Chiusura ‘Il Telegrafo’, sindacato porta editore in tribunale

Firenze, il presidente dell’Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci, ha convocato d’urgenza, per giovedì 25 luglio, il consiglio direttivo del sindacato, per approvare il ricorso all’articolo 28, contro la Poligrafici Editoriale (Qn, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno, Quotidiano.net), per comportamento antisindacale.

Il ricorso al giudice del lavoro, viene richiesto al sindacato, dal Coordinamento dei Comitati di redazione della Poligrafici, “considerato che l’azienda non intende rispettare gli accordi sottoscritti e rinnovati a più riprese il 1 dicembre 2016, il 21 giugno 2017 e il 3 luglio 2018, intese che prevedevano una ricollocazione precisa dei colleghi della Nazione nel caso di una chiusura del Telegrafo, oltre al rispetto del numero degli organici della testata (previsti anche nell’accordo di solidarietà)”.

“Un atteggiamento di chiusura così ostinata – si legge in un comunicato del Coordinamento dei Cdr della Poligrafici Editoriale – appare ancor più incomprensibile da parte di un’azienda guidata dal presidente degli editori, Andrea Riffeser Monti, che dovrebbe essere il garante degli accordi firmati tra le aziende editoriali e i rappresentanti dei giornalisti”.

La riunione del Direttivo Ast è indispensabile per approvare il ricorso all’articolo 28, contro l’Azienda, per comportamento antisindacale. Spetta infatti al sindacato toscano dei giornalisti il compito di promuovere l’azione giudiziaria.

Alle rivendicazioni dell’Associazione Stampa Toscana e del Coordinamento del Cdr della Poligrafici Editoriale, arriva il supporto del consigliere del presidente della Regione per le politiche del lavoro Gianfranco Simoncini: “La Regione Toscana – si legge in un comunicato – si augura che le ultime due iniziative intraprese dall’Associazione Stampa Toscana e dal Coordinamento del Cdr della Poligrafici Editoriale in seguito alla chiusura unilaterale del Telegrafo di Livorno, possano portare l’editore a una nuova riflessione in grado di garantire la piena tutela occupazionale dei giornalisti e dei lavoratori della testata”.

Simoncini, sottolineando che la Regione segue dall’inizio la vicenda che ha coinvolto la redazione livornese, ribadisce poi la richiesta all’editore perché si muova nell’interesse e a garanzia dei suoi giornalisti e poligrafici.

Bennucci: ‘schedare’ i giornalisti è contro la Costituzione

Dopo l’episodio delle  fotografie fatte dalle forze dell’Ordine ai tesserini dei giornalisti presenti a prato per documentare la manifestazione di Forza Nuova, il presidente del sindacato dei Giornalisti della Toscana, Sandro Bennucci dice: “fatto inedito e preoccupante”

Emittenza radio tv locale: da Toscana bando di 1,5 mln per informazione

È stato approvato nell’ultima seduta di giunta, così come preannunciato alla fine dell’anno, il bando della Regione Toscana che consentirà di mettere a disposizione circa un milione e 500 mila euro a sostegno del lavoro giornalistico e dell’informazione locale.

Il bando, presentato oggi in conferenza stampa dall’assessore alla presidenza Vittorio Bugli, accompagnato dal presidente dell’Associazione Stampa Toscana Sandro Bennucci e dal consigliere dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana Domenico Guarino in rappresentanza del presidente Carlo Bartoli, discende dalle previsioni della legge regionale 34/2013, “Disciplina del sostegno regionale alle imprese di informazione”: è la seconda volta che questa legge viene finanziata e permette di attivare questa opportunità. Già con il primo bando molte testate toscane riuscirono a scollinare una situazione di crisi particolarmente grave, in un periodo tra l’altro di forte contrazione del mercato pubblicitario.

Anche con questo secondo bando si punta a garantire il diritto al pluralismo dell’informazione e ad accrescere il livello di competitività ed innovazione delle imprese locali del settore, puntando a nuove produzioni, sviluppando la multimedialità e nello stesso tempo garantendo una più ampia e puntuale conoscenze delle attività istituzionali della Regione.

“Ci troviamo in una situazione – ha detto l’assessore Vittorio Bugli – in cui il sistema, a causa di fattori politici e sociali, è in forte cambiamento, con il rischio di arrivare ad una riduzione della qualità informativa o alla chiusura di alcune aziende. E’ perciò importante favorire e tutelare l’informazione di qualità, anche tramite il sostegno a lavoro giornalistico e alla formazione giornalistica: solo così è possibile garantire una maggior qualità del prodotto finale. E questi sono i cardini da cui ripartire. Oggi – ha proseguito l’assessore – ci troviamo di fronte a due diversi tipi di questioni. La prima riguarda la quantità di informazione, molto elevata ma anche deteriorata nella sua qualità; la seconda riguarda invece l’informazione a carattere locale. Essendo la Toscana una regione fortemente interessata alla tutela del lavoro giornalistico, è fondamenta le che sia promossa non solo un’informazione a livello nazionale ma che sia incentivata anche quella sul territorio”.

