In 10 mila alla manifestazione ‘GKN non si tocca-Insorgiamo’ (VIDEO)

I manifestanti sono  partiti alle 14 da viale Guidoni. Tanti i cori contro il proprietario di Qf Francesco Borgomeo, che aveva rilevato l’azienda GKN. Tra gli striscioni, oltre al classico ‘Insorgiamo’ che campeggia in testa al corteo, anche uno che recita ’41 bis=tortura. Alfredo libero’.

Lo slogan  è quello classico: ‘Insorgiamo’. ad un anno dalla prima grande manifestazione, in 8 mila stanno sfilando con il collettivo ex GKN a Firenze. Il corteo si è mosso dalla zona del polo universitario di Novoli, luogo simbolo perché un tempo area dove era insediata un’area industriale Fiat, per arrivare alla Fortezza da Basso.

A sfilare operai, sindacati, associazioni, realtà di base, forze della sinistra e anche il Pd, presente con il segretario regionale, e deputato Emiliano Fossi. Presente all’avio della manifestazione anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. La manifestazione della GKN ha avuto l’adesione di centinaia di personalità della società civile, del mondo universitario come lo storico Alessandro Barbero, della politica, e anche dello spettacolo come la cantante Irene Grandi o l’attore Elio Germano.

“Ci stiamo dando da fare per vedere di trovare altre proposte. Ne ho parlato anche ieri col ministro Urso, c’è un impegno complessivo. I lavoratori si stanno comportando con grande correttezza, quando ho chiesto di poter vedere qual è la situazione all’interno della fabbrica hanno fatto entrare e hanno mostrato disponibilità”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, presente alla manifestazione a Firenze indetta per salvare la ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze). “Noi cerchiamo di fare il possibile, più di così non so cosa potremo fare come Regione”, ha aggiunto.

“Basta accedere, non stare solo nei palazzi romani, visitare luoghi della marginalità e della sofferenza, come è anche questa fabbrica. Invito il ministro Urso a venire a visitarla, questa fabbrica. La storia dell’occupazione della ex Gkn è una novella”. Così il parlamentare Pd e segretario del partito toscano Emiliano Fossi, ex sindaco di Campi Bisenzio (Firenze), comune in cui si trova la ex Gkn, a margine della manifestazione dei lavoratori appena partita a Firenze. Al momento, sono un migliaio le persone che stanno prendendo parte al corteo. “In quella fabbrica ci sono trentadue lavoratori tutti i giorni – ha proseguito Fossi – che fanno operazione di manutenzione a rotazione; il ministro Urso dovrebbe farsi carico di questa situazione, perché il ruolo del governo è fondamentale”.

Gkn, collettivo fabbrica: legittime altre proposte oltre piano industriale

Il collettivo di fabbrica della ex Gkn lancia “l’associazione Società operaia di mutuo soccorso Insorgiamo”, nuovo soggetto giuridico che nasce “come strumento di mutualismo, autorecupero, progettazione del piano industriale alternativo”.

“Dopo 10 mesi di irresponsabili telenovele ha perso il diritto unico di propostaL’attuale proprietà. Continui pure ad approfondire e dettagliare il suo piano industriale. Ma tale piano non è più l’unica proposta in campo. Anzi, chiediamo con forza che cessi immediatamente di fare da tappo a tutte le proposte alternative”. Così il collettivo di fabbrica della ex Gkn.

I collettivo, con un proprio documento,  lancia “l’associazione Società operaia di mutuo soccorso Insorgiamo”, nuovo soggetto giuridico che nasce “come strumento di mutualismo, autorecupero, progettazione del piano industriale alternativo, sviluppo di un Cral, collegamento con il territorio, riferimento di azionariato popolare e assemblee di territorio”.

La proposta, spiega la nota del collettivo, è inserita “in un processo di lungo periodo che prevede una campagna per la ‘fabbrica pubblica’, per reclamare fondi pubblici che siano collegati a pubblica utilità e a un controllo pubblico, esercitato da una struttura societaria pubblica” e con la possibilità per “l’assemblea permanente, Rsu, Collettivo di fabbrica, e i sindacati di incidere sul diritto di proposta, verifica e gestione della reindustrializzazione.

La possibilità di sviluppare una ricerca autonoma del core business che permetta la ripartenza dello stabilimento. Lo sviluppo di attività economiche in autoproduzione che permettano da subito la riattivazione produttiva, affiancata dal mutualismo per consolidare la comunità interna”.

I prossimi passi, si spiega ancora nel documento del collettivo, “vedranno la costituzione di vari gruppi di lavoro tematici, tra cui comunicazione, area reindustrializzazione e soggetto giuridico, presenza territorio, ma anche riorganizzazione del presidio” del Collettivo di fabbrica.

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