essere
condivisa da tutti”.

“E’ chiaro che una zona dove si impedisce l’accesso diurno e notturno alle autovetture è una zona che è più predisposta anche a ospitare episodi di insicurezza, però non addebiterei neanche tutta la colpa alla Ztl”. ha poi aggiunto  Ceccardi,  a proposito del dibattito per le elezioni amministrative a Firenze sulla zona a traffico limitato.
“A Firenze c’è il problema della sicurezza che alcuni legano anche alla questione della Ztl, che è troppo estesa”, ha affermato Ceccardi, a margine di un’iniziativa della Lega in
città, sottolineando che “all’interno del centrodestra è in atto un confronto, e questo confronto verrà sintetizzato nel programma del candidato sindaco. Io sono il coordinatore
regionale, non pretendo di imporre ai vari candidati e al candidato sindaco il mio punto di vista: credo che un sano e costruttivo confronto anche all’interno del centrodestra potrà
partorire una sintesi sicuramente migliore di quanto non abbia partorito Nardella in tutti questi anni”.

Toscana, CDX: ancora nessun accordo su nome candidato

I tre coordinatori, Susanna Ceccardi (Lega), Stefano Mugnai (Fi) e Francesco Torselli (Fdi), al termine dell’incontro, spiega una nota, “si sono detti vicini alla meta e consapevoli che la priorità di tutti è mandare a casa il Pd”.

Non c’è ancora accordo nel centrodestra toscano per il candidato a sindaco da presentare a Firenze, Prato e Livorno, e i coordinatori regionali di Lega, Fi e Fdi, riuniti oggi, faranno un passaggio con i propri leader nazionali prima di tornare al tavolo di confronto che è stato aggiornato al prossimo fine settimana. Raggiunta invece un’intesa sui candidati a sindaco da presentare nella maggioranza dei comuni toscani con popolazione superiore a 15mila abitanti che andranno al voto.
I tre coordinatori, Susanna Ceccardi (Lega), Stefano Mugnai (Fi) e Francesco Torselli (Fdi), al termine dell’incontro, spiega una nota, “si sono detti vicini alla meta e consapevoli che la priorità di tutti è mandare a casa il Pd”. Per i candidati nei comuni sopra i 15mila abitanti “occorrerà però attendere ancora qualche giorno per formalizzare il tutto. La chiusura dell’accordo regionale complessivo è infatti condizionata dall’esito delle trattative nei capoluoghi”.

Domenica raccolte firme per Salvini in Toscana

I leghisti toscani si mobilitano nel prossimo fine settimana raccogliendo le firme a sostegno del ministro dell’Interno Matteo Salvini che rischia di essere processato per la vicenda della nave Diciotti.

“E’ inaccettabile e inammissibile – afferma Susanna Ceccardi, commissaria regionale del Carroccio – che s’ipotizzi un procedimento giudiziario nei confronti di chi si sta costantemente adoperando per difendere il territorio nazionale da un’invasione incontrollata”.

Per questo la leader toscana della Lega invita “tutti i cittadini toscani a venire presso i nostri gazebo per mettere nero su bianco la loro concreta vicinanza e solidarietà al nostro segretario federale: questa vicenda non deve, infatti, diventare un pretesto per mettere i bastoni fra le ruote a chi, da giugno ad ora, ha, con il suo impegno, fatto crollare vertiginosamente il numero di sbarchi nel nostro Paese (nel 2018 ci sono stati circa 23 mila sbarchi contro i quasi 120 mila dell’anno precedente, mentre da inizio anno si sono registrati 155 arrivi, a fronte di oltre 3100 avvenuti nello stesso peridiodo)”.

“Inoltre, per la prima volta – conclude Ceccardi – i rimpatri sono superiori agli arrivi ed è sceso decisamente il numero d’immigrati attualmente accolti in Italia, passando da 183 mila a 133 mila. I banchetti organizzati dalla Lega saranno dislocati in moltissime località, piccole e grandi, della Toscana: la questione Diciotti è un caso di natura squisitamente politica e non deve minimamente riguardare le aule di tribunale”.

Nardini: “Cpr sbagliati. Ceccardi e Conti si prostrano a Salvini e vanno contro gli interessi di Pisa”

La politica dei rimpatri indiscriminati, la grande promessa di Salvini, è prima di tutto inumana, sbagliata, contraria al diritto internazionale” afferma la consigliera regionale PD, Alessandra Nardini.

