Sul web Radio Cora fa sentire le voci dei partigiani

Sul portale www.radiocora.it, per un mese, dall’11 luglio all’11 agosto, nel 75/o anniversario della Liberazione di Firenze, verranno pubblicate a puntate le testimonianze di sei partigiani fiorentini intervistati dai giornalisti Domenico Guarino e Chiara Brilli nell’ambito del progetto ‘Ribelli’, parte dei quali purtroppo sono deceduti.

Con questa iniziativa le voci dei partigiani Didala Ghilarducci, Marcello Citano (Sugo), Silvano Sarti (Pillo), Teresa Vergalli, Laura Seghettini, Gennaro Di Paola, torneranno a farsi sentire sul portale www.radiocora.it. Le interviste sono state realizzate negli anni scorsi come testamento ideale.

“In preparazione della Liberazione di Firenze sarà un percorso sulle ragioni che portarono una generazione straordinaria prima a ribellarsi contro il fascismo e poi a costruire, attraverso la Costituzione e l’impegno civile successivo, la democrazia nel nostro Paese”, spiega il direttore di Radio Cora Domenico Guarino sottolineando che l’iniziativa è fatta “in un momento storico in cui vediamo messe sotto attacco conquiste etiche e culturali che credevamo acquisite”.

“In un momento in cui i nuovi fascismi, in forma ovviamente diversa da quelli storicamente dati ma pur sempre pericolosi, stanno riprendendo drammaticamente la scena pubblica – aggiunge – coltivare la memoria diventa un atto necessario di ribellione democratica”.
La prima testimonianza sarà quella di Silvano Sarti, il partigiano “Pillo”, presidente dell’Anpi di Firenze, scomparso il 24 gennaio 2019.

Resistenza. Addio a Sugo, partigiano ribelle

E’ morto Marcello Citano, nome di battaglia “Sugo” nato il 3 dicembre 1926 a Firenze. Membro della Brigata Sinigaglia, Sugo era diventato, dopo la guerra, un riferimento importante per tutta la sinistra fiorentina.

«Eravamo arrivati a un punto di non ritorno. Va detto però che oggi c’è una maggiore cultura di base: tra noi, quelli che avevano studiato erano veramente pochi. Ma c’erano una morale e un’onestà fuori dal comune. Cosa che oggi vedo molto meno. C’era un senso di insofferenza verso le ingiustizie che oggi non ritrovo più. Almeno non così forte. Io dico che se allora i governanti avessero fatto quello che si permettono di fare oggi, gli sarebbe toccato scappare il giorno dopo. Loro e la loro famiglia. Parola di Sugo!»

La sua storia di partigiano combattente  è contenuta nel libro “Ribelli” di Domenico Guarino e Chiara Brilli ed. Infinito, 2011)da cui vi proniamo questi stralci.
«Quando il livello delle ingiustizie e delle disuguaglianze arriva al punto in cui siamo oggi – racconta ancora il Sugo – è normale vedere nei giovani una gran voglia di combattere questo sistema che li ha traditi e sta rubando i migliori anni della loro vita. D’altro canto è pur vero che senza i partiti, senza un’organizzazione solida, non si realizza un vero cambiamento. La nostra lotta ebbe successo anche perché avevamo un’organizzazione che, in gran parte, per quel che mi riguarda, era data dal Partito comunista. Oggi non è più così. Certo, le condizioni erano diverse, perché noi uscivamo dalla guerra, dalla distruzione che questa aveva determinato anche a livello morale, psicologico, per cui allora la ribellione per un certo verso era più semplice».
L’Anpi Oltrarno comunica che “Per chi volesse portargli l’ultimo saluto, Marcello sarà esposto alle Cappelle del Commiato – via delle Gore, Careggi- oggi 22/7 fino alle 19 e domani 23/7 per tutto il giorno”. Ultimo saluto alle 9.45 del 24 luglio.
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