🎧 Formazione: riforma degli Its quale occasione per giovani e territorio

Formazione: tra carenza di personale, figure di cui ha bisogno il mercato del lavoro e aspirazioni di chi sceglie tra i percorsi formativi universitari e professionali, si inserisce l’evento promosso da Cgil Firenze e Flc Cgil Toscana che si è svolto oggi:  “Riforma degli Its – Il nuovo sistema applicato al territorio”.

L’iniziativa si è proposta l’obiettivo di approfondire gli strumenti di istruzione post secondaria professionalizzante come gli Its, in rapporto alla loro applicazione sul territorio, alla loro efficacia in termini di apprendimento e di inserimento lavorativo e alla luce della “Istituzione del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore” approvata con la legge 99/22. Un focus è stato dedicato al mercato del lavoro del territorio, rapporto tra formazione professionale e occupazione  con Elena Aiazzi, Segreteria Cgil Firenze.

Durante la tavola rotonda è intervenuta anche Azzurra Morelli, vice presidente confindustria Firenze e imprenditrice nel settore moda dell’empolese valdelsa che si è concentrata su come gli Its possano in questa fase rappresentare quello strumento che raccoglie le esigenze dei territori e tradursi in un’offerta formativa stabile. (Ascolta AUDIO)

Its: ecco i 17 percorsi per l’anno formativo 2018-19

La Regione Toscana, nei giorni scorsi, ha approvato la graduatoria dei percorsi Its che saranno avviati entro il prossimo 30 ottobre per l’anno formativo 2018-19. Si tratta di diciassette percorsi che metteranno in aula circa 400 alunni.

Lo scopo dei progetti Its è rispondere agli interessi formativi dei ragazzi e delle ragazze coniugando questi con le richieste del mercato del lavoro; sono co-finanziati dal programma Por Fse 2014-20 per un importo complessivo di oltre 4 milioni e mezzo di euro, esattamente 4.630.000; e vengono realizzati nell’ambito del progetto Giovanisì, il progetto toscano per l’autonomia dei giovani.

Esattamente l’82,5% degli studenti che hanno frequentato un percorso Its, un corso di specializzazione tecnica post diploma, a un anno dalla conclusione della formazione ha trovato lavoro.

E l’87,3 per cento di questi, secondo i dati a disposizione, lo ha trovato in un’area coerente con il percorso effettuato.

Una quota che in Toscana, addirittura, si migliora notevolmente arrivando al 91 per cento. Il che vuol dire che, in Toscana, circa nove studenti su dieci, nel giro di un anno dal conseguimento nel diploma, lavorano nel settore per il quale si sono formati.

“Ragazze e ragazzi frequenteranno il percorso più adatto alle loro capacità e conoscenze avendo a disposizione un’offerta formativa molto ampia, diversificata e sempre più di qualità”, afferma l’assessore a Lavoro, formazione ed istruzione della Regione, Cristina Grieco.

I percorsi in avvio entro il 30 ottobre sono: tecnico superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing delle produzioni agrarie, agro-alimentari ed agro-industriali; controllo, valorizzazione e marketing delle produzioni agrarie, agro-alimentari e agro-industriali; comunicazione e il marketing delle filiere turistiche e delle attività culturali; gestione di strutture turistico-ricettive; processo, prodotto, comunicazione e marketing per il settore calzature e moda; coordinamento dei processi di progettazione, comunicazione e marketing; innovazione di processi e prodotti meccanici;automazione ed sistemi meccatronica;infomobilità e infrastrutture logistiche; mobilità delle persone e delle merci; risparmio energetico nell’edilizia sostenibile; gestione e verifica di impianti energetici; produzione di apparecchi e dispositivi diagnostici, terapeutici e riabilitativi; sistema qualità di prodotti e processi a base biotecnologica.

