Incoronazione del Marzocco: il simbolo del popolo fiorentino

Firenze, Palazzo Vecchio, la Società San Giovanni Battista di Firenze, il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino e il maestro orafo Paolo Penko, hanno fatto rivivere alle 11:00 di domenica mattina, l’antica tradizione fiorentina dell’incoronazione del Marzocco che storicamente, viene appunto celebrata quattro giorni prima della ricorrenza della festa del patrono della città, San Giovanni, del 24 di giugno, con la deposizione di una corona sulla testa del leone che è uno dei simboli di Firenze..

L’incoronazione del Marzocco è una cerimonia di grande impatto simbolico e spettacolare, grazie anche al contributo del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, schierato per l’occasione in piazza della Signoria.

E se San Giovanni Battista, rappresenta ormai da secoli il simbolo religioso per eccellenza della città, il Marzocco è invece uno dei simboli pagani più importanti, viene rappresentato sotto le spoglie di un leone ed è stato soggetto per decine di secoli di dipinti e sculture, e vuole essere in realtà, il simbolo del potere popolare.

Sulle origini del Marzocco, la leggenda più famosa riguarda una statua che raffigurava il Dio Marte posizionata sul ponte principale di Firenze. La statua, vecchia di secoli, e più volte caduta in Arno, ripescata e riposizionata, era talmente erosa che nella sua forma avrebbe abbozzato la raffigurazione di un leone più di quella di una figura umana. L’alluvione del 1333 distrusse il ponte, e la statua dedicata al Dio Marte scomparve in Arno e non fu mai più ritrovata.

La più celebre rappresentazione di un leone associato al Marzocco è quella di Donatello: la statua, simbolo della città di Firenze, fu commissionata all’artista nel 1418, non per essere collocata sulla “ringhiera” di Palazzo della Signoria ma per abbellire gli appartamenti papali di Martino V, in Santa Maria Novella, in occasione della sua venuta Firenze nel 1419.

La presenza della statua del Marzocco in piazza della Signoria, nella posizione attuale, è confermata in molti dipinti, affreschi e stampe ottocentesche, una delle quali è l’affresco sulla Festa degli Omaggi di Jan Van der Straet nella Sala di Gualdrada di Palazzo Vecchio.

La copia oggi presente è stata restaurata nel 2016 su iniziativa degli sbandieratori del Calcio Storico Fiorentino e del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina.

Il ricordo di Zeffirelli apre l’edizione 2019 dei ‘Fochi’ di San Giovanni

Si aprirà con il ricordo del regista Franco Zeffirelli, Socio Onorario della Società di San Giovanni Battista, che nel 2000 conferì al Maestro il Premio Bel San Giovanni, l’edizione 2019 dei ‘Fochi’ di San Giovanni. Alle 21.00 di lunedì 24 giugno, sul Lungarno della Zecca Vecchia, il presidente della Società di San Giovanni Battista avv. Franco Puccioni aprirà la serata parlando del maestro recentemente scomparso; seguiranno i saluti istituzionali fino alle 22 quando comincerà lo spettacolo pirotecnico.

La manifestazione è stata presentata stamani alla stampa dall’ Assessore alle tradizioni popolari Andrea Vannucci, dal Presidente della Società di San Giovanni Battista Franco Puccioni; dal Dirigente di Fondazione CR Firenze Ugo Bargagli Stoffi.

‘’Quest’anno – ha spiegato il titolare Domenico Mazzone, quarta generazione di fuochini – vogliamo ricordare il fondatore Mario scomparso nel 2004 e molto legato a Firenze e i 40 anni di collaborazione ininterrotta con la Società di San Giovanni, iniziata nel giugno del 1979 quando era Presidente della Società il marchese Emilio Pucci. Abbiamo pensato ad uno spettacolo ancora più coreografico dei precedenti, con un finale davvero speciale. Per questo abbiamo aumentato le postazioni sia sui Lungarni che al Piazzale Michelangelo per i 100 chili di esplosivo che saranno necessari per i quasi 40 minuti di fuochi. L’impresa, una delle più antiche d’Italia essendo nata a Benevento nel 1870, ha sede a Roccalbegna (Grosseto) e ha una decina di dipendenti. Tra gli eventi a cui ha partecipato nella sua storia una memorabile festa nel 2000 a Capri per i 150 di Cartier.

“I tradizionali Fochi – ha dichiarato l’assessore alle tradizioni popolari Andra Vannucci – che, come ogni anno, chiuderanno le celebrazioni di San Giovanni, sono un appuntamento molto atteso e sentito dai cittadini. Vorrei ringraziare la Fondazione CR Firenze e la società di San Giovanni Battista, che ancora una volta si è impegnata per regalare a fiorentini e turisti il bellissimo spettacolo pirotecnico che ancora una volta ci lascerà tutti con il fiato sospeso la sera del 24 giugno”.

