Lungarno Diaz, Giorgetti: “Cavità tra 400 e 500 metri cubi”

“La cavità è abbastanza importante, minore rispetto a quella che era una prima stima fatta dai vigili del fuoco”, riferisce l’assessore alla Mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Vecchio”.

“Dopo le ultime riprese fatte all’interno, si stima che la cavità possa essere tra i 400 e i 500 metri cubi”, ha riferito Giorgetti. Dovranno essere messi in atto gli strumenti per intervenire sulla cavità scoperta sul lungarno Diaz a Firenze in seguito a una fuga di gas. Al momento si è ancora “in una fase conoscitiva” e questa settimana servità per cercare di capire gli interventi da fare. L’assessore ha poi precisato che i lavori saranno divisi in due fasi: “Prima il ripristino stradale e poi l’intervento dalla parte del fiume in modo che questa erosione non continui ad avvenire”.

“Ci sono degli studi fatti dall’Università, incaricata anche dal Comune di Firenze a suo tempo e poi dalla Regione Toscana dove le criticità emerse lungo il fiume erano soltanto sul lungarno Diaz e sul ponte Vespucci”, ha aggiunto. Quest’ultimo è stato infatti sistemato ed il ponte è stato da poco riaperto. Per quanto riguarda invece il lungarno Diaz “è attenzionato dalla Regione Toscana- ha detto Giorgetti-. C’era la presenza di anomalie in termini di vuoti ma tutte sotto controllo: in realtà gli ultimi eventi, probabilmente, ne hanno aumentato la criticità”. Sul crollo sul lungarno Torrigiani, ha concluso, “la situazione è completamente diversa”.

Lungarno Diaz, Nardella: “Con la Regione concordato un intervento in somma urgenza”

“Ho sentito il presidente Rossi e abbiamo concordato di intervenire su questo tratto di lungarno Diaz in somma urgenza, utilizzando le risorse di cui la Regione dispone per situazioni di questo tipo che sono connesse alla situazione di calamità naturale che si sta verificando sulle rive dell’Arno. Continueremo con  monitoraggi per capire da dove arriva l’acqua e per mettere in sicurezza il sottosuolo di questo tratto di lungarno”. È quanto ha  dichiarato il sindaco Dario Nardella a seguito del sopralluogo effettuato ieri pomeriggio dopo la fuga di gas e la scoperta di una cavità sotto il piano stradale.

Sul posto anche l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, l’assessora regionale all’Ambiente Federica Fratoni oltre ai tecnici del Comune, Genio Civile, delle aziende dei sottoservizi e ai Vigili del Fuoco. “Ringrazio i Vigili del Fuoco che hanno fatto un lavoro straordinario e tempestivo e anche i tecnici di Toscana Energia. È presto per parlare di tempi di riapertura del lungarno – ha sottolineato il sindaco – . Oggi abbiamo deciso di costituire un gruppo operativo coordinato dal direttore generale Giacomo Parenti di concerto con il Genio Civile, sul modello del gruppo operativo che abbiamo costituito per il lungarno Torrigiani. Di questo gruppo faranno parte tutti i soggetti coinvolti in questo intervento perché si possa fare un lavoro attento”.

Lungarno DiazDopo il sopralluogo l’assessore Giorgetti ha fatto il punto della situazione in consiglio comunale.

 “Quello che possiamo dire ad oggi è basato sull’esame del video realizzato grazie alla collaborazione di Publiacqua e delle foto dato che ancora ancora non sono state effettuate ispezioni. Questo pomeriggio i Vigili del Fuoco insieme agli addetti di Toscana Energia stavano completando l’eliminazione delle ultime sacche di gas eventualmente presenti e la messa in sicurezza dell’area. La fase successiva, da domani al finesettimana, sarà dedicata alle indagini per capire l’entità della cavità sotto il manto stradale, già ridimensionata rispetto a quanto ipotizzato questa mattina sulla base delle prime immagini dei Vigili del Fuoco, e la tipologia di intervento da effettuare”.

Sul tipo di lavorazione, l’assessore ha spiegato che in questa prima fase i lavori saranno svolti dalla parte interna del muro di argine (dalla strada quindi) per le difficoltà di lavorare in alveo nella stagione invernale, soprattutto alla luce di quanto avvenuto negli ultimi giorni, e successivamente sarà valutato se lavorare anche lungo il fiume. Sulle cause, l’assessore Giorgetti ha aggiunto che in questa fase l’ipotesi più accreditata è che l’acqua dell’Arno sia passata sotto i muri d’argine drenando il materiale che era presente sotto la strada”. L’assessore ha continuato ricordando che il tratto era “attenzionato” da parte della Regione sulla base di precedenti indagini da cui emergeva che si trattava di sacche limitate e sotto controllo. E che probabilmente le ultime piene, soprattutto quella appena passata, hanno contribuito ad accelerare il processo di drenaggio e di svuotamento parziale dell’area sottostante il manto stradale.

“L’obiettivo primario dell’Amministrazione è la messa in sicurezza e poi realizzare una sistemazione e il ripristino nei tempi più brevi possibile” ha concluso l’assessore Giorgetti.
Per quanto riguarda la viabilità, il lungarno Diaz resta chiuso da Ponte alle Grazie a piazza Mentana. La viabilità alternativa per raggiungere la piazza è da lungarno alle Grazie-piazza dei Cavallggeri-Corso Tintori-via Vagellai; per uscire piazza Mentana-via dei Malenchini-via dei Benci-lungarno alle Grazie/Ponte alle Grazie.

Fuga di gas, scoperta cavità sotto il piano stradale di Lugarno Diaz a Firenze

Su lungarno Diaz a seguito di una fuga di gas scoperta ieri sera è stata individuata una cavità di dimensioni non trascurabili al di sotto della pavimentazione stradale del lungarno tra Ponte alle Grazie e piazza Mentana. In questa cavità è stato notato il passaggio di acqua, probabilmente proveniente dal fiume attraverso la sottofondazione dei muri d’argine con asportazione del materiale di riempimento. Il fenomeno ha provocato la rottura del tubo in ghisa della rete di distribuzione del gas, già messo in sicurezza.

Nel tratto non esistono tubazioni di grande diametro dell’acquedotto e comunque in via precauzionale un tubo per la distribuzione di poche utenze presenti è stato messo fuori servizio (sono già in corso le operazioni per realizzare un bypass per garantire l’approvvigionamento idrico). Non risultano presenti inoltre dorsali importanti di alimentazioni elettrica ne’ della pubblica illuminazione. È necessario comunque approfondire le indagini per comprendere l’entità del fenomeno, le sue cause e le modalità di ripristino e queste analisi sono già in corso e proseguiranno nel pomeriggio.

Il lungarno resta quindi chiuso alla circolazione. Già stamani  è stato convocato un primo tavolo tecnico con i vari enti interessati (oltre all’Amministrazione comunale, Vigili del Fuoco, Publiacqua, Regione Toscana e Genio Civile, Silfi, Toscana Energia, e-distribuzione) e si prevede di poter richiedere anche il coinvolgimento anche di altri soggetti quali Soprintendenza, Università di Firenze, Arpat e altri.

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