Franceschini: “Il turismo tornerà in fretta”

Firenze, il ministro della Cultura, Dario Franceschini, parlando con i giornalisti, a margine della partenza del viaggio inaugurale del treno storico tra Firenze e Ravenna dedicato a Dante Alighieri, ha fatto alcune dichiarazioni sulla situazione del turismo e della cultura alla luce dell’attenuazione dei contagi da Coronavirus.

“Per quanto riguarda l’obbligo di quarantena per i turisti provenienti da paesi extra Europa, come gli americani, stiamo rivedendo le regole – ha detto Franceschini – Ci sono regole che valgono dentro l’Ue e regole che vorremmo comuni con i paesi fuori dall’Unione europea, ma il turismo tornerà in fretta”.

“In questa giornata stanno insieme tante cose importanti e simboliche. È un altro passo per la ripartenza del Paese che ha voglia di tornare alla normalità dopo aver attraversato un periodo difficile in cui le persone, le comunità, le istituzioni hanno combattuto e alla fine si comincia a vedere una stagione positiva davanti a noi per cui ancora dovremo impegnarci”.

“La cultura ha attraversato, come tutto il Paese, momenti terribili, un deserto vero e proprio. Adesso sta ripartendo. C’è una grande voglia in Italia di cultura, di vivere il Paese. Tutti abbiamo capito cos’è l’Italia con cinema, teatri chiusi e senza i concerti nelle strade e nelle piazze. Adesso torneranno”.

“C’è un’Italia straordinaria fatta di giovani del conservatorio, di talenti, di teatri come questo, di comunità locali e questo bellissimo teatro restaurato è la prova che si può fare grande cultura e grande musica dappertutto. – ha detto poi il ministro Franceschini al termine del concerto inaugurale, diretto dal maestro Riccardo Muti, del teatro degli animosi di Marradi – Il nostro dovere è aiutare a crescere i giovani talenti. Ringrazio il maestro Muti per il messaggio che in questi anni ha dato con l’orchestra Cherubini. Abbiamo attraversato un periodo molto difficile e abbiamo visto cosa voglia dire il deserto culturale, adesso abbiamo un grande bisogno di ripartire e oggi è la giornata della ripartenza”.

Armi, droga e prostituzione, 64 arresti in varie città

Sequestro di armi e munizioni, droga, arnesi per lo scasso, 78 perquisizioni e un totale di 64 arresti e 60 denunce.

I risultati di una vasta operazione in numerose province italiane portano a 78 perquisizioni un totale di 64 arresti e 60 denuncie. Tra le accuse quelle di rapina, ricettazione, violazione delle norme concernenti le armi, furto, per reati in materia di stupefacenti e per sfruttamento della prostituzione.
Durante le operazioni è emersa anche la vicenda di una madre di nazionalità romena costretta a prostituirsi alcuni mesi dopo il suo parto.

L’operazione, della quale viene dato il bilancio oggi, si è svolta il 23 giugno scorso, nelle province di Novara, Verona, Imperia, Piacenza, Latina, Ravenna, Pescara, Caserta, Ragusa, Vibo Valentia e Sassari.

L’indagine è stata coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato.

Exit mobile version