🎧 “Concordia, incontro per commemorare le vittime a 10 anni dalla tragedia”

Firenze, alla vigilia del decimo anniversario della tragedia della Costa Concordia, si è tenuto un incontro in streaming dal titolo ‘Armadio della Memoria: Costa Concordia, incontro per commemorare le vittime a 10 anni dalla tragedia’, con la partecipazione, tra gli altri, di Antonio Mazzeo Presidente del Consiglio regionale della Toscana e Gregorio de Falco Senatore della Repubblica.

“Credo che oggi ricordare debba servire a fare in modo che quello che è accaduto non accada mai più – ha detto il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ricordando la tragedia dell Costa Concordia nel cui naufragio morirono 32 persone – Quella tragedia ha fatto alzare l’asticella della sicurezza sulle navi di tutte le flotte internazionali. Penso che oggi essere qui vuol dire non dimenticare, pensare di mettere in campo azioni maggiori di sicurezza sul comparto marittimo, ma anche sulla sicurezza ferrovia per quello che è accaduto nella strage di Viareggio”.

In podcast l’intervento diAntonio Mazzeo Presidente del Consiglio regionale della Toscana e di Gregorio de Falco Senatore della Repubblica.

“Domani sappiamo tutti che è il decimo anniversario del naufragio – ha aggiunto Mazzeo – ma è anche la giornata delle vittime istituita nel 2015. Abbiamo fatto questa scelta nella scorsa legislatura di raccogliere le testimonianze, i video, le immagini, abbiamo un luogo fisico in cui cittadini possono andare a toccare con mano le disgrazie e le tragedie di quei giorni per creare una cultura collettiva affinché quel che è accaduto in quei giorni non accada mai più”.

Le immagini del naufragio, ha ricordato Mazzeo, “fecero letteralmente il giro del mondo, l’isola del Giglio e quella costa meravigliosa si risvegliarono nel dramma, con le scialuppe che facevano la spola per raccogliere le persone, la paura, il gelo e la preoccupazione di non sapere cosa stava accadendo”.

Il presidente della provincia di Grosseto Francesco Limatola, ha parlato di “una pagina di storia recente che ha cambiato profondamente la comunità dell’isola del Giglio e portò una triste notorietà all’isola. In quel momento nel dibattito pubblico sembrava che ormai fosse tramontata l’idea che l’isola potesse avere opportunità di lavoro con il turismo invece poi è successo il contrario. Il pubblico è andato oltre la tragedia per scoprire la bellezza dell’isola del Giglio”.

“Oggi si può capire che quella della Costa Concordia non fu una tragedia marittima, è una vicenda che si è creata per un’azione scellerata, come fu giustamente definita all’epoca dal procuratore capo. Quella vicenda per puro caso si è verificata su una nave, non è legata alla tecnica della navigazione, è una vicenda irripetibile nel senso che senza lo sfasamento che ci fu nella persona del comandante tra il proprio ruolo e il proprio interesse non si sarebbe verificato tutto questo”. Così Gregorio De Falco, all’epoca del naufragio comandante della sala operativa della Capitaneria di porto di Livorno, oggi senatore, ha ricordato il disastro della Costa Concordia avvenuto il 13 gennaio 2012.

De Falco ha ricordato che “alle 21.45 la nave colpì gli scogli dell’isola del Giglio e si aprì uno squarcio”, prima delle 22 “il comando di bordo è consapevole che si deve procedere all’abbandono della nave, ma questo non avviene” per lo “sfasamento tra il ruolo e gli interessi, le paure personali”.

“Passano 45 minuti – aggiunge De Falco – prima che venga data l’emergenza generale da me richiesta nella prima interlocuzione. Il tempo di abbandono di una nave è di 30 minuti e se si fosse proceduto a dare l’emergenza generale subito, con la nave ancora dritta, si poteva sbarcare tutti in un’ora-un’ora e mezza. Questa operazione di soccorso, invece, va avanti per nove ore”.

Secondo De Falco ci sono molte lezioni da imparare dal naufragio: “la tradizionale generosità delle popolazioni isolane, l’importanza che chi ha un ruolo pubblico metta sempre da parte sé stesso, è fondamentale che abbia chiari i fini del proprio agire che non si devono confondere con i propri interessi”.

Infine, per De Falco, è necessario che “sia disincentivato il gigantismo navale. Oggi abbiamo navi ancora più grandi della Concordia che portano 6.500 persone, quale città sarebbe in grado di dare assistenza a 6mila persone tutte insieme?”.

Elezioni, M5S: 9 eletti in Toscana

Fra i candidati eletti spiccano i nomi di Alfonso Bonafede alla camera e Gregorio De Falco. Il primo sarebbe indicato da Di Maio come minsitro della giustizia in un ipotetico governo, il secondo è salito alla onori di cronaca per i fatti della Costa Concordia.