Ringraziando la Regione Toscana per un provvedimento fondamentale per l’emittenza locale e che dà il segnale di quella che è la informazione di qualità, il presidente dell’Ast Bennucci che ha garantito il pieno sostegno del sindacato, ha sottolineato l’importanza che assume questo bando nel contesto attuale “un momento – ha detto – che vede l’informazione libera sotto attacco, un Governo che taglia fondi e ministri che danno notizie tramite dirette Facebook che per loro natura non prevedono la possibilità di fare domande”.

Apprezzamento per la Regione anche da parte di Domenico Guarino, che ha ribadito il valore del bando sottolineando come l’informazione di qualità sia baluardo della democrazia e non è un caso che un atto del genere sia voluto e promosso dalla Toscana, fedele ancora alla sua tradizione di pluralismo e alti valori democratici”.

L’assessore Bugli e il presidente Bennucci ai microfoni di Chiara Brilli

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Flash mob giornalisti fiorentini, appello per libertà di stampa

Manifestazione davanti alla prefettura di Firenze, nell’ambito della mobilitazione #giùlemanidall’informazione. La protesta è organizzata da Fnsi e Ordine dei giornalisti in tutti i capoluoghi di regione d’Italia.

 

Le interviste di Domenico Guarino

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Oltre cento partecipanti a Firenze per il flash mob promosso, come nei capoluoghi di regione di tutta Italia, dalla Fnsi e dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in segno di protesta “contro gli insulti a tutta la categoria – si legge in una lettera consegnata al prefetto di Firenze Laura Lega – da parte del vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio e dall’esponente del M5s Alessandro Di Battista, e per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla difesa del diritto all’informazione e sul rispetto dell’art. 21 della Costituzione.

“Una risposta seria e forte contro chi vuole credere di poter addomesticare l’informazione, cosa che non è possibile”, ha affermato Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione stampa toscana. “E’ inaccettabile la caccia alle streghe, l’insulto pesante e volgare, la svalutazione di una professione che è un elemento di garanzia fondamentale per la costruzione della democrazia”, ha dichiarato Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana. Hanno partecipato al presidio di oggi anche autorità istituzionali quali il presidente della Regione Enrico Rossi con alcuni assessori, il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani con rappresentanti della maggior parte dei gruppi politici consiliari, e il vicesindaco di Firenze Cristina Giachi. Fra le adesioni anche Camera di Commercio, Confesercenti, Cgil, Cisl, Uil.

“E’ il momento di dire basta alle offese e agli attacchi portati negli ultimi giorni all’informazione da esponenti del governo e del Movimento 5 Stelle”, si legge in una nota. All’iniziativa di Firenze, alla quale interverrà anche il segretario aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi, insieme ai giornalisti, hanno fatto sapere che ci saranno il presidente della Giunta regionale della Toscana, Enrico Rossi, il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, la vicesindaca di Firenze, Cristina Giachi, l’assessore comunale Federico Gianassi e altri esponenti politici e sindacali. Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione Stampa Toscana e Carlo Bartoli, presidente del Consiglio dell’Ordine della Toscana – che consegneranno un appello per la libertà di stampa al prefetto di Firenze, Laura Lega – invitano a partecipare i colleghi: “tutti coloro che possono non facciano mancare la loro presenza, ma intervengano anche le associazioni e i cittadini che hanno a cuore una stampa libera, secondo il dettato dell’articolo 21 della Costituzione”.

Firenze, giornalisti: domani flash mob contro attacchi della politca

La manifestazione si svolgerà, domani dalle 12 alle 13, in contemporanea, davanti alle prefetture dei capoluoghi di regione di tutt’Italia, per iniziativa della Fnsi e dell’Ordine nazionale dei giornalisti. E’ a rischio la libertà di stampa e di espressione garantite dalla Costituzione.

Al flash mob, secondo quanto annunciato, saranno presenti anche Monia Monni e Francesco Gazzetti, vice presidente e consigliere regionale Pd, che hanno annunciato l’adesione di Radio Londra – la voce dei resistenti.
Al fianco dei giornalisti anche Leonardo Marras, capogruppo del Pd in Consiglio regionale e la Cgil Toscana la cui segretaria, Dalida Angelini, non potrà essere fisicamente presente per impegni improrogabili.

Associazione stampa Toscana e Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Toscana organizzano per domani un flash mob, #giùlemanidall’informazione, davanti alla prefettura di Firenze in via Cavour, per “rispondere alle offese e agli attacchi portati negli ultimi giorni all’informazione da esponenti del governo e del Movimento 5 Stelle.

All’iniziativa di Firenze, insieme ai giornalisti, hanno fatto sapere, si spiega, “che ci saranno anche il presidente della giunta regionale della Toscana Enrico Rossi, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, il Comune di Firenze, oltre a esponenti politici e sindacali. L’invito a essere presente è naturalmente rivolto a tutti i cittadini.”

I presidenti di Ast e Ordine della Toscana, Sandro Bennucci e Carlo Bartoli, invitano i colleghi a intervenire per “dire basta attacchi ai giornalisti. Gli insulti e le minacce di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista non sono soltanto l’assalto ad una categoria di professionisti, ma rappresentano anche e soprattutto il tentativo di scardinare l’articolo 21 della Costituzione e i valori fondamentali della democrazia italiana.”

“La manifestazione del 13 novembre – concludono Bennucci e Bartoli – è solo una prima risposta pubblica di quanti pensano di poter ridurre al silenzio l’informazione italiana.”

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