🎧Due percorsi di autodifesa femminile, per proteggersi con il corpo e la mente

Non limitarsi ad aiutare chi ha subito una violenza, ma insegnare a prevenirla: grazie a un’idea dell’Associazione Nosotras Onlus supportata dal Consorzio Pistoia Basket City, hanno inizio due percorsi di autodifesa dedicati a donne di tutte le età. La parte educativa è stata affidata agli allenatori del programma Difesa Donna.

Audio: Isabella Mancini, presidente di Nosotras Onlus
La solidarietà allarga le sue maglie ed include le donne di Nosotras. Grazie al Consorzio Pistoia Basket City da febbraio sono partiti due percorsi di autodifesa pensati per le donne che afferiscono all’associazione sia che siano mamme con figli che donne lavoratrici. “A novembre abbiamo deciso di programmare due percorsi di difesa personale per le nostre socie ed amiche: ci occupiamo di fragilità e tra queste ci sono anche le nostre, quelle di donne che sono impegnate e attive ma allo stesso tempo portano il peso di conoscere tante storie drammatiche – dichiara Isabella Mancini, presidente di Nosotras Onlus- e proprio a novembre abbiamo ricevuto la mano tesa di Francesco Cioffi, presidente Consorzio Pistoia Basket City.” “Ci sembrava insostenibile far parte di una comunità così grande e importante come quella che rappresentiamo con il Consorzio – ha dichiarato Francesco Cioffi, presidente Consorzio Pistoia Basket City – e non dare un contributo al contrasto alla violenza sulle donne. Abbiamo individuato una associazione che opera concretamente, che coinvolge tante donne, ed abbiamo pensato a un progetto che potevamo sostenere: il corso di autodifesa ci è sembrato un ottimo strumento non solo per parlare di contrasto ma anche per agire.”

Nosotras Onlus da anni si occupa di campagne di sensibilizzazione e informazione per il contrasto alla violenza di genere e orienta sul territorio le donne che hanno subito una delle numerose forme di violenza sostenendo, nelle proprie accoglienze, quelle che hanno terminato la prima fase di un cammino che a volta dura anni. L’Associazione è membro dell’Osservatorio Nazionale contro la violenza maschile sulle donne e della Rete REAMA che unisce centri antiviolenza e realtà di mutuo auto aiuto di contrasto al fenomeno. Pistoia Basket City è un Consorzio che riunisce un pool di soggetti economici, aziende, enti e liberi professionisti, che credono nel progetto del Pistoia Basket, società sportiva che nella stagione in corso milita in Serie A1, il massimo campionato nazionale. Le imprese consorziate, unite dal mondo della pallacanestro, possono quindi promuovere la propria attività confrontandosi con colleghi ed altre aziende del settore, generando un continuo confronto capace di portare svariati benefici alle attività.

Il percorso di difesa prevede otto incontri fino a marzo durante la settimana, tenuti
secondo il modulo preparato da Difesa Donna, associazione sportiva che si occupa di organizzare una formazione ad hoc rivolta a donne di tutte le età e forme fisiche, e altri quattro incontri il sabato mattina per le donne lavoratrici. In tutto 24 donne, provenienti da tutto il mondo, di età che vanno dai 20 anni ai 70 potranno, grazie al supporto del Consorzio Pistoia Basket City, consolidare le proprie conoscenze e autodeterminazione.
I corsi si tengono durante la settimana al Teatrino del Gallo della Libreria Libri Liberi
e alla Palestra Libertas in Piazza Santa Maria Novella quelli del sabato mattina.Il Consorzio ha già sposato come main sponsor charity l’associazione Nosotras Onlus in occasione della presentazione di Sorzio la mascotte che incita la squadra allenata da Nicola Brienza e che campeggia sulle magliette che le donne del percorso di formazione indosseranno.

🎧 Violenza donne: Firenze ricorda Andreea Zamfir con una pachina rossa

Andreea Cristina Zamfir fu crocifissa la notte tra il 4 e il 5 maggio 2014 da Riccardo Viti a cui la Cassazione ha confermato la condanna a 20 anni di reclusione.

Una panchina contro la violenza alle donne è stata inaugurata stamani ad Ugnano (Quartiere 4, Firenze) nel Giardino Zamfir, dedicata alla memoria proprio di Andreea Cristina Zamfir. La donna aveva 26 anni, era nata în Transilvania. Era arrivata in Italia con il marito, da cui aveva avuto due bambini. Dalla sua morte la notte tra il 4 e il 5 maggio 2014, è passata nella cronaca come  ‘la donna crocifissa’. Nel 2018 la Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva la sentenza di condanna a 20 anni di reclusione di Riccardo Viti per la  morte inflitta alla giovane.

In podcast l’intervista a Isabella Mancini presidente associazione Nosotras intervistata da Chiara Brilli. 

La panchina è stata donata da Firenze Nosotras Onlus, associazione interculturale che dal 1998 si occupa di promozione dei diritti delle donne, native e migranti, con un focus specifico sull’empowerment e il contrasto alle discriminazioni di genere e alla violenza.

All’inaugurazione erano presenti la vicesindaca Alessia Bettini e l’assessora a diritti e pari opportunità Benedetta Albanese che hanno dichiarato: “La panchina rossa ha un significato importante a maggior ragione se collocato in uno spazio come questo dedicato a una donna vittima di una violenza atroce, in memoria di Andreea Zamfir. Con questa nuova panchina ribadiamo ancora una volta il nostro ‘no’ alla violenza sulle donne e diciamo grazie all’associazione Nosotras per questa donazione e per l’impegno che porta avanti da sempre su queste tematiche. Il 25 novembre deve essere tutti i giorni”.