“Va aggiunto che non è neppure il metodo più efficace, né quello più veloce e tantomeno quello più economico per gestire il fenomeno -aggiunge Nardini, intervenendo sulle ultime dichiarazioni rilasciate tanto dalla segretaria della lega in Toscana, sindaca di Cascina Susanna Ceccardi, quanto dal sindaco di Pisa Michele Conti-  il che non compenserebbe comunque il fatto di riportare degli esseri umani verso persecuzioni, violenze e morte. Insomma, è una colossale e cinica menzogna!.
Secondo la consigliera regionale del PD “questo vale ancora di più dopo il Decreto Sicurezza. Ad essere destinati ai cosiddetti Cpr saranno infatti, prevalentemente, i richiedenti asilo senza passaporto, per i quali valgono convenzioni internazionali che ne complicano molto la situazione. Dopo sei mesi queste persone entreranno in una paradossale situazione di irregolarità legale”.
“Dunque di cosa stiamo parlando a proposito della ennesima proposta di un Cpr a Coltano, sulla quale Ceccardi e Conti si sperticano tanto a compiacere il loro capo, Salvini? -sottolinea Nardini- Parliamo di un luogo, ad oggi fatiscente, su cui verrebbe fatto un grosso investimento di soldi pubblici per trasformarlo in un parcheggio di persone escluse da seri percorsi di inclusione, ferme lì in attesa di diventare irregolari e, prevedibilmente, darsi poi alla clandestinità”.
“È questa la bacchetta magica promessa dalla Lega pisana per risolvere il nodo immigrazione? Questo vuol dire fare gli interessi del territorio? Complimenti! Ma voi rispondete al bene dei cittadini che vi hanno eletto o ai bisogni di Capitan Salvini? Perché, ve lo dico, non coincidono affatto! ” conclude la consigliera. Che precisa : “già nel 2011 ci opponemmo a questa ipotesi e ne evitammo la realizzazione e oggi, con coerenza, ribadiamo il nostro no ai Cpr e all’idea di aprirne uno a Coltano, perché siamo per un’integrazione programmata, vera e diffusa e non per creare nuovi templi di emarginazione sul territorio. Se Salvini non sa gestire le conseguenze impreviste del suo Scellerato Decreto non deve essere Pisa a pagarne le consegueze. Ceccardi e Conti, state svendendo Pisa sull’altare dell’incompetenza del Ministro dell’Interno, questa è la verita!”

Pisa: centrodestra diviso su ipotesi CPR a Coltano

La sindaca leghista di Cascina, Susanna Ceccardi, si dice d’accordo. no del sindaco di Pisa Michele Conti: non è luogo adatto.

“Se quello di Coltano fosse il centro più adatto ad ospitare gli immigrati da rimpatriare non troverebbero la mia personale contrarietà”. Così Susanna Ceccardi, sindaco di Cascina nonché segretaria regionale della Lega, sull’ipotesi di un centro per rimpatri a Coltano (Pisa).
L’area scelta, secondo quanto pubblicato nei giorni scorsi sulla cronaca di Repubblica, è ancora una volta quella dell’ex centro radar Usa, una vecchia caserma di proprietà del Demanio che già nel 2011 il governo Berlusconi individuò come possibile sede per una tendopoli dove collocare i profughi libici che all’epoca sbarcavano in massa a Lampedusa.

Per Ceccardi l’attuale gestione dei rimpatri avrebbe un costo troppo eccessivo e per questo la scelta di creare dei Cpr sarebbe più opportuna. “Si stanno individuando al ministero numerosi Cpr, almeno uno per regione, ed è chiaro che la Toscana dovrà individuare il proprio – spiega la segretaria regionale della Lega – finora c’è stata sempre la contrarietà, in particolare delle sinistra perché sono ideologicamente contrari al rimpatrio dei clandestini delinquenti. Noi invece abbiamo una percezione totalmente opposta, crediamo che servano quando favoriscono il rimpatrio dei clandestini e degli irregolari sul territorio”.

Ceccardi poi si rivolge al governatore della Toscana, Enrico Rossi che più volte si è detto contrario ai Cpr invitando, proprio ultimamente il ministro dell’Interno Matteo Salvini, a realizzarli in comuni governati dalla Lega. “Leghisti o no vedo che i comuni leghisti stanno aumentando a dismisura sul territorio regionale – dice Ceccardi – quindi a contendersi il Cpr saranno in molti”.

