BTO2020, il 12 e 13 febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze

Innovazione, ospitalità, destinazioni, sostenibilità, i macro temi della 12esima edizione. “E’ una scommessa vinta ancora una volta per la qualità, lo spessore dei contenuti e le novità proposte. La dodicesima edizione del BTO conferma quanto questo appuntamento annuale sia punto di riferimento per qualsiasi impresa, pubblica e privata, che operi nel settore turistico.”

“E’ un esempio virtuoso di collaborazione e sinergia tra più soggetti, che mettono insieme tutti i loro strumenti, conoscenze ed esperienze, per creare opportunità, promuovere al meglio il turismo del nostro territorio ricco di eccellenze e fare il punto sullo stato dell’arte, su quello che ci aspetta e sulle scelte che andremo a fare”. A dirlo è l’assessore regionale al Turismo, Stefano Ciuoffo, nel corso della conferenza stampa di presentazione della 12esima edizione di BTO (Buy Tourism Online), svoltasi il 6 febbraio, in Palazzo Strozzi Sacrati.

Il BTO, evento leader in Italia sul binomio travel online e innovazione, si terrà il 12 e 13 febbraio, alla Stazione Leopolda di Firenze, e prevede due giornate di incontri e workshop con 180 speaker provenienti da 11 Paesi e 90 eventi a cui si affiancano 17 Cassette degli attrezzi. Quattro i percorsi tematici previsti: Hospitality, dedicato all’hotellerie, indipendente e di catena; Destination, percorso pensato per le destinazioni, dalla governance al marketing territoriale; Digital strategy & innovation, contenuti trasversali di supporto a manager del turismo, consulenti e web agency; Food & wine, dedicato agli operatori del settore della ristorazione, dell’agroalimentare e dl ricettivo con ristorazione.

“Il turismo è uno dei tratti distintivi della nostra Regione e la possibilità di confrontarsi con altri Paesi, mettendo a disposizione nuove competenze e nuovi strumenti di lavoro, non può che migliorare il sistema e la nostra capacità di comunicare e relazionarci ad altre realtà – ha aggiunto Ciuoffo, esprimendo vicinanza alla Cina per il momento difficile che sta vivendo a causa del Coronavirus -. Le difficoltà del momento si superano, le criticità si risolvono con soluzioni ben strutturate ed equilibrate, guardando sempre al medio e al lungo periodo. Continueremo ad andare avanti e a fare investimenti”.

L’inaugurazione di BTO2020 è, dunque, in programma mercoledì 12 febbraio, alle ore 10.30, alla presenza di istituzioni e organizzatori. A seguire il panel #myTuscany (ore 11) con protagonisti i big players del web tra cui Booking.com, che racconteranno come il turismo internazionale immagina, prenota, visita e racconta la Toscana, mentre gli attori coinvolti sul territorio descriveranno le strategie di ingaggio online. Tra gli appuntamenti più attesi del 12 febbraio il panel Smart China con i tre giganti high tech cinesi: Huawei, Ctrip (la più grande piattaforma di prenotazioni asiatica), e WeChat (il social network cinese che permette anche di pagare registrando sull’account il proprio cc bancario).

“BTO rappresenta il sistema turistico digitale, il punto di osservazione privilegiato delle nuove identità che si creano in una società sempre più iperconnessa – ha dichiarato il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Palumbo -. Nel settore travel online le componenti innovative sono sottoposte a un veloce e complesso dinamismo e disegnano un panorama tecnologico che è necessario integrare con l’esperienza di viaggio. Un approccio sempre più smart, dove contemporaneità e sostenibilità si affiancano, come nel progetto condiviso con Intesa Sanpaolo che offre supporti e piattaforme digitali in tema di ‘turismo sostenibile’ e progetti di accompagnamento alle imprese e alle destinazioni. E’ proprio lo studio dei nuovi scenari che ci permette di migliorare la nostra strategia e la capacità di ascolto dei bisogni del turista, attento ed esigente, alla ricerca di una completa integrazione tra mondo virtuale e reale. Aspetto quest’ultimo che rappresenta l’argomento al centro della programmazione della BTO2020, che vuole essere un confronto di esperienze, ma anche un bacino di idee che permettono un aggiornamento del sistema regionale in grado di sostenere la competitività internazionale”.

Alla conferenza stampa odierna hanno preso parte anche il direttore di Fondazione Sistema Toscana Paolo Chiappini, il direttore BTO2020 Francesco Tapinassi, e Laura Innocenti, membro di Giunta, Camera di Commercio di Firenze.

