Una scuola di Firenze intitolata a Piero Angela

Una scuola della città intitolata a Piero Angela. Il sindaco Dario Nardella, in accordo con le assessora alla toponomastica Maria Federica Giuliani e all’istruzione Sara Funaro, ha deciso di intitolargli un istituto scolastico di Firenze, per ricordare la sua grande sensibilità divulgativa che ha formato intere generazioni di donne e di uomini alla cultura scientifica generale.

Angela è morto all’età di 93 anni. Il decano dei conduttori televisivi, maestro della divulgazione scientifica in tv, si è spento a Roma. La notizia è stata confermata dal figlio, Alberto Angela, sui profili social. Attestati di cordoglio dal mondo istituzionale, giornalistico e culturale.

“Da bambino ho imparato la bellezza e il fascino della scienza grazie a te. Addio #Pieroangela che la terra ti sia lieve”. Lo scrive il sindaco di Firenze Dario Nardella in un tweet ricordando il giornalista e divulgatore Piero Angela scomparso.

“Con la sua passione per la scienza ha portato la conoscenza e la cultura nelle case di milioni di italiani. A Piero Angela intitoleremo una scuola a Firenze, affinché rimanga salda nella memoria di tutti e in particolare delle nuove generazioni, la sua grandezza intellettuale”, afferma Funaro, mentre Giuliani sottolinea che “dal jazz, ai diritti, se ne va con lo stesso piglio discreto il grande divulgatore scientifico che ha accompagnato tutti noi in questi anni alla scoperta con sorprendente meraviglia della scienza. Lo ricordiamo oggi ma Firenze lo farà in modo adeguato, dedicandogli ed intitolandogli un istituto scolastico affinché i suoi insegnamenti siano per le nuove generazioni e tutti noi memoria viva”.

“Ho provato immediatamente un forte senso di vuoto e dispiacere una volta appresa la notizia della sua scomparsa. Perché Angela non è stato soltanto un pozzo di conoscenza, ma soprattutto un gentiluomo della televisione, una figura di riferimento per tante generazioni che hanno appreso qualcosa in più proprio grazie alla sua passione e dedizione nel raccontare e trasmettere il suo sapere”. Così il presidente della Regione Toscana esprime cordoglio per la scomparsa di Piero Angela. “Tutti abbiamo seguito almeno una volta una sua trasmissione – aggiunge -, un personaggio che ha fatto del garbo e della capacità di rendere semplici concetti anche molto complessi un vero e proprio stile inconfondibile. Ho avuto anche la fortuna di conoscerlo di persona, per me un vero e proprio onore. Piero Angela ci ha reso delle persone migliori. Grazie per quello che ci hai dato, ci mancherai tanto”.

Nei giorni scorsi Piero Angela, giornalista divulgatore di alta qualità e decano della Rai, ha voluto lasciare al sito Internet del suo programma SuperQuark l’ultimo messaggio di saluto ai telespettatori: “Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio”.

È morto Piero Angela. Anche la Toscana in lutto

Roma, morto a 93 anni Piero Angela, il patriarca della divulgazione scientifica italiana. “Buon viaggio papà”, ha scritto Alberto Angela sui suoi profili social annunciando la scomparsa del padre.

Nato a Torino nel 1928, Piero Angela aveva iniziato la sua carriera giornalistica in Rai come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e conduttore del tg. La sua grande popolarità è però legata ai suoi programmi di divulgazione scientifica, da Quark a Superquark per citare i più importanti, con i quali ha fondato per la televisione italiana una solida tradizione documentaristica

Piero Angela aveva uno stretto legame con la Toscana, nel 2019 aveva infatti ricevuto, dall’Università di Siena, la laurea honoris causa in Strategie e tecniche della comunicazione. A Viareggio lo ricordano con commozione per i suoi trascorsi giovanili sul litorale, legame che poi il grande divulgatore mantenne stretto con quel territorio per tutta la vita. Piero Angela è stato più volte ospite del salotto di Romano Battaglia alla Versiliana di Marina di Pietrasanta, ma ben prima, da giovane, per altro motivo, si legò alla costa.

Il suo talento per la musica non era passato inosservato a colui che sarebbe diventato il patron della Bussola di Focette, Sergio Bernardini. Infatti, nel 1948 lo stesso Bernardini, si ricorda, ingaggiò un appena 20enne ‘Peter Angela’ per la serata inaugurale della Capannina di Viareggio, Piero Angela aveva 20 anni e si produsse con il nome d’arte Peter Angela in varie jam session. Si era fatto notare nei jazz-club torinesi nello stesso anno dall’anche lui giovane impresario, già emergente, Sergio Bernardini che, appunto, lo contattò per la serata di lancio del suo locale viareggino. Il legame restò e in anni successivi Pietro Angela si esibì anche alla Bussola col giornalista versiliese Aldo Valleroni, il quale tra l’altro è stato autore di canzoni celebri come ‘Una rotonda sul mare’. Erano amici e si ritrovavano abitualmente in Versilia.

“La scomparsa di Piero Angela è una perdita enorme. Con il suo inconfondibile stile, ha contribuito in maniera eccellente alla diffusione della cultura e del sapere. Era non solo un uomo di immensa cultura ed uno straordinario divulgatore, ma l’unicità che lo distingueva era soprattutto quella sua enorme capacità di dialogare con tutti, di farsi capire e ascoltare da tutti. Anche la Versiliana ha avuto l’onore di averlo ospite sia negli anni di Romano Battaglia che più recentemente nel 2019. Fu in occasione della Festa del Fatto Quotidiano e ad accoglierlo ci fu un teatro gremito di persone”. Così ricorda Piero Angela il presidente della Fondazione della Versiliana Alfredo Benedetti. “Aveva già 90 anni – prosegue -, ma chi ha avuto il piacere di ascoltarlo in Versiliana sicuramente ricorderà la straordinaria lucidità, la facilità di parola, la profondità degli argomenti e la capacità di rendere semplice anche materie di grande complessità. Al figlio Alberto e alla famiglia tutta, vanno le nostre sentite condoglianze e il più forte abbraccio di tutta la Versiliana”.

Un tweet arriva anche dal sindaco di Firenze Dario Nardella:”Da bambino ho imparato la bellezza e il fascino della scienza grazie a te. Addio Piero Angela che la terra ti sia lieve”.

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