🎧 Famiglie, al via l’assegno unico per i figli.

Domani  in Senato  l’approvazione della legge che introduce l’assegno unico universale: ” un passaggio fondamentale nella storia del welfare del nostro Paese a vantaggio delle famiglie”. Intervista con l’on Stefano lepri, primo firmatario della proposta di Legge

Nelle intenzioni dei proponenti dovrebbe essere un meccanismo trasparente, semplice, immediato, che metterà più risorse a vantaggio delle famiglie. Non bonus una tantum, ma una misura strutturale. Per sempre.

“Con questo strumento, già a luglio, saremo in grado di rispondere in maniera più diretta ed equa a quelli che sono i reali bisogni degli Italiani, mettendo finalmente la famiglia al centro, secondo quanto voluto da un gruppo consistente di parlamentari cattolici riformisti del Pd fin dalla scorsa legislatura” dice l’onorevole Stefano Lepri, PD, primo firmatario e ideatore della proposta di legge.

Si parte con 250 euro a figlio che verranno maggiorati nel caso di minori diversamente abili. Sempre nelle intenzioni dei proponenti, si tratta di una misura che guarda soprattutto a chi ha maggiormente sofferto in questi anni di crisi. La rimodulazione del sistema di detrazioni ed assegni tuttora esistenti, produrrà due vantaggi: da una parte una semplificazione di tutte le misure che oggi sono disperse e che non sempre riescono a centrare l’obiettivo preposto, dall’altra, per la prima volta, un concreto sostegno alle famiglie con figli, sulla scia di quello che accade nei paesi europei più evoluti.

Sappiamo in effetti, come conferma ad esempio la recente ricerca curata dalla Fondazione Donat Cattin, come oggi la scelta di fare un figlio sia vista in maniera problematica dai giovani, in quanto gravata da molte incognite, tra cui quella economica, in particolare per le famiglie a medio e basso reddito. “Sapere di poter contare dal settimo mese di gravidanza fino al 18esimo anno di età del proprio figlio su una cifra fissa, rappresenta un sostegno di non poco conto, anche perché permette di programmare le spese ed i carichi finanziari” dicono i proponenti.

Youtuber St3pny condannato a 8 mesi per evasione fiscale

In base alle indagini della guardia di finanza, nel 2017 avrebbe evaso Iva per circa 76mila euro, omettendo di presentare dichiarazione a fini Iva per redditi pari a 344mila euro.

La star di Youtube Stefano Lepri, 25enne, noto sul web col nickname di St3pny, è stato condannato a 8 mesi di reclusione per evasione fiscale dal tribunale di Firenze. Il pm Christine Von Borries nella sua requisitoria aveva chiesto per il giovane youtuber una pena di 1 anno e 4 mesi. La difesa aveva chiesto l’assoluzione, alla luce del fatto che il 25enne nei mesi scorsi aveva versato al Fisco quanto dovuto. In base alle indagini della guardia di finanza, nel 2017 avrebbe evaso Iva per circa 76mila euro, omettendo di presentare dichiarazione a fini Iva per redditi pari a 344mila euro.

Per l’accusa St3pny avrebbe stipulato con le agenzie pubblicitarie contratti per la
pubblicazione di banner sui propri video usando la cosiddetta cessione del diritto di autore che non prevede versamento di Iva. Pero’ lo youtuber, in base a quanto accertato dalle fiamme gialle, avrebbe svolto attivita’ continuativa professionale non compatibile coi contratti da lui stipulati. Secondo quanto appreso da fonti vicine agli inquirenti, si tratterebbe del primo caso di youtuber a processo per questo tipo di accusa.

In base agli accertamenti della finanza, tra 2013 e 2018 lo youtuber avrebbe omesso di versare Iva complessivamente per centinaia di migliaia di euro. Il decreto di citazione diretta che lo ha portato al processo nel quale è stato condannato si riferisce però solo al 2017, anno fiscale in cui Lepri avrebbe superato la quota di evasione penalmente rilevante.