“L’organizzazione e gestione dei ‘Fochi’ per il Santo Patrono – ha dichiarato il presidente Puccioni – è per la Società di San Giovanni Battista il compito più gravoso ma anche il più gradito. Un ringraziamento speciale va alla Fondazione CR Firenze, che anche quest’anno ha deciso di sostenerci in maniera determinante sottolineando ancora una volta la vicinanza con la nostra istituzione. Ringraziamo anche l’Amministrazione Comunale che ha inserito la nostra manifestazione nell’Elenco delle Tradizioni Cittadine facilitando così l’esecuzione delle prestazioni accessorie necessarie allo svolgimento dello spettacolo e assicurando la sua collaborazione alle varie fasi organizzative, con il concorso dei competenti Organi, civili e militari dello Stato, ai quali deve essere riconosciuto il nostro vivo ringraziamento, al fine di rispettare tutte le norme di sicurezza necessarie per il sereno svolgimento della serata’’.

‘’Come avevamo già annunciato – ha sottolinea il Dirigente della Fondazione Ugo Bargagli Stoffi – anche quest’anno finanziamo il costo dei ‘Fochi’ del 24 giugno, ma il nostro sostegno alla San Giovanni è stato costante fin dalla nostra costituzione, 27 anni fa. Siamo sempre attenti alle tradizioni di Firenze e soprattutto a questa ricorrenza particolarmente cara alla città come testimoniato ogni anno dall’affluenza dei cittadini sui Lungarni per assistere allo spettacolo, che ci attende lunedì prossimo.

Durante la conferenza stampa è stata presentata in anteprima dal maestro orafo Paolo Penko la Croce di San Giovanni 2019, realizzata dal figlio Riccardo, che come da tradizione dal 2004 verrà donata al Cardinale e al Sindaco. La Croce riproduce una delle croci con le quali, nella storia dell’arte, è raffigurato San Giovanni Battista. Quest’anno essa trae ispirazione da quella rappresentata nella pala d’altare di Andrea del Verrocchio e Lorenzo di Credi, datata tra il 1475 e il 1486 raffigurante una ‘Madonna col Bambino tra san Giovanni Battista e san Donato d’Arezzo’, nota come la ‘Madonna di Piazza’ e attualmente esposta a Palazzo Strozzi nella mostra “Verrocchio, il maestro di Leonardo”.

Un minuto di ‘Fochi’ il 24 di ogni mese da Villa Bardini

?Firenze, un minuto di ‘Fochi’ lanciati da Villa Bardini, il 24 di ogni mese a partire da mercoledì 24 gennaio, e un ciclo di incontri in preparazione al grande spettacolo del 24 giugno festa, del Patrono San Giovanni Battista, che, quest’anno, è totalmente finanziato da Fondazione CR Firenze.

Questa è la sorpresa sui ‘Fochi’ annunciata della Società di San Giovanni Battista e da Fondazione CR Firenze che col nome di ‘’Aspettando i ‘Fochi’.

San Giovanni tutto l’anno, un ciclo di eventi per fare meglio conoscere e apprezzare alla cittadinanza questa importante ricorrenza.

L’iniziativa è stata presentata in Palazzo Vecchio dal sindaco, dal Presidente della Società di San Giovanni Battista Franco Puccioni, dal Direttore della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze Gabriele Gori.

Ogni 24 del mese fino a maggio compreso, e grazie alla concessione degli spazi da parte della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron che ha in gestione il complesso per conto della Fondazione CRF, la serata ha questo svolgimento: alle 19 sarà possibile visitare la mostra allestita in quel periodo a Villa Bardini e alle 20, dalla Terrazza Belvedere, si assisterà ai ‘Fochi’ lanciati dalla parte in fondo del giardino.

Seguirà in una delle sale della villa, nell’ambito degli incontri dell’Osservatorio delle tradizioni e del patrimonio culturale di Firenze della San Giovanni, una breve conferenza di un esperto sulla Firenze del tempo e sulle ragioni storiche, popolari e religiose che hanno dato origine ai ‘Fochi’.

Il primo appuntamento è col professor Giovanni Cipriani dell’Università di Firenze e col professor Alberto Giusti, docente alla FundRaising School di Forlì, che interverranno sul tema ‘Dal Fiorino al Bitcoin’.

(Ingresso solo su prenotazione fino ad esaurimento dei posti – Per informazioni 055 294174 – info@sangiovannifirenze.it).

Gimmy Tranquillo ha intervistato il Presidente della Società di San Giovanni Battista:

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