Settimana di azione contro discriminazioni, “Non bisogna rimanere in silenzio”,Nosotras

Dal 15 al 17 marzo si celebra la settimana di azione contro le discriminazioni. Non sono solo atti di razzismo ma trattamenti ingiustificatamente diversificati per nazionalità, sesso, età, genere, disabilità

“Spesso chi subisce una discriminazione resta in silenzio ma la parola, che sia una denuncia formale o la condivisione delle esperienze di discriminazione subite, è l’unico strumento che abbiamo per cambiare una realtà che non è contemplata dalla nostra Costituzione”, come si legge sul sito di Nosotras Onlus, antenna territoriale su Firenze contro le discriminazioni delle associazioni iscritte al Registro Nazionale contro le Discriminazioni (UNAR).

Sono due gli articoli della nostra Costituzione (art 2 e art 3) in cui si garantiscono i diritti inviolabili delle persone e la pari dignità sociale senza distinzione alcuna. Nonostante che siano tra gli articoli più importanti, perché sanciscono i pari diritti della cittadinanza le discriminazioni esistono e sono un reato. Non sono meri atti di razzismo ma trattamenti ingiustificatamente diversificati per nazionalità, sesso, età, genere, disabilità (in contrasto evidente con l’art3 della Costituzione).

“Gli atti di discriminazione possono essere subiti per un’identità etnica o religiosa, come è successo negli ultimi venti anni, in modo continuativo oppure può avvenire per altre motivazioni che possono essere l’età, il genere o la disabilità”, spiega Isabella Mancini, di Nosotras Onlus.“I fenomeni di discriminazione sono dei veri e propri reati e questa è la cosa che si conosce meno. Non bisogna rimanere in silenzio”.

La denuncia può essere fatta una delle associazioni si trovano l’elenco sul sito dell’Unar e si può contattare Nosotras Onlus dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12,30 allo 055-2776326 oppure scrivere una mail in associazione donnenosotras@gmail.com

 

 

Violenza: un kit dell’accoglienza da Nosotras con Donne Capovolte

Kit di accoglienza per le donne che vengono accolte dalla onlus fiorentina e che provengono da percorsi di fuoriuscita dalla violenza di genere. E’ stato possibile provvedere all’acquisto del kit di accoglienza grazie ai proventi dei diritti d’autore devolutI a Nosotras dalla vendita del libro “Donne capovolte, piccole storie di grandi rivoluzioni quotidiane” (Ed. Le Lettere), a cura della giornalista Chiara Brilli. L’Associazione ha partecipato con uno dei 15 racconti raccolti nel libro.

Ascolta la Presidente di Nosotras Isabella Mancini e  Hafida Bouchida, responsabile dei progetti di empowerment dell’Associazione.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2021/01/SPECIALE-NOSOTRAS-DC.mp3?_=4

 

Il 2021 si apre con una buona notizia per l’Associazione Nosotras Onlus: i kit di accoglienza per le donne che vengono accolte e che provengono da percorsi di fuoriuscita dalla violenza di genere. Prodotti per il benessere e la cura, biancheria da notte e asciugamani, incensi e bevande con i profumi delle proprie origini, incensi ma anche assorbenti e fazzoletti per asciugarsi gli occhi.

Il contenuto di uno dei kit di accoglienza


“Dal 2016 la nostra associazione è impegnata a dare il proprio contributo all’elaborazione del Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne e da allora il nostro impegno sul campo è stato sempre più impegnativo – dichiara Isabella Mancini, Presidente di Nosotras Onlus. Nel 2020 le segnalazioni che ci sono arrivate dal territorio si sono fatte sempre più numerose, spesso complesse anche per la situazione pandemica. Avere a disposizione dei prodotti per la cura e l’accoglienza di donne che stanno attraversando un momento estremamente difficile della propria vita ci aiuta a costruire attorno a loro uno schermo di dignità e sorellanza.”

“Spesso e volentieri, le donne che accogliamo, si trovano sprovviste anche della biancheria necessaria a passare qualche giorno fuori casa – aggiunge Hafida Bouchida, responsabile dei progetti di empowerment dell’Associazione – così loro come i figli, che possono essere di qualunque età e quindi con esigenze diverse: dal pupazzo per la notte al quaderno per lo studio. E poi fa parte del primo approccio di accoglienza quello di restituire alle donne il comfort di potersi immaginare di nuovo loro stesse”.

E’ stato possibile provvedere all’acquisto del kit di accoglienza grazie alla devoluzione all’associazione dei proventi dei diritti d’autore della vendita del libro “Donne capovolte, piccole storie di grandi rivoluzioni quotidiane”, Ed. le Lettere a cura di Chiara Brilli.

“L’Associazione ha partecipato con uno dei 15 racconti raccolti nel libro ed è stata una collaborazione nata nell’ambito del  #ilfashionbelloebuono idea promossa dalla psicologa e imprenditrice Vivilla Zampini – prosegue Mancini, che conclude – Siamo state travolte dall’energia di questo progetto che vuole mettere a disposizione del sociale la forza dell’imprenditoria del fashion nel 2014 e da allora abbiamo avuto l’opportunità di dare voce ai nostri progetti e alle nostre idee.”

Le autrici e Donne Capovolte sono: Giovanna Daddi, Francesca Fiorentino, Sara Dei, Claudia Bianchi, Cristina Scaletti, Chiara Brilli, Gaia Nanni, Luana Esposito, Danila Pescina, Diana Winter, Alessandra Gasperini, Angela Maria Motta, Silvia Cortelloni, Isabella Mancini, Susanna Bonfanti.

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