Gli altri tre corsi, sono stati progettati da più fondazioni Its della Toscana, che agiscono in associazione temporanea, al fine di offrire un’opportunità formativa ancora più integrata e condivisa, espressione dei fabbisogni di competenze del territorio produttivo. Essi sono, per l’esattezza: tecnico superiore di processo, prodotto, comunicazione e marketing per II settore tessile, abbigliamento e moda del progetto; metodi e tecnologie per lo sviluppo di sistemi software; comunicazione e marketing delle filiere turistiche e delle attività culturali.

 

Istituti tecnici, in Toscana il 91% di occupati ad un anno dal diploma

Il 91,7% dei diplomati degli ITS (Istituti tecnici superiori) toscani trova lavoro a un anno dalla fine del percorso. La percentuale è più alta rispetto alla media nazionale (82,5%). Nel 95,5% dei casi, gli occupati trovano lavoro in un’area coerente con il percorso concluso (il dato a livello nazionale è pari all’87,3%).

Questi risultati positivi sono attestati dal monitoraggio del Ministero dell’istruzione e dell’Indire (Istituto nazionale documentazione innovazione e ricerca educativa, presentato dal presidente Indire Giovanni Biondi, insieme al sottosegretario all’istruzione Gabriele Toccafondi e all’assessore all’istruzione formazione e lavoro Cristina Grieco.

«La Regione Toscana – ha affermato l’assessora all’istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco – ha individuato nei percorsi ITS una priorità di intervento per la strategia formativa regionale, anche in relazione agli obiettivi di Industria 4.0. Ci puntiamo così tanto che abbiamo triplicato gli investimenti: solo nel prossimo anno accademico partiranno circa 20 percorsi. Per le aziende (e in particolare per quelle dinamiche che operano nelle nostre filiere produttive strategiche) le figure di supertecnici sono introvabili e quindi i percorsi di specializzazione tecnica post diploma rappresentano un’opportunità straordinaria per i nostri giovani, purtroppo ancora troppo poco conosciuta».

Sono 7 gli ITS presenti in Toscana, su 95 totali in tutta Italia. I percorsi formativi attivi nella Regione, che si inseriscono nell’ambito del progetto per l’autonomia dei giovani Giovanisì, sono 34, con 806 studenti e studentesse attualmente iscritti. Tre delle Fondazioni ITS toscane fanno parte dell’area tecnologica Nuove tecnologie del made in Italy (negli ambiti sistema agro-alimentare, sistema moda e sistema meccanica); una si riferisce all’area tecnologica Efficienza energetica; una alla Mobilità sostenibile; una riguarda le Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo; una alle Nuove tecnologie della vita.

I dati, che rilevano gli esiti occupazionali a 12 mesi dal diploma, riguardano i percorsi conclusi fra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2016. In particolare, il monitoraggio in Toscana prende in considerazione due percorsi: l’ITS Made in Italy Tuscany Academy (M.I.T.A.) che si posiziona al 1° posto in Italia per il sistema Moda; l’ITS per la manutenzione industriale (PRIME), al 9° posto nell’ambito del sistema meccanica.

Dal punto di vista del numero di diplomati e del tasso di occupazione a 12 mesi, i due percorsi formativi della Toscana potranno beneficiare dei fondi destinati alla premialità. Le risorse della premialità dovranno essere impiegate dagli ITS per realizzare un percorso formativo aggiuntivo che dovrà avere come obiettivo principale lo sviluppo di competenze correlate al Piano nazionale Impresa 4.0.

A livello nazionale, i fondi ammontavano a 13,3 milioni di euro nel 2017 e sono stati incrementati, dall’ultima legge di bilancio con 65 milioni in più in tre anni (10 per il 2018, 20 per il 2019, 35 per il 2020).
Le Fondazioni ITS sono costituite da soggetti di varia natura (Imprese, Enti territoriali, Università, Enti Pubblici, associazioni ecc.) sulla base degli indirizzi di programmazione regionale, dell’analisi di contesto del sistema produttivo territoriale e delle filiere di riferimento.
I percorsi formativi hanno una durata biennale o triennale (4/6 semestri) per un totale di 1800/2000 ore delle quali almeno il 30% svolte in stage, almeno il 50% dei docenti proviene dal mondo del lavoro.

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