Toscana per la prima volta a ‘Les Thermalies’ di Parigi

Dal 24 al 27 gennaio la Toscana delle terme si presenterà per la prima volta al salone ‘Les Thermalies’ con uno stand allestito da Toscana Promozione Turistica in collaborazione con i Comuni di Montecatini Terme, Chianciano Terme e Casciana Terme Lari.

Oggi a Palazzo Strozzi Sacrati è stata presentata la partecipazione delle tre terme pubbliche. Sono intervenuti l’assessore regionale al turismo e alle attività produttive Stefano Ciuoffo, l’assessore al turismo del Comune di Montecatini Terme Alessandra De Paola e i sindaci di Casciana Terme Lari, Mirko Terreni, e di Chianciano Terme, Andrea Marchetti.

“La partecipazione della Regione e delle sue terme pubbliche per la prima volta a questo salone è importante – ha sottolineato l’assessore Ciuoffo – perché segna l’attenzione che vogliamo avere e l’impegno che vogliamo realizzare per sviluppare e rilanciare il settore con una promozione specifica e a tutto tondo con varie azioni. La Toscana è una tra le regioni più ricche di impianti termali e occorre fare sistema anche coinvolgendo quelle private per offrire un’offerta turistica specifica e integrata legando l’aspetto ‘benessere’ con quello ‘terapeutico’ e sfruttando il brand ‘toscana’”. “

“La partecipazione a questa importante fiera – ha aggiunto l’assessore al turismo del Comune di Montecatini Terme Alessandra De Paola – è stata pensata in collaborazione con Alberto Peruzzini, compianto direttore di Toscana Promozione Turistica, e costituisce un passo importante nella riflessione che spero ci conduca alla creazione di un prodotto turistico omogeneo per le Terme sanitarie toscane, in collaborazione con la Regione Toscana”.

“Tanti soggetti – ha detto il sindaco di Chianciano Terme Andrea Marchetti – per arrivare ad un’offerta congiunta per un prodotto di grande importanza per la Toscana. Credo che lavorando insieme si possa tornare a ottenere risultati importanti in un settore che ha attraversato momenti delicati”. “Un approccio unitario già sperimentato un anno fa – ha concluso il sindaco di Casciana Terme Lari Mirko Terreni – che rappresenta un’ulteriore opportunità di crescita per i territori coinvolti e per tutta la regione. Nella Toscana dei campanili siamo riusciti a metterci insieme con un’offerta non concorrente ma complementare”.

Le tre principali terme pubbliche toscane si presenteranno al mercato francese, all’evento ‘Les Thermalies’, in programma a Parigi nella prestigiosa e centralissima sede espositiva del Carrousel du Louvre. Si tratta dell’edizione numero 37 del ‘Salone dell’Acqua & del Benessere’, l’unica vetrina europea espressamente dedicata all’acqua intesa come sorgente di salute e di benessere, nelle sue varie declinazioni terapeutiche e wellness. Al salone partecipano le più note località termali europee, la stampa specializzata nel turismo della salute, ben 280 esperti del settore, molti Tour Operator interessati alle offerte termali ed un pubblico numeroso e curioso, visto anche la storico interesse medico e culturale dei francesi per il termalismo terapeutico.

La Regione sarà presente per la prima volta al salone con Toscana Promozione Turistica, rendendo possibile la presenza all’importante evento delle tre terme di cui detiene la partecipazione, Casciana, Chianciano e Montecatini, e promuovere la Toscana del benessere. Un ampio stand consentirà ad ognuna delle stazioni termali di promuovere i propri trattamenti e prodotti, non solo all’interno degli spazi espositivi dedicati, ma anche partecipando a focus dedicati ed incontri con i medici francesi e gli operatori del settore, con l’intervento diretto delle rispettive Direzioni Sanitarie termali. Un’occasione unica, dunque, per far conoscere le molte opportunità per la salute ‘termale’ che la Toscana può offrire e che costituiscono senza dubbio un valore aggiunto nella motivazione e nella scelta di una vacanza culturale e di benessere.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’assessore regionale Stefano Ciuoffo ed il sindaco di Casciana Terme Lari Mirko Terreni:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/01/190121_03_TERMA-TOSCANE-A-PARIGI_CIUOFFI_TERRENI.mp3?_=1

Un numero contro stalking e violenza, la Regione rilancia il 1522

La Regione Toscana rilancia la campagna contro la violenza sulle donne per promuovere la conoscenza del numero gratuito di pubblica utilità antiviolenza e stalking 1522

Il numero è stato attivato dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri ed è collegato alla rete dei centri antiviolenza e alle altre strutture per il contrasto alla violenza di genere presenti sul territorio.