Per i dettagli del programma dell’intera manifestazione è possibile consultare il sito www.buytourismonline.com

Matteo Renzi chiude la decima edizione della Leopolda

Firenze, con ogni ordine di posti ‘sold out’ per il terzo giorno consecutivo, Matteo Renzi, fondatore di Italiaviva, ha chiuso i lavori di Leopolda 10, dicendo: “Italia Viva è una cosa che nasce ed è una cosa che porterà l’Italia nel futuro, grazie a tutti e in bocca al lupo a ciascuno, perché la politica oggi segna un nuovo inizio”.

E riferendosi agli “amici rimasti nel Pd”, Matteo Renzi ha precisato: “Le nostre porte sono aperte – aggiungendo – Restiamo amici con quelli rimasti nel Pd, loro se vogliono venire avranno sempre porte aperte, noi intanto partiamo”.

“Sarà partito delle donne, maschi avranno 50% – ha poi detto Renzi riferendosi all’elettorato femminile – Aspettiamo con ansia un premier donna, un presidente della Corte costituzionale donna. Italia Viva sarà il primo partito delle quote azzurre, che dice che i maschi devono avere almeno il 50 per cento” ha aggiunto tra il serio e l’ironico riaffermando la vocazione femminista e di rispetto rigoroso delle pari opportunità della nuova formazione.

Non poteva poi mancare l’attacco a Salvini su Bibbiano e genitori: “Qualcuno in piazza porta i bambini dicendo che sono i bambini di Bibbiano e mettendo in crisi il nostro settore dell’accoglienza e dell’affido, io sto con i genitori affidatari che sono persone per bene, io sto con il mondo del terzo settore, io sto con il volontariato, io sto con l’associazionismo, e non con chi fa politica sulla pelle dei bambini. Salvini ieri ha cercato la rissa personale, ha parlato dei miei genitori dalla piazza di San Giovanni, e lo ha fatto dicendo che loro non sono incensurati, con ciò dimostrando che non conosce la Costituzione, perché sono incensurate le persone che non hanno una sentenza di condanna passata in giudicato, cioè col terzo grado”.


L’attacco a Salvini è continuato con l’ovazione del popolo della Leopolda: “Salvini è il classico tipo che certe cose non te le dice guardandoti negli occhi, e io me l’aspettavo una polemica del genere, me l’aspettavo per il mio codice d’onore guardandosi negli occhi, anche perché gli avrei risposto in modo molto fermo e forse gli sarebbe passata la voglia di fare delle domande del genere, ma non ha avuto il codice d’onore del guardarsi negli occhi – Pensavo fosse un Don Rodrigo, e invece è un Don Abbondio, è una personcina così. Per carattere ho sempre pensato che i don Abbondio siano decisamente peggio dei Don Rodrigo”.

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“Adotta un’aiuola”, torna il bando fiorentino per cura verde pubblico

Continua il progetto ‘adotta un’aiuola’ dell’amministrazione, ovvero la ricerca di sponsorizzazioni per interventi di riqualificazione e manutenzione di aree verdi pubbliche: dopo il successo degli ultimi bandi, che hanno portato alla presa in carico di 12 spazi in due anni, adesso c’è tempo fino al 15 febbraio per candidarsi a prendersi cura di alcuni luoghi verdi trascurati.

“Abbiamo lanciato questa iniziativa per la prima volta nel 2017 – commenta l’assessora all’ambiente Alessia Bettini – e siamo rimasti favorevolmente impressionati dall’interesse suscitato. In questi mesi sono stati ‘adottati’ 12 luoghi che stanno tornando ad avere identità e bellezza. Con questo ulteriore bando contiamo di ripetere il successo e di poter far finalmente rivivere rotatorie o spartitraffico che spesso sono il primo biglietto da visita per chi arriva in città”.

In totale il nuovo bando individua questi 11 luoghi: aiuole antistanti il monumento a Porta al Prato, aiuole antistanti la Stazione Leopolda, la rotatoria all’intersezione Via Duse / Via Mamiani, l’isola spartitraffico al Gignoro, le aiuole spartitraffico allo svincolo del viadotto del Varlungo/viale Europa, la rotatoria in via Senese al Galluzzo, le isole spartitraffico all’aeroporto, la rotatoria tra viale XI agosto e via Luder, la rotatoria tra via Panciatichi e via Magellano, le isole spartitraffico in piazza Mattei, e quelle tra via Ponte di mezzo e via Benedetto Dei.

Il bando prevede sponsorizzazioni tecniche e sponsorizzazioni finanziarie. Le sponsorizzazioni finanziarie prevedono sia una donazione di denaro che di uno studio di fattibilità tecnica, economica o di progetto. Le sponsorizzazioni tecniche sono quelle che prevedono l’assunzione diretta dei lavori da parte dello sponsor.

