Bambagioni: “commissariare coop del Forteto”

Il presidente della seconda commisone d’inchiesta sul Forteto scrive al ministro Calenda: “Con Fiesoli condannato, rimane da affrontare il tema della guida della cooperativa agricola”.

Una lettera al ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda sulla vicenda del Forteto per ribadire la necessità di commissariare la cooperativa agricola, alla luce della condanna definitiva del fondatore della comunità Rodolfo Fiesoli.

L’ha scritta il consigliere regionale Pd, presidente della seconda commissione di inchiesta toscana sul Forteto, Paolo Bambagioni. “Quella de ‘Il Forteto’ non è uno dei tanti casi di abusi e violenze su minori”, sottolinea, e “ora che Rodolfo Fiesoli è stato condannato con sentenza definitiva dalla Cassazione, rimane da affrontare il tema della guida della cooperativa agricola sorta negli anni ’70 contemporaneamente alla comunità”.

Bambagioni sottolinea che “il commissariamento della cooperativa Il Forteto, oltre ad essere un atto di giustizia, sarebbe un atto di salvaguardia della realtà economica in quanto verrebbero ripristinati condizioni di neutralità e indipendenza rispetto a coloro che si sono macchiati di questi crimini”.

Biotestamento: Bambagioni, lettera Gesualdi è manifesto

“Per approvazione rapida legge testamento biologico Parlamento”.

“Ritengo questa lettera un manifesto per l’Italia ed il mondo intero che può aiutare il dibattito a superare le divisioni arrivando ad approvare rapidamente la legge sul testamento biologico in Parlamento. La tua iniziativa obbliga tutti coloro che hanno responsabilità a confrontarsi con la bellezza e la concretezza della tua lettera’. Lo scrive il consigliere regionale Pd Paolo Bambagioni rivolgendosi all’ex allievo di don Milani, Michele Gesualdi dopo la sua lettera sul biotestamento.

Nella missiva, prosegue Bambagioni, “hai spiegato benissimo, con estremo coraggio ed alla luce della Fede la differenza tra cura e accanimento terapeutico e la libertà di accettare la tappa finale della vita terrena e la nascita al cielo. Un atto di civiltà, di rispetto per non lasciare sole tante persone che soffrono con i loro familiari”.

Bambagioni sottolinea la propria “ammirazione, per l’importantissimo contributo al dibattito che hai voluto dare con la tua testimonianza. Del resto è una nuova battaglia di civiltà a cui non ti sei voluto sottrarre nel rispetto della missione a cui don Lorenzo Milani ti ha educato e che te hai fatto propria, come del resto tutta la tua vita dimostra: combattere le ingiustizie sociali con concrete scelte politiche”, conclude.

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