La campagna toscana sarà presentata domani, giovedì 8 novembre, alle ore 12, in Sala Stampa Cutuli, Palazzo Strozzi Sacrati, piazza Duomo 10, Firenze, nel corso di una conferenza stampa con la vice presidente della Regione Toscana Monica Barni e alla quale saranno presenti anche la presidente della comissione pari opportunità del consiglio regionale Rosanna Pugnalini, i rappresentanti di istituzioni, ordini e collegi professionali, grande distribuzione e categorie economiche toscane.

Decessi al Noa di Massa: Regione Toscana smentisce, “non è stata malagestione”

“La notizia per cui la malagestione delle infezioni nel reparto di medicina dell’ospedale Noa di Massa avrebbe causato la morte di 34
persone è semplicemente falsa, anche se è esplosa su tutti i
media nazionali provocando allarme”. Lo ha affermato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, in una conferenza stampa con l’assessore alla salute Stefania Saccardi, il responsabile dell’osservatorio epidemiologico dell’Ars Fabrizio Gemmi e il coordinatore del gruppo tecnico che ha seguito l’analisi dei casi, Filippo Pieralli. “Non solo i dati confermano che la mortalità del reparto è in
linea con altri reparti simili, ma anche la commissione a cui
l’assessore ha fatto studiare le cartelle del Noa conferma che
si tratta di notizia falsa”, ha detto Rossi secondo cui “la
sanità toscana è all’avanguardia nella lotta alle infezioni, è
fra le tre regioni che hanno un sistema di monitoraggio per le
infezioni derivanti da cure mediche, e va meglio rispetto ad
altre regioni prese come riferimento. La Asl ha fatto querela, e
la Regione farà querela”.

Si è tenuta oggi a Palazzo Strozzi Sacrati, la conferenza stampa, tenuta  dal presidente Enrico Rossi e dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, per illustrare i risultati del lavoro della commissione di esperti che ha esaminato i casi dei decessi verificatisi al Noa, il Nuovo Ospedale delle Apuane di Massa, tra il dicembre 2017 e il gennaio 2018.

Presenti alla conferenza anche Fabrizio Gemmi, responsabile dell’Osservatorio epidemiologico dell’Ars (Agenzia Regionale di Sanità), e Filippo Pieralli, internista dell’AOU di Careggi, coordinatore del gruppo tecnico di esperti che ha svolto l’analisi dei casi.

“Coloro che hanno diffuso queste notizie, alimentato queste notizie, noi li quereleremo: lo
abbiamo già fatto attraverso l’Asl e lo faremo come Regione Toscana”. Lo ha affermato Enrico Rossi, “Vogliamo smentire quella che oggi si chiama una ‘fake news’ relativa alla sanità toscana”, ha aggiunto, parlando di “notizia falsa” in merito alle ricostruzioni di stampa su una presunta cattiva gestione di infezioni.

Il gruppo tecnico, composto da professionisti del Servizio sanitario regionale, con consolidata esperienza nei diversi ambiti relativi al contrasto delle infezioni correlate all’assistenza, e di riconosciuta competenza anche a livello nazionale e internazionale, in collaborazione con ARS (Agenzia regionale di sanità) e GRC (Centro regionale rischio clinico), con il coordinamento del settore regionale, ha condotto questo lavoro: a) esame delle cartelle cliniche relative ai 34 pazienti oggetto della segnalazione; b) valutazione delle relazioni fornite dalla AUSL Toscana Nord Ovest; c) analisi dei dati forniti dal Laboratorio di Microbiologia di Lucca relativi alle batteriemie degli ospedali dell’Area vasta Nord Ovest; d) analisi dei dati del report SDO 2016 relativamente alle Infezioni dovute a cure mediche, per la Toscana e dei dati nazionali; e) analisi dei dati regionali 2017 relativi ai ricoveri con diagnosi di sepsi.

