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Ciatti: un solo aggressore a processo, archiviati gli altri 2
Ieri sera il giudice istruttore del tribunale di Blanes ha sciolto la riserva sull’udienza istruttoria del 17 luglio. A processo andrà soltanto uno dei tre giovani ceceni che il 12 agosto 2017 aggredirono e causarono la morte del fiorentino Niccolò Ciatti, 22 anni, in una discoteca di Lloret de Mar (Spagna). Rassoul Bissultanov, 26 anni, sarà processato per omicidio volontario aggravato.
Al momento il 26enne si trova in carcere. Archiviate invece le posizioni degli altri due ceceni che parteciparono al pestaggio con Bissultanov: Khabibul Kabatov, 22, e Movsar Magomedov, 24.
Nel frattempo il Guardasigilli Alfonso Bonafede riceverà al ministero, il prossimo 31 luglio, i familiari di Ciatti. E’ quanto si apprende da fonti vicine alle famiglia Ciatti, che per fissare l’incontro è stata appositamente contattata dalla segreteria del ministro. Secondo la comunicazione formale inviata dal Ministero della Giustizia andranno all’incontro i genitori Luigi e Laura Ciatti accompagnati dall’avvocata Agnese Usai.
Sempre l’avvocata Usai ha annunciato di voler impugnare l’archiviazione. “Chiederemo un chiarimento sulla motivazione del giudice e impugneremo la decisione, che è contraria alle prove evidenti che ci danno le immagini. Per noi – ha concluso il legale della famiglia – c’è un concorso degli altri due ceceni con Bissultanov nell’omicidio”
La famiglia Ciatti si è detta sconcertata per la decisione del giudice spagnolo e ha espresso il suo sfogo sulla pagina Facebook dedicata a Niccolò: “Non sappiamo ancora le motivazioni della sentenza emessa dal giudice spagnolo – spiegano i famialiari sul social – ma ci sembra assurdo non portare a processo nessuno dei due ceceni liberi”. “Speriamo veramente che un altro giudice con più esperienza legga gli atti e veda i filmati. Purtroppo le lacune da parte di questo giudice sono molto gravi ….”. “Non ci fermeremo mai Niccolò deve avere giustizia e verità – si legge ancora – e fino ad ora in Spagna non c’è tutta la verità e c’è poca giustizia… Noi pretendiamo e vogliamo giustizia, non ci fermiamo davanti all’incompetenza di un giudice…”. Nello stesso spazio Fb viene anche ricordato che ieri Niccolò Ciatti avrebbe compiuto 24 anni.
Niccolò Ciatti: città spagnola rappresenta Firenze a processo
Da una nota diffusa dalla Città metropolitana di Firenze si apprende che nel processo che si aprirà il 17 luglio per la morte di Niccolò Ciatti, 22 anni, fiorentino, deceduto dopo essere stato colpito a calci e pugni in una discoteca di Lloret de Mar il 12 agosto del 2017, la Metrocittà di Firenze e il Comune di Scandicci saranno rappresentati dallo stessa città spagnola.
L’udienza per stabilire chi sarà processato per aver assassinato Ciatti si terrà davanti al tribunale di Blanes, nella provincia di Girona. Il sindaco della Metrocittà di Firenze Dario Nardella e Sandro Fallani, primo cittadino di Scandicci dove la giovane vittima viveva, hanno anche scritto una lettera congiunta al loro collega di Lloret de Mar, Jaume Dulsat Rodriguez. “Tra pochi giorni – si legge nella missiva – inizia il processo ed è il momento di chiedere alle nostre città di essere ancor più unite e determinate, se possibile, nel chiedere giustizia”.
Nardella e Fallani ringraziano poi Jaume “per la disponibilità nel rappresentare anche il Comune di Scandicci e la Città Metropolitana in questo processo, oltre che per l’impegno e e l’attenzione che hai messo fin da subito in questa vicenda”.
Nella lettera si ricorda e si esprime apprezzamento per la visita del sindaco di Lloret de Mar a Firenze, “per il tuo incontro con le persone a lui care”: “Sappiamo che dopo questa tua esperienza la richiesta e l’aspettativa di giustizia della nostra comunità sarà rappresentata con la stessa convinzione con cui saranno rappresentate le richieste della città di Lloret de Mar”. Tre città, conclude la lettera, unite dai principi come la sacralità della vita e dalla “ferma volontà nel chiedere che questo processo renda almeno giustizia a chi purtroppo non può più abbracciare Niccolò”