🎧 Lavoro in Toscana: raggiunti gli accordi per reindustriallizzazione Ex GKn e GIGA

Due risultati molto importanti per il lavoro in Toscana. Ieri la notizia della reindustrializzazione e la cassa integrazione per i 47 lavroatori  di Giga Cucine. Il 28 gennaio l’annuncio dell’intesa per lo stabilinento dell’ex GKN. Ai nostri micorfoni, Iuri Campofiloni (per GIGA) e Daniele Calosi (Ex GKN).

Dopo oltre 80 ore di confronto al tavolo dell’Unità di crisi della Regione Toscana si è raggiunto l’accordo per la vertenza di Giga Grandi Cucine. L’intesa prevede cassa integrazione (fino al 31 dicembre) finalizzata alla reindustrializzazione del sito; il piano di salvataggio industriale e la piena ricollocazione dei lavoratori. Un risultato raggiunto, si legge nell’accordo stesso, “anche in considerazione delle richieste provenienti dalle istituzioni e dalle organizzazioni sindacali”.

Ai microfoni di Lorenzo Braccini Iuri Campofiloni della Camera del Lavoro di Scandicci, sull’accordo GIGA.

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Un Obiettivo raggiunto nonostante l’8 febbraio fosse prevista la chiusura dell’azienda. Giga, invece resterà aperta e svolegerà tutte le attività funzionali alla liquidazione. “C’è una volontà pratica – afferma Campofiloni – di riconvertire il sito. Un accordo vincolato alla riconversione industriale sul sito”.

In base all’accordo raggiunto Giga Grandi Cucine, in caso di cessione dell’azienda con la salvaguardia dell’occupazione attuale, elargirà a favore dell’acquirente una “dote per la reindustrializzazione” di 24mila euro per ogni lavoratore assorbito.La cassa integrazione  straordinaria, per i lavoratori di GIGA, per cessazione sarà supportata dal programma di politiche attive della Regione, attraverso Arti e i centri per l’impiego.

Lo scorso 28 gennaio c’è stato l’annuncio della reindustrializzazione dello stabilimento della Ex GKN, con l’intervento dell’imprenditore Francesco Borgomeo. Ai microfoni di Lorenzo Braccini è intervenuto il segretario della Fiom Cgil Firenze, Daniele Calosi.

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“Un accordo ragiunto per due ragioni – spiega Calosi -: la prima, per la grande capacità di mobilitazione che hanno dimostrato i lavoratori della GKN, mobilitando un intero territorio intorno a quella vertenza. E la seconda, per la capacità di questi lavoratori di tenere un presidio in assemblea permanente.Uno stabilinmento pronto a riaprtire grazie ai lavoratori della GKN.”

 

 

Una coop dei dipendenti per rilevare il fallimento della Pietro Signorini & Figli di Campi Bisenzio (FI)

Campofiloni (FIOM CGIL)  “Un fatto importante perché ancora una volta sono i lavoratori che provano a dare una risposta di sviluppo ad una economia sempre più povera”.

Si è tenuta oggi presso il Tribunale di Firenze l’udienza relativa al fallimento della Pietro Signorini &Figli S.r.l. di Campi Bisenzio. La sentenza sarà depositata nei prossimi giorni. Intanto dieci dei 14 lavoratori, hanno costituito un comitato promotore di una cooperativa per la produzione di rubinetti e accessori bagno. Il comitato ha dato mandato a Legacoop Toscana e ai consulenti dell’associazione di verificare la fattibilità di un progetto di costruzione di una società cooperativa di lavoro formata da dipendenti di Pietro Signorini & Figli S.r.l. che rilevi il sito produttivo per dare continuità alla storica attività, presente da oltre novanta anni sul territorio.

Per Iuri Campofiloni della Segreteria della Fiom Cgil di Firenzel‘indebitamento ha portato il management aziendale verso il fallimento del marchio fiorentino, invece i lavoratori, che per capacità e know how sono il cuore dell’attività, anche a fronte di ordini da evadere e sull’esempio dei lavoratori della Bekaert di Figline, hanno deciso di percorrere la strada della cooperativa. Un fatto importante perché ancora una volta sono i lavoratori che provano a dare una risposta di sviluppo ad una economia sempre più povera.
Come Fiom Cgil, alla luce di quanto avvenuto oggi in Tribunale, chiediamo al curatore che verrà nominato di avviare un esercizio provvisorio per non speg
nere l’azienda e dare un’opportunità alla costituenda cooperativa”.
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