Processo forniture ospedali Toscana: Cinque condanne per corruzione

Firenze, cinque condanne e due assoluzioni nel processo nato da un’inchiesta della procura di Firenze per corruzione nella fornitura di dispositivi medici ad ospedali toscani.

Il pm Franco Massimo Bonfiglio nella sua requisitoria al processo aveva chiesto l’assoluzione per tutti gli imputati. I giudici hanno inflitto una pena di 3 anni a David Antoniucci, imputato in qualità di direttore del reparto di cardiologia invasiva I di Careggi.

Per Angelo Bernasconi e Massimiliano Collari, rispettivamente rappresentante della Sorin Group Italia srl e della Cid spa, condanne a 2 anni e 2 mesi di reclusione, per Marco e Rudy Bonaccini, rappresentanti per la fornitura di presidi medico-chirurgici, rispettivamente 1 anno e 6 mesi e 1 anno.

Assolti dalle accuse Massimo Margheri, come direttore dell’unita’ operativa di cardiologia dell’ospedale di Ravenna, e Alessandro Fabiani, all’epoca dei fatti dirigente medico in cardiologia presso la Usl di Arezzo. “Il mio assistito – ha affermato il legale di David Antoniucci, avvocato Gianluca Gambogi – è rimasto sopreso della condanna, ritiene di essere estraneo ai fatti e del resto aveva apprezzato la richiesta di assoluzione avanzata dalla procura di Firenze. Per tutelare la propria professionalità procederà senz’altro a impugnare la sentenza”.

Le indagini che hanno portato al processo sono partite nel 2014. Le apparecchiature che erano finite al centro dell’inchiesta erano stent, pacemaker, defibrillatori e sonde. Gli investigatori non hanno mai dubitato della qualità dei prodotti venduti agli ospedali, quanto della regolarità delle gare. Le indagini in particolare ipotizzavano che ci fosse stata una corruzione tramite regali, viaggi e vacanze.

Sessantenne muore a 6 ore da vaccinazione, aperta inchiesta

Fucecchio, in provincia di Firenze, un sessantenne, residente nel comune toscano, è morto venerdì intorno alle 19:00, in seguito a un malore.

Lo stesso giorno, sei ore prima, il sessantenne era stato vaccinato contro il Covid all’ospedale di Empoli, in quanto rientrava tra le persone “estremamente fragili”, per aver subito lo scorso anno, l’operazione di asportazione di un rene.

In seguito all’accaduto, il Pm di Firenze, Massimo Bonfiglio, ha avviato gli accertamenti del caso, ed ha disposto il trasferimento della salma al reparto di Medicina legale di Firenze, dove è a disposizione della magistratura, il magistrato è intervenuto dopo che i familiari del sessantenne si sono rivolti ai carabinieri.

La notizia è riportata domenica dal Tirreno. La famiglia si è rivolta anche a un legale e attende di sapere se verrà disposta un’autopsia o comunque un esame esterno per chiarire se ci possano essere correlazioni tra il decesso e la somministrazione del siero.

“Mio padre aveva subìto un intervento chirurgico per l’asportazione di un rene. Da allora si sottoponeva costantemente agli esami di controllo e stava facendo la chemioterapia” ha spiegato il figlio al quotidiano. “Stava tutto sommato bene in questo periodo. Non aveva dato nessun segnale che facesse presagire una cosa del genere” aggiungono altri familiari.

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