Di Giorgi (Pd): “Assegno unico per i figli, una rivoluzione del welfare”

“L’introduzione dell’assegno unico di 240 euro per ogni figlio a carico rappresenta  una vera e propria rivoluzione del nostro welfare”. Queste sono le parole della Parlamentare e Responsabile politiche Cultura, Scuola, Università Ricerca e Sport nella Presidenza del gruppo Pd della Camera Rosa Maria Di Giorgi.  L’assegno infatti  risponderà in modo più diretto ai bisogni dei cittadini. Non si tratta di un bonus una tantum, ma di una misura strutturale. Una legge è stata cofirmata da Rosa Maria Di Giorgi, Stefano Lepri e Graziano Del Rio.

L’assegno di 240 per ogni figlio a carico vedrà la rimodulazione del sistema di detrazioni ed assegni tuttora esistenti, semplificando dunque anche tutte le misure che oggi sono disperse. La misura  insomma non andrà ad incidere su chi usufruisce degli 80 euro ed è senza figli che manterrà il proprio bonus.
“Questa importante  misura di welfare, per la quale il governo sta predisponendo  le risorse riordinando altre voci di bilancio, rappresenterà anche un volano di crescita per la nostra economia, oltreché una misura di giustizia sociale e di redistribuzione a vantaggio dei più deboli. Introduciamo un principio di welfare moderno e intelligente che si propone di dare un aiuto concreto alle famiglie italiane”, è il commento della deputata Di Giorgi sul’assegno unico di 240 euro.
“Sappiamo infatti  che oggi la scelta di fare un figlio è gravata da molte incognite – conclude la deputata -, tra cui quella economica, in particolare per le famiglie a medio e basso reddito. Sapere di poter contare dal settimo mese di gravidanza fino al 18esimo anno di età del proprio figlio su una cifra fissa, rappresenta un sostegno di non poco conto, anche perché permette di programmare le spese ed i carichi finanziari”.

Youtuber St3pny evade un milione di euro, scoperto da GdF Firenze

E’ St3pny, lo youtuber di 23 anni che professionalmente svolgeva la sua attività su portali internet completamente in nero. Scoperta dalla Guardi di Finanza di Firenze un’evasione di imposte di oltre 1 milione di euro in 5 anni di attività.

Le Fiamme Gialle hanno scoperto che il giovane toscano, Stefano Lepri, in arte St3pny (23 anni), era riuscito ad aggirare il Fisco attraverso contratti ad hoc stipulati con agenzie pubblicitarie ma non adeguati alla propria professione. Si tratta del primo caso in Italia, ma molti altri sono gli youtuber ad essere già sotto la lente della Guardia di Finanza.

L’attività investigativa delle fiamme gialle del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Firenze ha permesso di rilevare come il giovane, tra il 2013 ed il 2018, abbia omesso di dichiarare ricavi per oltre 600 mila euro e di versare Iva per oltre 400 mila euro.

L’influencer da diversi anni era presente su internet, dove pubblicava video che parlavano delle sue esperienze, dei suoi viaggi e della sua vita, arrivando ad avere oltre 4 milioni di followers che lo seguivano assiduamente, risultando il secondo in Italia per numero di seguaci, con 1 milione di visualizzazioni al giorno.

Dal controllo delle fiamme gialle è risultato che l’attività del giovane era svolta in modo professionale, in quanto riceveva compensi dalle pubblicità inserite nei video che, quotidianamente, pubblicava sul proprio canale telematico. I pagamenti allo youtuber erano poi proporzionati al numero di visualizzazioni fatte dai followers.

“A differenza di cosa urlano i titoli dei giornali, io ho sempre pagato le tasse in buona fede, altrimenti sarei alle Cayman in Ferrari. Che poi, dovrei essere veramente stupido a non pagare le tasse dal momento che tutto ciò che riceviamo ci arriva dal web”. Così Stefano Lepri, in arte St3pny, si difende dalle accuse di evasione fiscale in seguito agli accertamenti della Guardia di Finanza di Firenze.
“A seguito di vari incontri con la Guardia di Finanza in cui ho cercato di raccontare il mio lavoro, a loro in parte sconosciuto, è emerso da una loro interpretazione che il modo in cui ho pagato le tasse fosse da rivedere. Se ci sarà da rimediare a un pagamento – prosegue la star di Youtube – sarà fatto in modo molto sereno con la speranza che il mestiere dello youtuber venga regolamentato presto, in modo da evitare complicazioni per tutta la categoria. Ora ci sono io sui titoloni, ma ci sono tantissimi youtuber che stanno facendo questi incontri con la Guardia di Finanza per inquadrare la situazione”.

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