Chirurgia robotica all’ospedale Santo Stefano Prato

Prato, nelle sale operatorie dell’ospedale Santo Stefano di Prato arriva la chirurgia robotica, in modalità prova visione, sistema all’avanguardia che coadiuva il chirurgo durante tutte le fasi dell’intervento.

Lo rende noto la Asl Toscana Centro spiegando con un comunicato che “si tratta di una sofisticata piattaforma di chirurgia robotica che è in grado di riprodurre i movimenti della mano umana nel campo operatorio in maniera precisa”, “questo sistema chirurgico robot-assistito costituisce la più innovativa ed efficace alternativa agli interventi effettuati con le tecniche chirurgiche classiche”.

La piattaforma è costituita da un carrello paziente, dotato di quattro bracci per sostenere gli strumenti, una consolle per la gestione da parte del chirurgo ed un carrello visione con sistemi di processamento delle immagini oltre ad un monitor touchscreen a disposizione degli assistenti chirurghi e del team infermieristico.

Il sistema memorizza il posizionamento dei bracci in base al distretto anatomico di riferimento ed alle preferenze ergonomiche del chirurgo. La piattaforma è modulare e permette di gestire in assoluta sicurezza la strumentazione avanzata specifica per le diverse tipologie di procedure chirurgiche.

“La Toscana, che con forza intende anche per il futuro valorizzare la sanità pubblica – commenta il presidente della Regione, Eugenio Giani – ha per i prossimi anni due obiettivi: avvicinare da un lato l’assistenza territoriale al cittadino, quella delle cure intermedie e dell’assistenza di base, e sviluppare dall’altro poli di eccellenza a servizio di aree più vaste. Puntando sui professionisti ma anche sulla tecnologia. Il robot sarà impiegato per interventi di chirurgia generale, urologia ed otorinolaringoiatria. Il sistema è collocato al Santo Stefano in quanto ospedale baricentrico all’interno della rete ospedaliera assistenziale dell’Azienda. Con la tecnica robotica i rischi correlati alla chirurgia classica sono ridotti e sono molteplici i vantaggi per il paziente: minore la degenza ospedaliera, riduzione del rischio di infezioni e del dolore post-operatorio. Più rapida anche la ripresa alle attività quotidiane”.

“Si tratta di un grande passo in avanti, per il miglioramento e l’ampliamento dell’offerta”, ha detto Stefano Michelagnoli, direttore del Dipartimento chirurgico aziendale. “È un’importante occasione per l’ospedale – ha aggiunto Sara Melani, direttrice sanitaria del Santo Stefano – dove abbiamo già un elevato livello dell’attività chirurgica. La nuova tecnologia permette di fare un ulteriore step di miglioramento”.

Con la tecnica robotica, conclude la nota della stessa Asl, “i rischi correlati alla chirurgia classica sono ridotti e sono molteplici i vantaggi per il paziente: minore la degenza ospedaliera, riduzione del rischio di infezioni e del dolore post-operatorio. Più rapida anche la ripresa alle attività quotidiane”.

Covid, Prato: foto dei volti degli infermieri sulle tute dei sanitari

Le foto dei volti degli infermieri e delle infermiere dell’ospedale di Prato sono tornate a comparire sui loro camici e sulle loro tute, quelle indossate ogni giorno per proteggersi dal contagio.

Come nel corso della prima ondata della scorsa primavera, dunque, molti degli operatori e delle operatrici sanitari dell’ospedale Santo Stefano di Prato indossano una stampa della foto del loro volto: la necessità di far sentire ai pazienti la propria vicinanza si è trasformata nella volontà di mostrare il viso, sempre nascosto dai dispositivi di sicurezza.

Visiere, mascherine, occhiali, che evidentemente mettono a
disagio chi tra i malati si trova già in una condizione psicologicamente difficile.

“Nel nostro reparto di terapia intensiva arrivano i pazienti più gravi: nei loro sguardi c’è la paura, la solitudine, la sofferenza. Tutto il team degli infermieri ha cercato così di trovare un sistema per comunicare con gli ammalati ed essergli più vicini”, spiegava a maggio Beatrice Bettazzi, coordinatrice infermieristica dell’ospedale, parlando dell’iniziativa.

Negli ultimi giorni, gli infermieri e le infermiere pratesi hanno ripreso questa abitudine. Una fotografia pubblicata oggi dal presidente della Toscana Eugenio Giani su Facebook li ritrae nuovamente con i camici “personalizzati”.

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