“Leggo su alcuni organi di stampa che il Viminale starebbe valutando l’ipotesi di usare l’ex struttura militare di proprietà del Demanio a Coltano (Pisa) per ospitare un centro permanente per rimpatri per tutta la Regione Toscana. Pur essendo favorevole all’utilizzo dei Cpr, che garantiscono in modo più efficace il rimpatrio di clandestini irregolari che permangono senza titolo nelle nostre città, non sono convinto che l’ex struttura militare di Coltano sia la più idonea per accogliere il centro, visto che per funzionare avrebbe bisogno di un importante impegno di spesa da parte dello Stato per la ristrutturazione e l’adeguamento, essendo da anni fatiscente”. Questo quanto invece afferma il sindaco di Pisa Michele Conti.

“Certo sarebbe idonea dal punto di vista della logistica – aggiunge Conti in un nota -, essendo vicino al Galilei, il più grande aeroporto della Toscana, al porto di Livorno e alle strade di grande comunicazione della costa”. Per il sindaco, “se l’ipotesi prendesse corpo, e ad oggi non sono pervenute conferme ufficiali a Palazzo Gambacorti, sarei pronto a chiedere al Viminale garanzie per la gestione e un percorso da costruire insieme con l’obiettivo di spiegare alla cittadinanza modalità di utilizzo ed eventuali benefici che dovranno contestualmente pervenire al nostro territorio che, ospitando il Cpr, darebbe un contributo significativo al sistema di gestione dei flussi migratori dell’intera Regione”.

Cascina, 22 gennaio ore 18: presentazione “Eravamo tanto amati”, interverrà sindaco Ceccardi

Mercoledì 23 gennaio ore 18 alla Gipsoteca della Biblioteca Comunale, Viale Comaschi 67, Cascina (Pisa) presentazione “Eravamo tanti amati”: oltre agli autori interverra la sindaca di Cascina Susanna Ceccardi. 

Un’inchiesta giornalistica con testimonianze inedite e l’ultima intervista a Riccardo Conti Ventiquattro politici, intellettuali ed artisti raccontano il loro amore ‘rosso’
nel libro di Domenico Guarino e Andrea Marotta. Il progetto editoriale si articola anche in un video documentario a cura di  Andrea Lattanzi. 
Alle elezioni del marzo 2018, il PD ottiene circa 6 milioni di voti. Quasi gli stessi raggiunti dal PDS, nel 1992, al suo debutto dopo il sofferto scioglimento del PCI. A trent’anni dalla Bolognina, quando il più grande partito comunista d’Europa decise di cambiare nome, la Toscana rimane l’unica regione in cui gli eredi di quella tradizione, nata proprio a Livorno nel 1921, vincono e conservano una egemonia territoriale.
Cosa è accaduto in questi anni? La svolta lanciata nel 1989, all’indomani della caduta del Muro di Berlino, ha tradito le aspettative? E’ possibile riconquistare quel consenso? Abbiamo cercato queste risposte proprio nella “rossa” Toscana, tra alcuni dei protagonisti di allora e di oggi. Ventiquattro interviste in tutto. Politici, docenti, giornalisti, personaggi dello spettacolo e della cultura. Per capire dove stia andando oggi la sinistra in Italia.
“Eravamo tanto amati” non è una presa d’atto dell’esistente, ma un’analisi giornalistica a più voci per capire il futuro. La crisi del PD, e delle altre forze derivate dall’esplosione del PCI negli anni (da Rifondazione Comunista a SeL, da Sinistra Arcobaleno fino a LeU e Potere al Popolo), sancita dalle tornate elettorali degli ultimi dieci anni, diventa  lo specchio di una radicale trasformazione degli assetti politici nel nostro Paese.
Per questo, all’indomani delle elezioni del 4 marzo 2018, continuiamo a chiederci se sia possibile per una forza politica – una qualsiasi forza politica – raccogliere, anche in parte, quell’eredità del PCI, a cominciare non solo dalla parte forse più attuale del patrimonio ideologico (per esempio il sostegno alle fasce deboli, l’attenzione al mondo del lavoro, l’interclassismo, l’abilità di coniugare il governo delle cose concrete con una tensione ideale e, in qualche modo, utopica) ma soprattutto di un elemento che oggi, nel dibattito complessivo, latita a qualsiasi livello: la capacità di suscitare il rispetto. Quello che il PCI si vedeva riconosciuto, primi tra tutti, dai suoi avversari.
(Sinossi a cura degli autori)
Ulteriori info su pagine FB: Eravamo Tanto Amati
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