Toscana, Dati Indire: 91,7 diplomati Its trova lavoro dopo 1 anno 

Il 91,7% dei diplomati negli Istituti tecnici superiori (Its) toscani trova lavoro a un anno dalla fine del percorso, una percentuale più alta rispetto alla media nazionale (82,5%), e nel 95,5% dei casi gli occupati trovano lavoro in un’area coerente con il percorso concluso (il dato a livello nazionale è pari all’87,3%): è quanto spiega in una nota Indire, l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa, con riferimento ai percorsi conclusi fra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2016.

In Toscana sono 7 gli Its su 95 totali in tutta Italia, con 34 percorsi formativi attivi e 806 studenti e studentesse attualmente iscritti. Tre delle Fondazioni ItS toscane fanno parte dell’area tecnologica Nuove tecnologie del made in Italy (negli ambiti sistema agro-alimentare, sistema moda e sistema meccanica); una si riferisce all’area tecnologica Efficienza energetica; una alla Mobilità sostenibile; una riguarda le Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo; una alle Nuove tecnologie della vita.

“Cinque anni fa – rileva il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi – quando abbiamo iniziato, il post diploma quasi non esisteva, adesso è una realtà che offre ai ragazzi immense opportunità. I risultati degli Its toscani confermano in pieno quello che è l’andamento di tutto il sistema. Per proseguire è doveroso non tornare indietro, non togliere le risorse destinate, casomai aumentarle ancora e chiedere al sistema aziendale e produttivo quali saranno le figure richieste.

Con l’aumento dei fondi decisi dal Governo nell’ultima legge di stabilità, da 13 milioni di euro l’anno a 35 milioni a decorrere dal 2020, si è voluto investire ancora per incrementare e migliorare i numeri” e “I dati del monitoraggio – dichiara il presidente di Indire Giovanni Biondi – confermano il rapporto virtuoso tra gli Its e le imprese in Toscana”.

“La Regione Toscana – ha commentato l’assessore regionale a istruzione e formazione Cristina Grieco – ha individuato nei percorsi Its una priorità di intervento per la strategia formativa regionale, anche in relazione agli obiettivi di Industria 4.0. Ci puntiamo così tanto che abbiamo triplicato gli investimenti: solo nel prossimo anno accademico – conclude -partiranno circa 20 percorsi”.

Firenze dei Bambini: aeroplanini di carta con poesie dalla Torre di San Niccolò

Questa mattina, alla Torre di San Niccolò, per l’esordio del festival Firenze dei Bambini, è andata in scena una gara di aeroplanini di carta: la prima iniziativa della tre giorni dedicata ai più piccoli con protagonisti 141 alunni delle scuole primarie.

Si è trattato dell’evento finale di “Fammi volare”, un laboratorio di scrittura creativa dell’Associazione culturale Legamidarte in collaborazione con l’Assessorato all’Educazione per gli alunni delle scuole primaria, inserito ne “Le Chiavi della Città”, il pacchetto di iniziative e progetti formativi che l’assessorato all’educazione offre ai ragazzi delle scuole dell’infanzia, delle primarie e delle secondarie di primo grado, in collaborazione con di Ente Cassa di Risparmio di Firenze (Portale Ragazzi.it) e il partenariato scientifico di Indire.

Nei 12 incontri in classe gli alunni hanno imparato a creare una poesia utilizzando come supporto della parola qualcosa che i ragazzi hanno imparato a preparare e padroneggiare: degli aeroplanini di carta.

Questa mattina il “lancio delle poesie” dalla terrazza della Torre con 141 bambini delle scuole primarie Kassel, Petrarca e Marconi. Insieme a loro la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi.

Precari Erasmus+, Pon Scuola: “Governo si serve di Erasmus+ solo per consensi, sciopereremo”

Ieri, 20 febbraio 2018, l’Onorevole Alessia Petraglia, della Commissione Istruzione e Cultura del Senato e Serena Pillozzi (LeU) hanno partecipato all’Assemblea permanente dei precari di INDIRE per ascoltare le loro denunce.

I lavoratori precari del programma Erasmus+, assieme a quelli di Pon Scuola, hanno diramato un comunicato in cui annunciano la partecipazione di esponenti della politica nazionale alla loro assemblea permanente dei precari presso INDIRE.

Nell’incontro è stato rivendicato lo sfruttamento da parte del governo del successo del programma Erasmus+ esclusivamente per ottenere i consensi dell’elettorato ed è stato esposto lo stato di precariato ventennale che contraddistingue i lavoratori, il tutto nel silenzio della politica.

Il comunicato recita che durante l’assemblea Alessia Petraglia e Serena Pillozzi:”Hanno ascoltato la storia del precariato ultraventennale dei lavoratori, la storia di un Istituto che ha cambiato nomi (BDP, INDIRE, ANSAS e di nuovo INDIRE) ma ai cui vertici ci sono sempre state le stesse persone che non vogliono eliminare il precariato. L’On.Petraglia ha promesso un’interrogazione parlamentare per cercare di chiarirne i motivi”.

“Perché il Governo e la maggioranza si serve del Programma Erasmus+ soltanto per ottenere consensi, visti gli ottimi risultati che questo Programma ha in Italia grazie all’ottima gestione da parte di lavoratori precari? Perché la Ministra dell’Istruzione non risponde neppure a uno dei numerosi appelli che le sono stati inviati dai precari di INDIRE pur avendo partecipato in prima persona nel corso del 2017 a eventi importanti come il Festival d’Europa, il lancio dell’Orchestra Erasmus, gli Stati generali della Generazione Erasmus, l’inaugurazione di Fiera Didacta Italia?”

“CGIL, CISL e UIL, su mandato dell’Assemblea – prosegue la nota – hanno avviato le procedure per l’indizione dello sciopero. Il blocco delle attività lavorative, potrà compromettere il regolare funzionamento dei progetti Erasmus+ e PON con conseguenti disagi per gli studenti e gli insegnanti che attraverso questo Programma hanno una preziosa opportunità formativa”.

Flash Mob “Non sparate alla Ricerca”

?Firenze, le lavoratrici ed i lavoratori precari di INDIRE, insieme ad alcuni rappresentanti del personale precario del CNR Pisa, dell’INAF, dell’ISPRA e del CREA, hanno organizzato, in piazza della Repubblica il Flash Mob “Non sparate alla Ricerca”.

L’iniziativa si inserisce nella protesta portata avanti da alcuni precari degli EPR per contrastare i tagli alla ricerca pubblica, con l’obiettivo di richiamare – si legge in un comunicato distribuito durante il Flash Mob – l’attenzione sul fenomeno del precariato che negli ultimi anni appare quasi essersi cronicizzato, anche a causa di scelte economiche che hanno penalizzato un settore che rappresenta il futuro del paese.

Per sanare questa situazione servirebbe -sempre secondo il comunicato – la stabilizzazione di 8.800 precari, ricercatori, tecnici e amministrativi, per valorizzare così esperienze, conoscenze e competenze maturate nei tanti anni di attività.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Valentina Pappalardo collaboratrice tecnica di Indire:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2017/11/171123_03_PRECARI-RICERCA_PAPPALARDO.mp3?_=1
Exit mobile version