Nove eletti in Toscana fra Camera e Senato, tutti nei collegi plurinominali, per il Movimento 5 Stelle: fra loro anche alcuni parlamentari uscenti, come la deputata Chiara Gagnarli, vicepresidente della commissione Agricoltura, la senatrice Laura Bottici, e il deputato Alfonso Bonafede, indicato come ministro della Giustizia di un ipotetico governo del M5s.

Gli eletti al Senato comprendono inoltre Gianluca Ferrara, autore del saggio “L’impero del male”, e Gregorio De Falco, il comandante della Guardia costiera diventato famoso per aver pesantemente redarguito il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino al momento del naufragio. Debuttano alla Camera invece Riccardo Ricciardi, consigliere comunale a Massa; Gloria Vizzini, dottore di ricerca in Filologia greca e latina presso l’Università di Firenze; Francesco Berti, 28enne studente di Studi Europei presso la Fondazione Collegio Europeo di Parma; Luca Migliorino, libero professionista e commerciante.

Elezioni: Codacons presenta esposto contro De Falco (M5s) 

Il Codacons ha reso noto di aver inviato oggi alla procura della Repubblica di Livorno un esposto in cui si chiede di aprire una indagine sul comportamento tenuto da Gregorio De Falco – oggi candidato del M5s – nella sua veste di capitano della capitaneria di porto durante la notte del naufragio della Costa Concordia.

Per il Codacons l’invio dell’esposto “è un atto dovuto dopo che sono stati resi noti i verbali relativi all’interrogatorio di De Falco nel processo sul caso Concordia, e dal quale sono emersi aspetti che richiedono un approfondimento da parte della magistratura”. In particolare il Codacons chiede di verificare se sussistano i presupposti per procedere per il reato di calunnia in relazione al fatto che De Falco “avrebbe fatto intendere al pm con cui era in contatto la notte stessa del naufragio, che il comandante Schettino avrebbe posto in essere una condotta volta a sottrarre il Vdr, cioè la cosiddetta ‘scatola nera’”. “Accusa poi ritrattata da De Falco, il quale – si spiega ancora -, in un’annotazione di servizio il cui contenuto è stato confermato” anche nel corso dell’esame durante il dibattimento, “ha precisato che ‘erroneamente avrebbe fatto intendere che lo Schettino fosse stato sorpreso nell’intento di sottrarre il predetto strumento'”.

Moglie De Falco accusa marito di aggressione, lui nega ma è polemica

Livorno, “Mio marito, in stato di alterazione, durante un’accesa lite in casa ha aggredito me e una delle nostre due figlie”, questo è quanto avrebbe detto alla polizia di Livorno la moglie del capitano di fregata e candidato del M5S Gregorio De Falco.

Questo è quanto si legge in un articolo del Corriere della Sera, nel quale si sottolinea però che la moglie di De Falco non ha presentato al momento alcuna formale denuncia.

L’episodio risalirebbe ad una settimana fa, e sempre la donna avrebbe raccontato agli agenti che “il marito aveva alzato le mani contro di lei e sua figlia, appena maggiorenne, durante un pesante diverbio in famiglia. Secondo il racconto della donna, De Falco avrebbe agito in maniera violenta mentre era in uno stato di alterazione, non meglio precisato. E la figlia, dopo essere stata presa per i capelli dal padre, sarebbe fuggita di casa per tornarvi solo dopo molte ore”.

Dopo aver raccontato l’accaduto agli investigatori, la donna avrebbe però deciso di non formalizzare la denuncia. “Le dichiarazioni della donna rimangono comunque agli atti – scrive il Corriere – perché rese davanti a pubblici ufficiali. E visto che il presunto autore della violenza è candidato alle politiche del 4 marzo, la segnalazione di quanto accaduto è arrivata sino agli uffici centrali di Roma”.

Questo quanto diffuso dalle agenzie di stampa intorno all’ora di pranzo, ma non si fa attendere la replica dell’ufficiale della capitaneria di porto, candidato ora in Toscana, al Senato, per l’M5S che ha dichiarato: “La situazione che sto vivendo per la notizia uscita sulla stampa circa un mio coinvolgimento in uno scontro familiare mi amareggia moltissimo. Sento il dovere morale e sociale di chiarire la mia posizione. Si tratta di una situazione difficile che la mia famiglia sta attraversando in conseguenza dell’avvio del procedimento legale di separazione tra me e mia moglie, separazione che ha avuto inizio più di un anno e mezzo fa. Le difficoltà di trovare un accordo economico tra le parti e la tensione che ne deriva è il motivo scatenante dell’episodio di un recente alterco”. Lite che, ribadisce De Falco “non mi ha visto attore di violenze, ingiustamente attribuite alla mia persona, nei confronti dei miei familiari”

Una notizia come questa arrivata nel bel mezzo della campagna elettorale non poteva che scatenare aspre polemiche riportiamo le dichiarazioni dei leader del PD e M5S, ma la polemica al momento divampa con toni molto aspri soprattutto sui socials.