L’offerta dovrà assicurare una qualità architettonica e tecnico-funzionale adeguata al pregio del contesto al quale appartengono le aree di intervento; la conformità alle norme ambientali, urbanistiche e di tutela dei beni culturali e paesaggistici, nonché il rispetto di quanto previsto dalla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza; la compatibilità geologica, geomorfologica, idrogeologica degli interventi e, infine, l’agevole manutenzione delle realizzazioni. La proposta sarà valutata in base a precisi criteri: qualità, pregio tecnico, caratteristiche estetiche, funzionali, ambientali e paesaggistiche e rapidità di esecuzione degli interventi.

I privati dovranno farsi carico della manutenzione per un minimo di due anni. Soggetti pubblici o privati potranno presentare all’amministrazione proposte di sponsorizzazione tecnica o finanziaria anche per aree non indicate nel bando. L’intervento potrà prevedere, in quanto compatibile, anche la fornitura e posa in opera di attrezzature ludiche e di arredo.

Grazie ai vecchi bandi sono state aggiudicate 12 aree tra le quali la rotatoria di viale Etruria e quella di piazza Batoni, l’aiuola della stazione, la rotonda di via Reginaldo Giuliani e le aiuole di piazza Dalmazia, la rotatoria di via Aretina, quella di piazza Gaddi, l’isola spartitraffico della tramvia di largo Brambilla.

Pd: Sala, comitati primo passo di Renzi verso uscita da partito

Queste le affermazioni di Sala in rispost ai comitati civici lanciati da Renzi: “Matteo non ha ancora tirato fuori le sue carte, ma l’idea c’è”

“No, non sono andato alla Leopolda. Penso che i comitati civici che sono stati lanciati a Firenze potrebbero essere un primo passo verso l’uscita di Renzi dal Pd.
Matteo non ha ancora tirato fuori le sue carte, ma l’idea di uscire c’è”. Lo afferma il sindaco di Milano Giuseppe Sala a 24Mattino di Maria Latella e Oscar Giannino su Radio 24.

“Comunque – aggiunge Sala – fa bene ad attivarsi sul territorio e a creare nuove forze, anche se il nostro principale problema è che non riusciamo a parlare ad altri mondi. Se la sua iniziativa lo permetterà, sarà la benvenuta”.

Leopolda9, Renzi chiude la tre giorni tra le ovazioni

Firenze, in una Stazione Leopolda strapiena e con chi non è riuscito ad entrare, per raggiunta capienza dei locali, che seguiva l’evento dall’esterno, dove erano stati posizionati due Maxischermi, Matteo Renzi ha concluso la Leopolda9 con il suo discorso di chiusura.

Ancora prima del termine della Leopolda9, subito dopo i ringraziamenti, Renzi, ha fissato l’appuntamento per la prossima Leopolda, la numero 10 che si svolgerà venerdì 25 ottobre 2019, in quella data, ha specificato Renzi 10 anni fa “Abbiamo pedonalizzato Piazza del Duomo quando non ci credeva nessuno”.

“C’era un disegno sostenuto da personaggi di grande rilevanza, trasformarci in una sorta di piccoli alleati saggi del M5s e pensare che l’ala più razionale della destra dovesse fare altrettanto con Salvini, per arrivare a un bipolarismo populista – ha spiegato Renzi – ma noi abbiamo detto di no” al governo Pd-M5s “non per i popcorn, ma perché pensiamo che la politica sia passione, idealità, valori, non poltrone! L’accordo con i Cinquestelle sarebbe stato molto, molto vantaggioso, ma abbiamo voluto salvare la nostra anima, ciò che siamo”.

“I barbari li avevano già romanizzati, pezzi importanti dell’establishment avevano già detto no al referendum, come pezzi del sistema economico e finanziario e l’Economist. Il guru di Di Maio si chiama Enzo Scotti, un ex ministro democristiano, lo chiamavano Tarzan per la facilità con cui passava da una corrente all’altra – ha aggiunto Renzi – ha fondato la Link University, é il punto di riferimento di un pezzo della classe dirigente”.

“Dicono che sentirei Salvini tutti i giorni, è una falsità. Sono mesi che non lo vedo in Senato. Ascolta i miei consigli? Non mi pare, dalla direzione che prende… Se Salvini mi ascoltasse, a Di Maio se mi capisse, darei un consiglio: caro Matteo, caro Luigi, fermatevi finché siete in tempo, ritirate la manovra, state sfasciando i conti e non mantenendo le promesse elettorali, seguite i consigli della contromanovra che abbiamo fatto con Padoan”.

