Obesità infantile: in Toscana si fa largo quella americana

E’ una vera e propria patologia, in costante aumento, anche in età pediatrica: in Italia sono sempre più numerosi i bambini e gli adolescenti che soffrono di obesità. Venerdì 11 ottobre, in tutto il mondo, si celebra l’Obesity Day, una giornata dedicata alla promozione di corretti stili di vita per combattere quella che gli esperti definiscono un’epidemia. Anche l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze aderisce all’iniziativa, con un programma ricco di appuntamenti.

Le iniziative della giornata sono state presentate a Palazzo Vecchio dagli assessori a Welfare Andrea Vannucci ed Educazione Sara Funaro e dal professor Stefano Stagi,mauxoendocrinologo Aou Meyer.

Sentiamo Stagi e Vannucci ai mcrofoni di Chiara Brilli.

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”I dati ci dicono che il 4% dei bambini è obeso e il 25% sovrappeso – ha spiegato l’assessore Vannucci -. Sono numeri che meritano la massima attenzione da parte delle Istituzioni pubbliche, numeri che ci dicono che è necessario agire per ridurre l’obesità infantile, coinvolgendo tutte le centrali educative che sono presenti nella nostra società”. ”Per noi la bella e importanze iniziativa dell’Obesity Day del Meyer è un punto di partenza per lavorare sulla prevenzione e sull’informazione – ha continuato Vannucci – e partiamo dal presupposto che è necessario agire sia in termini di alimentazione che di stili di vita corretti. In un percorso successivo coinvolgeremo le scuole insieme all’assessora Sara Funaro e le società sportive insieme all’assessore Cosimo Guccione. Il nostro obiettivo è per far sì che le tre centrali educative, che sono la famiglia, la scuola e le società sportive, siano coinvolte in questa sfida che è centrale per il benessere dei nostri piccoli cittadini”.

”L’obesità infantile è un tema importante sul quale dobbiamo investire – ha detto l’assessora Sara Funaro -. Il mio assessorato e quelli a Welfare e Sport possono agire sul fronte della prevenzione. È molto importante avviare un percorso insieme alle scuole sui fronti della sensibilizzazione e del monitoraggio del benessere dei bambini. Se vogliamo ridurre i numeri relativi all’obesità infantile è fondamentale agire sulla prevenzione, soprattutto nelle prime classi della scuola primaria”. ”Da quest’anno, con l’assessore Vannucci, abbiamo deciso di mandare una lettera ai plessi scolastici – ha spiegato Funaro – affinché le nostre scuole possano partecipare all’Obesity Day. La nostra intenzione, dopo la giornata dell’11 organizzata dal Meyer, è avviare insieme alle scuole un percorso educativo che possa centrasi su questa tematica. È solo un inizio perché la nostra volontà è implementare questo genere di iniziative”.

”Battere l’obesità è possibile – spiega il professor Stefano Stagi, auxoendocrinologo dell’Ospedale pediatrico Meyer – l’importare è agire tempestivamente, prima che il problema insorga. Speriamo che tanti tempestivamente, prima che il problema insorga. Speriamo che tanti bambini con le loro famiglie parteciperanno alla nostra iniziativa, pensata in un’ottica di prevenzione e di promozione di uno stile di vita attivo”. Per tutta la giornata relatori provenienti da tutta Italia prenderanno parte a un convegno scientifico ospitato nell’Aula magna del pediatrico fiorentino per analizzare e approfondire le principali cause di questa patologia e le conseguenze sullo stato di salute, in particolar modo sull’assetto metabolico (ben identificato dal neologismo ”diabesità”) e sul sistema cardiovascolare dei più piccoli. Ma l’obiettivo è anche quello di fare prevenzione. Di qui, la scelta di organizzare un Open Day, aprendo le porte dell’Ospedale ai bambini, alle famiglie, al personale sanitario e scolastico.

Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: al Meyer un convegno sul tema dei bambini apolidi

In occasione della Giornata Mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, l’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze tiene un convegno per trattare il tema dei bambini apolidi

Nella Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il Meyer apre una riflessione sul tema, drammaticamente attuale, dei bambini apolidi. E lo fa con un convegno dedicato ai tanti minori “invisibili” che ogni giorno si vedono negare quei diritti fondamentali legati alla cittadinanza. A organizzare l’evento, in programma questa mattina nell’aula magna dell’Ospedale pediatrico fiorentino, il Centro Studi della Fondazione Meyer, l’Ordine degli avvocati di Firenze e l’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, l’organismo che tutela i diritti dei rifugiati in tutto il mondo.

Ad aprire la giornata, i saluti di Alberto Zanobini, Direttore generale del Meyer e Gaetano Viciconte, consigliere tesoriere del consiglio dell’Ordine degli avvocati, mentre Gianpaolo Donzelli, presidente della Fondazione Meyer e membro del Comitato nazionale per la Bioetica terrà una relazione dal titolo “Io pretendo!”, una sorta di manifesto programmatico sulla necessità di garantire i diritti fondamentali per la crescita dei minori.

Ad aprire i lavori, Daniela Di Rado, del Consiglio italiano per i Rifugiati, mentre Héléna Behr, rappresentante dell’Unhcr della Commissione nazionale per il diritto di asilo tratterà il tema della prevenzione e della risoluzione dell’apolidia nell’infanzia, così come è stato affrontato nella campagna che l’Unhcr ha dedicato al problema.

Il programma della giornata prevede un’analisi del fenomeno a 360 gradi: saranno quindi comparati i sistemi di accoglienza e presa in carico dei minori stranieri non accompagnati in vari paesi e un focus sarà invece dedicato ai minori rom nel sistema giuridico internazionale e regionale. Non mancheranno le storie, spesso drammatiche, di questi bambini raccontate dall’avvocato Paolo Farci, mentre Maria Josè Caldes, direttrice del Centro della Salute globale del Meyer e Stefano Stagi, ricercatore  universitario dell’Ateneo fiorentino e medico del Pediatrico fiorentino si occuperanno dell’accertamento dell’età dei minori non accompagnati: dal diritto alla strutturazione di un percorso di tutela.

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