Giani: ‘Orsetti merita il gonfalone d’argento’

“In una regione come la nostra, rappresentata dal Pegaso, cavallo alato simbolo di democrazia e libertà, vogliamo dare il massimo riconoscimento a un degno figlio, di cui tutti ci sentiamo orgogliosi”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha annunciato l’imminente consegna del gonfalone d’argento, massimo riconoscimento dell’Assemblea toscana, alla memoria di Lorenzo Orsetti, il 33enne fiorentino ucciso il 18 marzo in Siria mentre combatteva a fianco dei curdi contro l’Isis.

“Entro la prima quindicina di luglio consegneremo il gonfalone d’argento alla madre Annalisa e al padre Alessandro – ha affermato Giani – per manifestare l’orgoglio della Toscana tutta, di fronte a chi ha lottato per una causa, sacrificando la propria vita. A Lorenzo il grazie e l’abbraccio di tutti i cittadini toscani”. Giani ha poi ricordato che “da domenica Lorenzo riposa alle Porte Sante, accanto ai grandi e sul sagrato della basilica di San Miniato ci siamo ritrovati in tanti, non solo parenti e amici, ma rappresentanti delle istituzioni e soprattutto tanti giovani, che come lui hanno deciso di lottare per un mondo più giusto”.

Il Consiglio regionale aveva approvato una mozione unanime, con l’intento di conferire il Gonfalone d’argento del Consiglio regionale alla memoria di Lorenzo Orsetti, riconoscendone “l’impegno per la giustizia, l’eguaglianza e la libertà, a fianco del popolo curdo che in questi anni è stato il principale argine al terrorismo e al fanatismo dell’Isis”.

Firenze ricorda a 26 anni strage Georgofili

Oggi 26 maggio, a 26 anni dalla strage di via dei Georgofili avvenuta la notte del 27 maggio 1993, Firenze ricorda l’autobomba fatta esplodere dalla mafia che causò la morte di Angela Fiume e Fabrizio Nencioni e delle loro due piccole figlie Nadia e Caterina e di Dario Capolicchio, fece 41 feriti e provocò danni al patrimonio artistico.

Il programma, organizzato dall’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili con la Regione Toscana, insieme a Comune e Città Metropolitana di Firenze e Miur, prevede incontri con gli studenti del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze già dalle 11, in Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Giunta regionale.

Alle 16.30, nella stessa sede, convegno con l’assessore regionale alla legalità, la prefetta di Firenze Laura Lega, il procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli, rappresentanti del Miur, studenti del Leonardo da Vinci, Giovanna Maggiani Chelli per l’Associazione di via dei Georgofili e l’avvocato di parte civile nei processi per le stragi del 1993, Danilo Ammannato.

Alle 21 commemorazione in piazza della Signoria (o in Palazzo Vecchio in caso di pioggia), con i ragazzi sempre del Leonardo da Vinci che si esibiranno in una performance musicale, il saluto delle istituzioni, l’intervento dell’Associazione e la messa in scena dei ”Pagliacci” di Leoncavallo. Alle una di notte un corteo si muoverà infine per andare a deporre una corona di alloro sul luogo dell’attentato, nell’ora esatta in cui la bomba esplose.

Domani, 27 maggio, alle 8.30, il Gonfalone di Firenze renderà omaggio alla famiglia Nencioni nel cimitero della Romola. Mezzora dopo, alle 9, un cuscino di rose sarà deposto sulle tomba di Dario Capolicchio a Sarzana. Ricorderanno la strage anche gli Uffizi con una mostra speciale, dal 26 maggio al 2 giugno, delle due opere, ”Concerto” e ”I giocatori di carte” di Bartolomeo Manfredi, devastati dalla autobomba e poi restaurati, e con la giornata straordinaria di ingresso gratuito al museo il 26.Corleone

“Abbiamo scelto per la prima volta di aprire gli Uffizi gratuitamente in modo da poter ricordare tutti insieme la drammatica notte di 26 anni fa – spiega il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt -, gli Uffizi vogliono fare la loro parte nel compito fondamentale di tener viva la memoria della tragedia vissuta”, soprattutto “per le giovani generazioni che allora non erano ancora nate. Proprio a loro vogliamo lanciare un appello: non dimenticate mai gli orrori del passato, e sbarrate sempre la porta alla criminalità organizzata, in qualsiasi forma essa vi si presenti”.

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