Matteo Renzi segretario del Pd in un intervento a un evento Pd all’auditorium Massimo di Roma: “Noi non cavalcheremo la schifezza che abbiamo visto” nel M5s ma “se c’è qualche candidato che mette le mani addosso alla moglie o alla figlia, su quello tutti insieme si dica no. Sulla violenza non si scherza. Non possiamo rischiare di avere i nostri rappresentanti a quel livello lì. La lotta alla violenza contro le donne deve essere patrimonio di tutti”.

La risposta del capo politico del M5S, Luigi Di Maio a Domenica Live “La prima cosa che ho fatto oggi è stato chiamare De Falco: lui ha smentito a me e pubblicamente. Ma la violenza sulle donne è inaccettabile: chiedo quindi alla signora di inoltrare la denuncia in modo che possiamo accertare i fatti. In modo che possiamo verificare se c’è stato un caso di aggressione”.

Codacons contro candidatura De Falco

Il Codacons sostiene che i comportamenti del candidato pentastellato durante le vicende della Costa Concordia siano stati dubbi e quindi da valutare. Al centro della revisione le trascrizioni dell’esame testimoniale di De Falco al processo contro Schettino.

L’associazione dei consumatori Codacons contro la candidatura di Gregorio De Falco, l’ufficiale della capitaneria di porto in corsa per il M5S nel collegio di Livorno-Grosseto per il Senato.
In un comunicato il Codacons parla di “aspetti dubbi” sull’operato di De Falco nella vicenda della tragedia della Concordia, emersi, secondo l’associazione, dalle trascrizioni dell’esame testimoniale dell’ufficiale al processo contro Francesco Schettino. Verbali che il Codacons ha pubblicato sul proprio sito ritenendo “doveroso informare gli elettori”.

Parlamentarie: i nomi dei candidati M5S in Toscana

M5S: annunciati i nomi dei candidati nei collegi plurinominali. I “big”, da Di Maio a Roberto Fico, da Paola Taverna a Carla Ruocco fino ad Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, sono tutti capilista e tra i deputati uscenti ci sono  poche sorprese. In Toscana capolista alla Camera Bonafede, Ricciardi, Berti e Gagnarli. Al Senato la conferma dell’annunciato De Falco.

Conferme e un ‘Ni’ per i parlamentari uscenti in Toscana e tanti nomi nuovi. L’esito regionale delle parlamentarie pentastellate vede come  candidati  nel listino bloccato del proporzionale la conferma di Alfonso Bonfade, grillino della prima ora, deputato uscente e uomo  vicino a Di Maio. Sarà capolista alla Camera nel collegio di Firenze-Sesto-Empoli. Dietro quel quasi omonimo Luigi Maio che aveva destato l’attenzione degli attivisti durante le votazioni online. Nel collegio che va da Prato a Massa Carrara, a Pistoia e Lucca, il capolista sarà il consigliere comunale di Massa Riccardo Ricciardi. A guidare la lista nel collegio Livorno-Pisa-Pontedera-Poggibonsi sarà invece Francesco Berti, mentre nel collegio Toscana 4 (Arezzo-Siena-Grosseto) la seconda conferma: la capolista sarà la deputata uscente Chiara Gagnarli. Per il Senato la conferma dell’annunciato capitano Gregorio De Falco, a guidare la lista del collegio che comprende Livorno, Pisa, Grosseto, Siena e Arezzo. “Qualcuno mi conosce e sa che  la coerenza si basa sul rispetto tra dichiarazione e fatto”, afferma De Falco mentre qualcuno tra gli attivisti, citando la sua celebre frase del disastro della Concordia, gli urla “benvenuto a bordo”. Per l’altro collegio del Senato nel proporzionale, la terza conferma: Laura Bottici, senatrice uscente. A rischio non rielezione l’altra senatrice Sara Paglini.

E Di Maio, intanto, continua nella ricerca dei candidati della società civile per gli uninominali. Finora, sulla loro identità regna il più stretto riserbo, ma il leader del M5S assicura che saranno nomi in grado di aumentare i consensi. E quasi avverte chi, tra gli ortodossi, potrebbe storcere il naso per l’ennesima trasformazione del Movimento: “Accoglieteli, sono persone che vogliono darci una mano”.

 

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