Sciopero della fame per la mamma di Giulio Regeni. Riccardo Noury

La madre di Giulio Regeni, Paola, ha annunciato di avere iniziato uno sciopero della fame per sostenere la liberazione dell’attivista Amal Fathy, arrestata in Egitto per le sue denunce sul caso del ricercatore friulano barbaramente ucciso nei pressi del Cairo nel gennaio del 2016. Fathy è stata accusata di terrorismo ed è la moglie di Mohamed Lofty, il direttore della Ong Commissione egiziana per i diritti e le libertà che assiste la famiglia Regeni per ottenere la verità su Giulio. Insieme a Paola Regeni anche l’avvocata Alessandra Ballerini ha dichiarato di sostenere e proseguire lo sciopero della fame. Insieme a quest’ultima, parla il portavoce di Amnesty International Italia.

Armi allo Yemen. Che fa il Parlamento? Riccardo Noury

Il nuovo Parlamento sospenda l’invio di armi che alimentano il conflitto in Yemen. A tre anni esatti dall’inizio della conflitto, richiediamo con fermezza alle istituzioni italiane, ai Paesi membri ed all’Unione Europea di sospendere l’invio di armamenti alle parti in conflitto in Yemen e di sollecitare una iniziativa di pace a guida ONU. Amnesty International Italia – Movimento dei Focolari – Fondazione Finanza Etica, Oxfam Italia – Rete della Pace – Rete Italiana per il Disarmo.

Amnesty International: l’azione giudiziaria contro “Open Arms” mostra una pericolosa indifferenza verso la decenza comune. Riccardo Noury

“Chiedendo alla Guardia costiera libica di coordinare i soccorsi e poi ponendo sotto sequestro l’imbarcazione che aveva rifiutato di consegnare i migranti e i rifugiati, le autorità italiane hanno mostrato una pericolosa indifferenza per la decenza comune. Invece di essere criminalizzate per cercare di salvare rifugiati e migranti fuggiti da terribili condizioni di detenzione e da sistematiche violazioni dei diritti umani in Libia, le Ong che salvano vite umane in mare dovrebbero essere appoggiate”. Parla il portavoce di Amnesty International Italia.

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