Sparatoria Grosseto, killer: “ho reagito a rapina”

Il 28enne avrebbe anche dichiarato che la pistola era stata portata dai due feriti. L’uomo  ha ammesso le sue responsabilità “perchè si è voluto togliere un peso e perchè reagito ad una rapina”, ha spiegato il suo difensore, l’avvocato Romano Lombardi.

Ha confessato di aver sparato, spiegando però di aver reagito a una rapina subita nell’ambito di un affare di droga. Così il Bernard Genao Edikson, 28 anni,  da tempo residente a Grosseto dove lavora come dj, accusato di aver sparato nella tarda serata del 23 dicembre a due uomini  a Grosseto, provocando la morte di uno di loro, davanti al gip Giovanni Muscogiuri per l’udienza di convalida: Edikson, di origine  sudamericana, è stato fermato il giorno di Natale in Liguria, quasi al confine con la Francia, a bordo di un’auto rubata. Il 28enne avrebbe anche dichiarato che la pistola era stata portata dai due feriti. Il domenicano ha ammesso le sue responsabilità “perchè si è voluto togliere un peso e perchè reagito ad una rapina”, ha spiegato il suo difensore, l’avvocato Romano Lombardi.

Sia la vittima che l’altro ferito sono di nazionalità senegalese: inizialmente l’uomo morto era stato indicato come colombiano. A perdere la vita Omar Sar, 33 anni, di Brescia, ferito al petto Talla Diop Mor, 40 anni. Omicidio, tentato omicidio, detenzione ai fini di spaccio, porto e detenzione abusiva di arma comune da sparo e ricettazione i reato contestati al 28enne che avrebbe raccontato di aver avuto un incontro con i due senegalesi, presentatisi a casa sua a Grosseto per comprare cocaina.

Al momento dello scambio però, stando al racconto del fermato, i due avrebbero tirato fuori le pistole, prendendo la droga e cercando di non pagarla. Ci sarebbe stata una colluttazione col dominicano riuscito a disarmare il 40enne e a sparargli al petto mentre era sul pianerottolo. Poi avrebbe inseguito l’altro per recuperare la droga, sparandogli alla testa mentre il 33enne entravo in auto. Della pistola si è poi disfatto durante la sua fuga da Grosseto, con meta la Spagna dove vivono alcuni familiari.

Il pm Giampaolo Melchionna sta indagando adesso sull’intermediario che avrebbe messo in contatto i due senegalesi che abitano al nord con Bernard Genao Edikson. La polizia prosegue intanto nel ricostruire la dinamica: altri colpi risultano esplosi in strada.

Ruppe gamba ad avversario, ex calciatore condannato 4 anni

Sei anni fa Michele Guidi ruppe la gamba ad un avversario mentre giocavano una partita di coppa provinciale, Terza categoria, costretto ora a risarcimento danni e condannato a 4 anni.

Ruppe la gamba a un giocatore avversario, condannato a quattro anni e al pagamento di 10mila euro di multa oltre alle spese processuali. E’ la pena inflitta ieri a Grosseto dal giudice Giovanni Muscogiuri, come riporta oggi Il Tirreno, a Michele Guidi, 32 anni, ex calciatore che sei anni fa, durante una gara di coppa provinciale di Terza categoria tra il Punta Ala e il Massa Marittima, commise un brutto fallo ai danni del capitano della squadra avversaria, provocandogli una frattura bimalleolare alla caviglia sinistra.

A causa di quel fallo il giocatore colpito ha dovuto interrompere la sua carriera e sottoporsi a lunghe cure e due interventi chirurgici. Sul risarcimento danni dovrà esprimersi il giudice civile. Durante la stessa partita, Guidi aveva già tentato di colpire a una gamba il suo avversario una prima volta, ma senza riuscirci. Guidi, inoltre, aveva già subito una condanna, a quattro mesi, per un episodio precedente sempre in un campo di calcio quando, ancora juniores, aveva causato una frattura a un altro calciatore. Condanna che è pesata nella decisione del giudice che ieri ha emesso la sentenza.

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