Piombino, Aferpi: firmato accordo cessione a indiani Jindal

E’ stato firmato al ministero dello Sviluppo Economico il passaggio delle acciaierie Aferpi di Piombino dal gruppo Cevital al gruppo indiano Jindal. Lo si apprende da fonti ministeriali.

Intesa raggiunta e accordo firmato, al ministero dello Sviluppo Economico, per la cessione dell’acciaieria Aferpi di Piombino (ex Lucchini) che passa dal gruppo Cevital dell’algerino Issad Rebrab a quello indiano Jsw Sajjan Jindal. Un rush finale, che si è concluso ieri sera, era iniziato lunedì al Ministero di via Molise. Una trattativa ”infinita” che nel pomeriggio aveva indotto il governatore della Toscana, Enrico Rossi, ad affermare che “si sta protraendo e va oltre anche a mio parere. Ciò è accettabile anche in termini di impatto emotivo su un paese intero, su una cittadina, su 2.000 lavoratori, su altrettanti che stanno a casa o che lavorano nell’indotto. Quindi siamo davvero a chiedere che si faccia e si chiuda”. Ricordando che Regione e Ministero avevano “fatto di tutto e di più per confezionare un pacchetto che potesse agevolare il passaggio di mano e dare certezze allo sviluppo dell’azienda, agli investimenti per tornare a produrre acciaio”, Rossi nel pomeriggio aveva paventato, nel caso di nuovi empasse, “un intervento pubblico”. Poi, in serata, l’accelerazione.

La cifra pagata dal gruppo indiano, il cui advisor nella trattativa è stato Marco Carrai, è di 55 milioni di euro cui va aggiunto il cosiddetto trade working capital (asset) per arrivare a circa 90 milioni. Tutto per un’intesa che prevede la ripresa della produzione dei laminati e, in prospettiva, il rilancio nell’area di Piombino della produzione di acciaio. Nell’accordo Governo e Regione dovrebbero aver messo in campo anche la concessione portuale per una cinquantina di anni, dovrebbe esserci una riduzione dei costi energetici e tutta la partita della bonifica ambientale del sito. Ora Jindal dovrà predisporre il proprio piano industriale che, sempre secondo le indiscrezioni circolate, dovrebbe assorbire circa 1.500 dipendenti e che dovrebbe essere illustrato nelle prossime settimane.

Il ministro Carlo Calenda e il governatore Rossi hanno espresso la loro soddisfazione per “la positiva conclusione di una vicenda che metteva a rischio uno dei più importanti poli siderurgici italiani ed il posto di lavoro di 2.000 persone”, assicurando che “il Ministero e la Regione monitoreranno attentamente i prossimi sviluppi ed il rispetto di tutti gli impegni”.

Piombino: Aferpi, oggi la firma a Roma per il passaggio a Jindal

Firma oggi al Mise, alla presenza del ministro Carlo Calenda e del Governatore della Toscana Enrico Rossi, dell’accordo per la cessione dello stabilimento di Piombino da Cevital a Jindal.

Giudizio “positivo” di Fim, Fiom e Uilm di Livorno per l‘accordo raggiunto per Aferpi: “Permette di uscire da uno ”stallo” in cui eravamo piombati per il totale immobilismo e inerzia dimostrata da Cevital – spiegano -. Si apre una fase nuova di prospettiva da affrontare con la giusta prudenza ed equilibrio, sapendo che l’obiettivo di Fim Fiom Uilm rimane tornare a produrre acciaio a Piombino per salvaguardare l’occupazione diretta e indiretta”.

“La cessione – proseguono i sindacati nella nota – prevede l’acquisto da parte di Jindal dell’intera società con tutti gli accordi, concessioni e obblighi. L’accordo, che sarà sottoscritto  tra le due aziende, dovrà essere ratificato dai rispettivi Cda”. Dopo la ratifica, spiegano ancora i sindacati, “sarà necessaria una fase di due diligence per permettere a Jindal di conoscere lo stato dello stabilimento piombinese che si concluderà con il ”closing” previsto entro il 31 marzo per la successiva approvazione del ministero”.

Successivamente partirà il confronto sindacale sul piano industriale e gli investimenti necessari per il rilancio dell’impianto.

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