Sanità: “carenze di organico medici pronto soccorso e 118”

“Imprudenza, negligenza, imperizia: questo il giudizio che il Sindacato medici italiani (Smi) dà dell’intera politica della Regione Toscana riguardo al settore dell’emergenza urgenza” si legge in una nota di Nicola Marini, segretario regionale di Smi.

Marini, chiede la messa a punto di “un piano complessivo di riordino del sistema territoriale” sanitario, per colmare “le carenze di organico dei medici dei pronto soccorso e del 118”.

“Con la delibera del 23 aprile 2019 – prosegue il segertario- la Regione ha inteso assumere 150 giovani medici under 35, privi di specializzazione, con contratto precario a due anni, al fine di coprire le drammatiche carenze di organico dei pronto soccorso”. “Lo Smi – precisa sempre Nicola Marini – pur approvando la scelta di puntare sui giovani medici e sul sistema della formazione lavoro, si sente in dovere di rilevare le incongruenze e i rischi connessi alla mancanza di un chiaro e adeguato affiancamento retribuito, per un lavoro che potrebbe comportare pericoli potenziali per i cittadini e per i giovani professionisti alla loro prima esperienza”.

Lo Smi, si legge ancora nella nota, chiede “più chiarezza per le garanzie professionali di questi giovani medici”, e “propone che la Regione si attivi presso le Aziende per favorire contratti integrativi che prevedano sistemi incentivanti e tutele assicurative certe, di natura medico legale, per i medici del 118 con almeno due anni di attività di emergenza sanitaria territoriale, disponibili a lavorare nei pronto soccorso”.

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