Biblioteca Nazionale, riapre la prossima settimana

Firenze, aprirà all’inizio della prossima settimana la Biblioteca Nazionale Centrale, con alcune restrizioni per ridurre il rischio contagio: prestito e consultazione soltanto su appuntamento preso online, ingresso giornaliero contingentato, orario ridotto e ‘quarantena’ di dieci giorni per i libri dati in prestito o consultati in sede.

“L’intenzione – spiega il direttore della Biblioteca Nazionale, Luca Bellingeri – era di aprire lunedì 18 maggio, ma siccome è necessario sottoscrivere protocolli di sicurezza con i sindacati, l’incontro si è svolto mercoledì mattina ed è stato aggiornato a giovedì: non ci sono più i tempi tecnici. Apriremo comunque i primi giorni della prossima settimana. La sanificazione – aggiunge Bellingeri – è stata fatta e ci siamo già procurati tutto il materiale necessario, dalle mascherine al termoscanner”.

“Patto per la ricerca”: archivi in comune per facilitare indagini informatiche

Un ‘Patto per la ricerca’ tra Gallerie degli Uffizi e Biblioteca nazionale di Firenze che mettono in comune i loro archivi per indagini informatiche più complete e dettagliate.

Grazie ad un accordo firmato dal direttore della Biblioteca nazionale centrale di Firenze (Bncf) Luca Bellingeri e dal Direttore degli Uffizi Eike Schmidt, un team formato da bibliotecari, specialisti di conservazione e informatici, ha reso possibile la sinergia fra i cataloghi delle due istituzioni.
Tramite il Thesaurus online di Bncf, ricco di oltre 60mila termini, spiega una nota, si creano collegamenti fra descrizioni di opere d’arte del patrimonio fiorentino del catalogo web delle Gallerie degli Uffizi e pubblicazioni sullo stesso tema possedute dalla Nazionale.

Allo stesso tempo, gli Uffizi hanno arricchito le funzionalità dei loro archivi digitali integrando negli strumenti di ricerca catalografica anche i riferimenti al Thesaurus, garantendo così interazione bidirezionale tra le banche dati dei due istituti.

Tale modello di collaborazione, sottolinea Bellingeri, “è la prova di come, nel mondo dei beni culturali, sia fondamentale l’uso di strumenti comuni, aperti ed integrabili, pur nel rispetto degli standard dei domini di appartenenza”. E, aggiunge Schmidt, “da oggi, con questo accordo, arte e patrimonio librario parlano sempre più la stessa lingua”

Exit mobile version