Morto a casa da giorni, compagna sconvolta non chiama aiuto

Lui muore per un malore, la compagna va sotto shock e rimane bloccata per giorni nella casa senza chiamare e rispondere a nessuno, né al campanello né al telefono.

Accertamenti sono in corso a Prato su questa vicenda dopo che stamani vigili del fuoco e carabinieri hanno fatto accesso a una casa al quinto piano di un condominio di
via Marx ed hanno scoperto il cadavere di un uomo di 63 anni, steso in camera da letto, con il corpo in stato di decomposizione. All’apparenza sembra deceduto da giorni.

La donna, 64 anni, convivente, era in bagno: i soccorritori l’hanno descritta come attonita, incapace di reagire. I vicini di casa sentivano un odore forte nel palazzo mentre l’ex marito della donna è andato stamani dai carabinieri a dire che lei non rispondeva, cosa insolita, al telefono da giorni. Due circostanze che hanno convinto i militari a intervenire sul posto.

Secondo quanto emerge, sembra che la 64enne avrebbe delle difficoltà a deambulare autonomamente. Sono stati i vigili del fuoco, arrivati con l’autoscala, ad aprire la porta
dell’abitazione dopo essere passati dal balcone. Tra le ipotesi al vaglio c’è quella secondo cui la donna sarebbe rimasta scioccata dall’accaduto, a tal punto da non riuscire a reagire
in nessun modo.

Con un’ambulanza è stata trasferita all’ospedale Santo Stefano per gli accertamenti e le cure. Secondo il personale medico andato sul posto il 63enne sarebbe morto per cause naturali almeno da quattro giorni.

Prato: procura apre fascicolo per omicidio su caso 31enne morto dopo pronto soccorso

Jonathan Gaddo Giusti, il 31enne morto sabato 6 agosto in casa sua dopo essersi sentito male ma dopo che, appena due giorni prima, era stato dimesso dal pronto soccorso dell’ospedale di Prato

Omidicio colposo. E’ questa l’ipotesi di reato per  cui la procura di Prato  ha aperto il fascicolo nell’intento di r far luce sulla morte di Jonathan Gaddo Giusti, il 31enne morto sabato 6 agosto in casa sua dopo essersi sentito male ma dopo che, appena due giorni prima, era stato dimesso dal pronto soccorso dell’ospedale cittadino.

Al momento si procede  contro ignoti. Secondo quanto si apprende, sono in corso le acquisizioni delle cartelle cliniche e la procura di Prato potrebbe disporre presto l’autopsia.

Giovedì notte l’umo era andato in ospedale a Prato dopo aver accusato un malore, venendo poi dimesso. l’altro ieri  si è sentito nuovamente male ma i soccorsi si sono rivelati inutili:

L’Azienda sanitaria di prato ha intanto attivato la procedura del rischio clinico, ovvero disposto accertamenti interni. A riportare la notizia del decesso il Tirreno che nell’articolo pubblica anche un post di facebook della madre dell’uomo in cui si legge: “Hanno lasciato morire mio figlio 31enne per infarto. Da solo, a casa, dopo una diagnosi di congestione”. Il 31enne, dipendente di un’azienda di termoidraulica e anche calciante dei Verdi della Palla Grossa, gioco che è un’antica tradizione di Prato, si era recato in ospedale per un malore nella notte tra il 3 e il 4 agosto: trattenuto in osservazione era stato poi dimesso e rimandato a casa. Nel primo pomeriggio di ieri si è però sentito nuovamente male: è stato allertato il 118, i sanitari intervenuti hanno tentato di rianimarlo, ma inutilmente. Sul posto inviata poi anche una pattuglia dei carabinieri.

Prato, boom di nascite al Santo Stefano: in un giorno 16 parti

“La gioia del team è immensa- ha detto la dottoressa Anna Franca Cavaliere, direttrice di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Santo Setefano di Prato-. Ogni vita che nasce è un sempre un grande miracolo. Il futuro si rinnova e si garantisce grazie all’amore e al coraggio di una mamma e un papà”.

Se non è record poco di manca. di sicuro quello di ieri è stato un giorno da ricordare per tutto il team di ostetricia, ginecologia e neonatologia dell’ospedale Santo Stefano di Prato. Nelle ultime ore le ostetriche e gli operatori sanitari del reparto hanno appeso alle culle 11 fiocchi rosa e 5 azzurri.

Uno dei 16 bambini, ha avuto fretta di nascere e il parto è avvenuto in casa. La mamma e il bimbo sono stati trasferiti al Santo Stefano; accolti dall’equipe di ostetricia hanno effettuato i dovuti controlli e sono in buona salute.

“La gioia del team è immensa-  ha detto la dottoressa Anna Franca Cavaliere, direttrice di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Santo Setefano di Prato-  Ogni vita che nasce è un sempre un grande miracolo. Il futuro si rinnova e si garantisce grazie all’amore e al coraggio di una mamma e un papà”.

Le mamme dei 16 nuovi nati sono 13 di nazionalità italiana e 3 di altra nazionalità. Per 14 donne il parto è avvenuto per via naturale ed in due casi è stato necessario ricorrere al taglio cesareo.

Il peso neonatale più basso registrato è stato di 2360 grammi e quello più alto 3940 grammi. La settimana gestazionale più bassa è stata di 36 settimane e tre giorni e quella più alta di 41 settimane e tre giorni.
Tutte la mamme ed i bambini stanno bene e sono in buona salute.

Nel punto nascita del Santo Stefano a Prato nei primi sei mesi di quest’anno sono stati oltre mille i parti, un dato confortante che conferma una ripresa delle nascite dopo il lungo periodo pandemico.

“Tutto il team di ostetricia e ginecologia augura tanta felicità a tutti i neogenitori e alle loro famiglie” si legge in un comunicato

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