“Ci sono compagni di strada che non hanno avuto niente da dire sul mio carattere fintanto che grazie a quel carattere stavano a fare i ministri: quando è finito tutto, si sono accorti del problema del mio carattere – ha detto Matteo Renzi dal palco della Leopolda9, rivolgendosi a coloro che imputano il calo dei consensi del Pd al suo modo di essere – l’ondata populista – ha aggiunto – non nasce dal carattere di uno di Rignano, ma da un fenomeno culturale che va affrontato, o non vinceremo mai più”.

“Ieri il presidente della Rai ha detto a un giornale israeliano che l’intero gruppo degli eurodeputati Pd é finanziato dal finanziere Soros: Foa è una fake news che cammina, è un bugiardo. Domani il gruppo lo denunci per calunnia e diffamazione, vergogna! – ha attaccato Renzi tra il rumore crescente della folla della Leopolda9 – Abbiamo ragione di credere che le schede della sua elezione siano segnate, chiediamo da settimane di vederle – ha aggiunto -, Casellati e Fico le facciano vedere per verificare. Neanche Berlusconi arrivò a tanto, vergognatevi”

“Noi daremo a chi vincerà il congresso del Pd il rispetto che non abbiamo avuto quando abbiamo vinto noi, daremo a chi vincerà il congresso del Pd la collaborazione che non abbiamo ricevuto. Non abbiamo parlato di congresso del Pd in questo nostro appuntamento – ha spiegato – perché noi abbiamo partecipato due volte, e due volte abbiamo vinto col 70%, e due volte ci hanno fatto la guerra i nostri amici all’interno col fuoco amico. Riprovarci per rivincere sarebbe comunque un atto probabilmente non utile a noi e al Pd”.

“Noi siamo quelli che barcollano ma non mollano. Siamo quelli che restano, ma siamo anche quelli che si rimettono in cammino perché non vogliono lasciare l’Italia ai cialtroni che la vogliono distruggere”.

Leopolda9, Nardella: su aeroporto da Ceccardi accuse dure

?Firenze, Dario Nardella, sindaco di Firenze, a margine della Leopolda9, torna sulla polemica avuta con la sindaca leghista di Cascina, due giorni fa, sul palco della festa per i 30 anni dell’edizione fiorentina di Repubblica.

Le accuse della commissaria della Lega Toscana Susanna Ceccardi di “pressioni politiche” per il potenziamento dell’aeroporto di Firenze “sono accuse molto dure – ha detto Nardella – bisogna che gli italiani comincino a chiedere ai politici che si assumano la responsabilità di quello che dicono”.

“Noi abbiamo in Toscana – ha spiegato – una Lega che sulle opere pubbliche dice tutto e il contrario di tutto: sullo sviluppo dell’aeroporto di Firenze non è stato in grado di dire con coraggio una parola chiara, anzi, semmai ha affermato di voler rafforzare l’aeroporto di Pisa e lasciare così com’è quello di Firenze mettendolo in sicurezza, cosa che è anche frutto di ignoranza, di non conoscenza degli aspetti tecnici”.

Per Nardella “la Lega Toscana è uguale al Lega-5 Stelle italiano. Non c’è un’opera che serve al nostro territorio, su cui abbiamo cominciato a lavorare, su cui sono stati fatti investimenti, che sia sbloccata”.

Rispondendo poi ai cronisti che gli chiedevano delle ipotesi di scioglimento del Pd, “Io non ho mai assistito ad una discussione in cui si dice ‘suicidiamoci, e poi vediamo come rinascere – ha detto Dario Nardella – A cosa serve sciogliere una cosa – se non sappiamo dove vogliamo andare? Costruiamo la nuova meta, la nuova missione, il nuovo progetto: rifondiamo il Pd e poi decidiamo le modalità con cui arrivare a quell’obiettivo”.

In merito al congresso, Nardella ha auspicato che sia convocato “nei tempi giusti, quindi non troppo tardi”, e che “in un congresso vero, serio, come deve essere necessariamente quello del Pd non si può solo parlare di segretari: si deve parlare anche di proposte, di progetti, di visione strategica e di valori, altrimenti fermarsi solo ai nomi vuol dire ancora una volta rischiare di perdersi in rivalità personalistiche e in atteggiamenti rancorosi o rivendicativi”.

Il sindaco di Firenze ha ribadito il suo appoggio a Marco Minniti, che “è una persona che ha dimostrato di saper fare certe cose, è coerente. Ciò detto, io stimo Zingaretti: non voglio assistere a una sfida di pugilato, voglio assistere a un bel confronto su valori, temi e leadership”.

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