Esaminando le cause di morte dei 34 pazienti deceduti, sulla base della documentazione sanitaria emerge che in 13 casi era presente un quadro infettivo: 5 casi sono giunti in opspedale con una patologia infettiva preesistenze, mentre 8 erano pazienti nei quali non era stata rilevata una infezione all’ingresso e nei quali è successivamente insorto un quadro settico. In questi 13 casi si tratta di pazienti giunti in ospedale con un quadro clinico estremamente compromesso ed in età avanzata (età media 84 anni). Gli altri decessi sono relativi in 14 casi a pazienti deceduti per patologia cardiovascolare e in 7 casi a complicanze non infettive insorte in pazienti neoplastici terminali.

Dai dati forniti dal Laboratorio di Microbiologia di riferimento dell’Area Vasta Nord Ovest (Laboratorio di Lucca) emerge un attivo monitoraggio delle colonizzazioni intestinali effettuato presso la Medicina del Noa: la ricerca delle Enterobacteriacee mediante tampone rettale è stata effettuata in 452 casi nel primo quadrimestre 2018, di cui 29 risultati positivi per KPC, mentre nel’ultimo quadrimestre 2017 i positivi sono 35 su oltre 500 tamponi effettuati per sorveglianza, dati in linea con il livello di endemia attualmente riscontrato a livello nazionale.

I dati del Ministero della Salute contenuti nel rapporto SDO 2016 mostrano, relativamente alle infezioni dovute a cure mediche, un valore per la Toscana pari a 8.24 per 100.000 dimissioni, inferiore al dato nazionale (12.39) e al di sotto della maggior parte delle altre regioni. Il valore per l’Ospedale Noa relativo al 2016 è pari a 13.0 per 100.000 dimissioni.

I ricoveri ordinari al Noa con diagnosi di sepsi nel 2017 sono stati 546, pari al 3% del totale dei ricoveri, tale dato è del tutto sovrapponibile a quello degli ospedali regionali con casistica simile (3-4% del totale dei ricoveri). I casi totali a livello regionale sono stati, sempre nel 2017, 9.168 e il dato è in linea con i dati di incidenza mostrati da stime di letteratura internazionale.

La Toscana è inoltre una delle tre regioni che si è dotata di un sistema di monitoraggio delle resistenze antibiotiche. Attraverso la Rete di sorvegulianza microbiologica e dell’antibiotico-resistenza, istituita nel 2012 e che oggi comprende tutti i laboratori di microbiologia presenti a livello regionale, ogni anno sono disponibili dati che permettono di tracciare il quadro epidemiologico del problema e mettere in luce differenze territoriali sia a livello di azienda sanitaria che di zona socio-sanitaria.

 

 

Nuove tariffe tpl: 20 luglio incontro Ceccarelli e sindaci area pratese

Si terrà il prossimo 20 luglio a Firenze l’incontro tra Vincenzo Ceccarelli, assessore regionale ai trasporti, e i sindaci dell’area pratese sul tema delle nuove tariffe di trasporto pubblico.

“Ho ritenuto necessario convocare la riunione – sottolinea Ceccarelli – per intervenire su eventuali criticità in fase di applicazione del nuovo sistema tariffario, dopo aver letto alcune affermazioni critiche dei sindaci sulla stampa.

In quell’occasione sarò ben lieto di ascoltare le loro proposte, tenendo sempre presente, comunque, che la Regione sta applicando un sistema definito nel 2012 e ribadito nel 2017, che ha visto un progetto di rete dei servizi elaborato dai Comuni e dalla Provincia di Prato ed un sistema tariffario convenuto con la Regione”.

L’incontro del 20 luglio si svolgerà a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza regionale, alle ore 15.30.

Il contratto ponte 2018-2019 per i servizi tpl in Toscana anticipa, nelle more del contenzioso sulla gara regionale, alcuni effetti positivi della gara stessa.

In particolare gli investimenti in nuovi autobus urbani ed extraurbani, sistemi di controllo satellitare, video sorveglianza a bordo, accessibilità per persone a ridotta mobilità, paline intelligenti e comunità tariffaria regionale.

Quest’ultima significa tariffe omogenee in tutta la Toscana, riducendo a poche e chiare tipologie le decine di varie tariffe presenti prima nei vari territori ed adeguamenti dei costi, peraltro introducendo per la prima volta la possibilità della riduzione Isee (inferiore a 36.000 euro) per tutti gli abbonamenti autobus urbani ed extraurbani a cui si somma, dall’anno di imposta 2018, la detrazione fiscale del 19%, fino ad un massimo di 250 euro.

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