Solvay, nasce un progetto per la produzione di idrogeno verde

Un impianto di produzione di idrogeno su larga scala con energia verde che sarà prodotta nel sito di Rosignano tra due anni. Si tratta di un progetto condiviso di cui sono partner Solvay e Sapio. Si chiama Hydrogen valley Rosignano.

Il progetto, spiega una nota, consentirà di decarbonizzare ulteriormente le attività di Solvay a Rosignano, portando a una riduzione del 15% delle emissioni di CO2 relative alla produzione di perossidati. L’impianto di produzione di idrogeno verde sarà realizzato entro la metà del 2026. Per la realizzazione dell’impianto di produzione di idrogeno a Rosignano, Solvay, si spiega, si è aggiudicata un finanziamento di 16 milioni di euro dalla Regione Toscana, nell’ambito del Pnrr.

L’hub avrà sede in un’area industriale dismessa all’interno dello stabilimento Solvay di Rosignano e sarà alimentato da energia elettrica verde grazie alla costruzione di un impianto fotovoltaico dedicato da 9,5 MW. La sua capacità, si spiega, sarà di 756 tonnellate all’anno di idrogeno verde, che sarà utilizzato per la produzione dei prodotti perossidati nel sito.

“Siamo molto orgogliosi di questo progetto nel nostro stabilimento di Rosignano. L’idrogeno è un fattore chiave per un’economia moderna, efficiente dal punto di vista delle risorse e competitiva e siamo orgogliosi di essere tra i primi produttori a cogliere questa opportunità. Ci aiuterà a raggiungere il nostro ambizioso obiettivo di carbon neutrality prima del 2050 – dichiara Ilham Kadri, ceo di Solvay -. Questo progetto è il primo esempio di produzione di perossido di idrogeno verde su tale scala in Europa. Inoltre, questo investimento sarà un importante fattore trainante per l’economia locale e regionale”.

“Siamo molto soddisfatti di questa partnership con Solvay, che evidenzia quanto sia fondamentale unire le forze per avere un impatto decisivo sulla decarbonizzazione. L’obiettivo di Sapio è lavorare con i partner per contribuire a un ambiente più sano, più verde e più vivibile per le nostre comunità e per i nostri dipendenti”, il commento di Mario Paterlini, ceo del Gruppo Sapio.

Progetto Rosignano Hvg, per produzione idrogeno rinnovabile, 17 milioni dal Pnrr

Rosignano Solvay, sono stati assegnati al progetto ‘Rosignano Hvg’, presentato da Solvay chimica Italia e Sapio produzione idrogeno ossigeno srl i 17,5 milioni di euro del bando per la produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, pubblicato sul Burt toscano lo scorso 18 gennaio.

Il progetto Rosignano Hvg, dal valore complessivo di 19.665.197 euro, ha conquistato il primo posto della graduatoria di merito ed ha assorbito tutte le risorse messe a disposizione della Toscana dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica relativamente alla misura ‘Produzione in aree industriali dismesse’, missione ‘Rivoluzione verde e transizione ecologica’ del Pnrr.

Al bando hanno risposto 5 aziende. Dei progetti presentati quattro sono risultati ammissibili, mentre uno è stato escluso. La valutazione di merito ha premiato il progetto di Solvay e Sapio.

I progetti proposti dovevano riguardare la realizzazione di uno o più elettrolizzatori per la produzione di idrogeno rinnovabile e relativi sistemi ausiliari, necessari al processo produttivo, comprensivi di eventuali sistemi di compressione e di stoccaggio dell’idrogeno, oppure la realizzazione di impianti addizionali agli elettrolizzatori.

“Sono lieta che la Toscana abbia saputo cogliere questa opportunità – ha detto l’assessora toscana all’ambiente Monia Monni -, un’occasione importante per realizzare o potenziare sistemi generatori di elettrolisi per produrre idrogeno verde, che rappresenta una preziosa riserva energetica senza effetti inquinanti e dunque è parte di quella transizione energetica che non è più rimandabile e che la Toscana sta portando avanti per emanciparsi dalle fonti fossili. Auspico nuovi finanziamenti dal governo su questo fronte, per poter sostenere anche altre aziende pronte ad investire nell’innovazione green”.

Uomo muore dopo vaccino Covid, no correlazione per Asl

Livorno, un uomo di 53 anni è morto ieri all’hub vaccinale di Rosignano Solvay, poco tempo dopo aver ricevuto la somministrazione della seconda dose del vaccino contro il Coronavirus Pfizer.

La notizia del decesso è riportata oggi dal quotidiano Il Tirreno, che informa inoltre di come, per chiarire le cause del decesso dell’uomo, sia stato chiesto il riscontro diagnostico.

Secondo una nota diffusa oggi dalla Asl, dopo una prima valutazione, visti anche i tempi ridotti intercorsi tra la vaccinazione ed il malore accusato, e l’assenza riferita di patologie allergiche, non sembrerebbe esserci una relazione causale tra la somministrazione del vaccino ed il decesso.

Secondo la ricostruzione dell’Azienda sanitaria l’uomo, dopo la vaccinazione, avrebbe trascorso i 15 minuti di attesa previsti all’interno dell’hub, quindi sarebbe uscito dalla struttura per poi rientrare poco dopo accusando un senso di oppressione retro-sternale e nausea.

Il paziente, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, è stato prontamente assistito dal personale presente, tra cui anche un medico anestesista, che ha messo in atto tutte le azioni necessarie per la gestione dell’emergenza.

Contemporaneamente all’arrivo dei sanitari del 118 l’uomo è andato in arresto cardiaco. A seguito delle manovre rianimatorie effettuate dal personale, l’attività cardiaca era ripresa, ed il paziente era stato inviato al pronto soccorso di Cecina ma purtroppo è deceduto durante il trasporto.

Inaugurato Istituto ‘Enrico Mattei’ di Rosignano Solvay

Rosignano Solvay, l’assessore regionale Cristina Grieco ha inaugurato stamani la nuova sede dell’Istituto di istruzione secondaria superiore liceale tecnica professionale e alberghiera ‘Enrico Mattei’.

Con lei all’inaugurazione del ‘Enrico Mattei’, Alessandro Franchi, presidente della Provincia di Livorno, Gianni Anselmi, presidente della seconda commissione del Consiglio regionale, insieme alle più alte autorità civili, militari e religiose. Cristina Grieco ha rivolto il suo plauso alla Provincia “considerato che – ha detto – è molto raro inaugurare scuole superiori”.

“Con l’iniziativa odierna abbiamo consegnato ai futuri studenti dell’Istituto professionale una nuova scuola antisismica, con 7 aule e 3 laboratori,  impianti fotovoltaici e domotici di nuova generazione, finanziata con risorse provinciali per 1.650.000 euro”, ha detto Grieco, che ha aggiunto: “Si tratta di un’occasione importante per il rilancio degli istituti professionali specialmente su un territorio come quello livornese considerato che, proprio a Rosignano, si trova l’Its Prime. Un istituto che realizza percorsi biennali gratuiti in grado di inserire i diplomati nei vari settori del sistema economico e produttivo portando nelle imprese competenze altamente specialistiche e capacità d’innovazione”.

“Con l’inaugurazione di oggi l’Istituto alberghiero [che ha già aperto le iscrizioni per i nuovi corsi, ndr] avrà inoltre più spazio a disposizione per la didattica – ha concluso l’assessore Grieco – e potranno essere programmati i previsti interventi di ristrutturazione che beneficeranno di 700.000 euro grazie ai mutui della Banca Europea degli investimenti tramite le graduatorie della Regione Toscana”.

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