🎧 Affitti brevi: “da Nardella solo propaganda politica”

Property Managers: “Chiediamo interventi urgenti e un tavolo permanente per il settore degli affitti turistici”.  Il presidente Stefano Bettanin: “Ogni mese un calo del 70-80% rispetto allo scorso anno. Il Governo ci tenda una mano”. ascolta la nostra intervista

Nel giorno in cui da Venezia il sindaco Nardella, insieme con il collega lagunare, torna sulla necessità di una legge nazionale per regolamentare il settore delle locazioni turistiche, e degli affitti brevi, segnando una linea di demarcazione tra attività imprenditoriale e semplice sostegno al budget familiare, ovvero fisando un tetto di appartamenti pro capite da immettere su mercato e limitando i giorni di locazione, sul fronte dei gestori del business turistico arriva la denuncia di un calo generalizzato del fatturato pari ad almeno  il 70/80% .

“Il mercato del turismo extralberghiero affronta la più grossa crisi della sua storia e ancora una volta gridiamo con forza: non si può restare indifferenti. Il nuovo Governo e il Ministero del Turismo devono dare il loro supporto, prevedendo il prima possibile contributi e misure di sostegno. In più serve davvero introdurre un tavolo permanente di confronto e discussione sugli affitti brevi. Lo chiedono migliaia di imprenditori che da anni vivono e investono nel settore, rappresentando parte del Pil nazionale”. Questo quanto afferma   Stefano Bettanin, presidente di Property Mangers Italia, associazione nazionale di categoria del turismo residenziale.

“I dati ormai certificano la crisi, se ancora ci fosse qualche dubbio: la pandemia ha causato un crollo stabile delle prenotazioni tra il 70% e l’80% rispetto allo scorso anno. E in alcune aree, come le città d’arte, il calo è stato ancora più devastante. Adesso che in tutta Italia tornano pure rigide restrizioni, con molte zone rosse, dovremo passare nuove settimane in totale apnea. Non possiamo continuare così. Da aprile 2020 ad oggi, troppe famiglie e lavoratori in tutta Italia vivono mese dopo mese questo dramma, senza che ci sia stato un piano di appoggi concreti e reali. La politica metta al centro del dibattito gli aiuti al turismo, sia per la sopravvivenza del presente che in vista della ripresa futura che dovrà essere strategica, varia e organizzata”.

“La parole di Nardella si commentano da sole sono contraddittorie -dice Bettanin- da una parte chiede aiuto allo Stato denunciando un calo del turismo che è devastante anche per le casse comunali, dall’altro  vuole limitare il settore degli affitti turistici. le due cose non possono stare insieme”.

Infine la proposta: “mettiamoci intorno ad un tavolo, definiamo anche delle zone da destinare ad affitti popolari, troviamo insieme una soluzione ma fare la guerra al nostro settore è incomprensibile” conclude Bettanin.

Property Managers, affitti brevi: “Sconcertati proposta Nardella”

Firenze, “Nella profonda crisi in cui ci troviamo il sindaco di Firenze, Dario Nardella, vorrebbe stroncare ulteriormente il turismo residenziale. Siamo perplessi e sconcertati perché Firenze è colma oggi di case vacanze vuote. E un terzo degli alloggi extra alberghieri sta ormai abbandonando l’attività. Noi imprenditori siamo i primi a chiedere una regolamentazione: nessuna associazione di categoria vuole il turismo mordi e fuggi”, lo ha detto Stefano Bettanin, presidente Property Managers Italia commentando l’intervista rilasciata al sindaco di Firenze al Messaggero nei giorni scorsi.

“Condividiamo, quindi, – continua il presidente di Property Managers – l’impegno annunciato del neoministro Massimo Garavaglia, ma il sindaco Nardella dimostra di non avere ancora chiare le dinamiche del mercato. Locazioni brevi e soggiorni mordi e fuggi sono due fenomeni totalmente distinti. Questo problema è connesso soprattutto ai piccoli alberghi, che proliferano nei centri storici e hanno soggiorni medi più brevi degli alloggi residenziali. Contro di loro, semmai, dovrebbe muoversi la battaglia del sindaco, più che agli Airbnb”.

“L’overtourism è determinato inoltre da altri fattori, prosegue Bettanin, come dal livello d’infrastrutture del nostro Paese. I collegamenti interni sono ridotti all’osso: gli spostamenti ferroviari, fatta eccezione per l’alta velocità, sono invivibili per un cittadino straniero abituato a standard molto più elevati. Per avere quel turismo di qualità, che pure noi auspichiamo da tempo, occorrono ben altre infrastrutture. Su questo prima di tutto dovrebbe lavorare il Governo”.

“In questi mesi di lockdown – conclude il presidente dell’associazione Property Managers – in cui si sta progettando la ripartenza e pensando al modello di accoglienza del futuro, come è possibile non si sia trovato il tempo per avviare un confronto serio e costruttivo con le associazioni? Il mercato è cambiato. E almeno nei prossimi anni non potremo rivedere gli afflussi del passato. Eppure, sul tavolo tornano le solite, anacronistiche, soluzioni. Il settore dei viaggi in questo momento è fragile, ha bisogno di ossigeno per rilanciarsi. Dobbiamo pensare a strategie per attrarre visitatori italiani e stranieri, non scoraggiarli”.

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