🎧 “Basta morti sul lavoro”, stamani flash mob Cgil-Cisl-Uil a Firenze

“Basta morti sul lavoro” – In provincia 3mila infortuni in più rispetto all’anno scorso, così come quelli mortali aumentano da 7 a 13. “Non chiamiamole fatalità, bisogna investire in sicurezza e prevenzione”. Il 22 ottobre manifestazione unitaria a Roma degli Rls.

Basta morti sul lavoro”: stamani si è svolto un flash mob Cgil-Cisl-Uil a Firenze in viale Strozzi (piazzetta tra via del Pratello e via Ridolfi) in cui lavoratori e lavoratrici hanno esposto striscioni nelle isole spartitraffico. Una iniziativa di mobilitazione per chiedere più sicurezza sul lavoro verso la manifestazione nazionale unitaria dei Rls e Rlst (rappresentanti dei lavoratori sulla sicurezza).

In provincia 3mila infortuni in più rispetto all’anno scorso, così come quelli mortali aumentano da 7 a 13. “Non chiamiamole fatalità, bisogna investire in sicurezza e prevenzione”. Ribadisce Giancarla Casini della segreteria Cgil Firenze.

🎧Emergenza abitativa a Firenze, Sunia: “130 famiglie al mese sfrattate per morosità”

Firenze – Costi di affitto troppo alti per 15mila famiglie a Firenze. 2400 sfratti previsti per il 2022. La denuncia di Sunia e Cgil: “C’era tempo per gesitre la situazione”.

In podcast l’intervista a Laura Grandi (Sunia) e a Giancarla Casini della Cgil, a cura di Lorenzo Braccini. 

A Firenze c’è una forte emergenza abitativa, la denuncia arriva da Cgil e Sunia. Sarebbero 15mila le famiglie fiorentine che rischiano di non avere più una casa, secondo i dati presentati questa mattina dal sindacato. Lo sblocco degli sfratti con forza pubblica, dopo i 18 mesi di stop dovuti all’emergenza pandemica, sta aggravando la situazione in tutta l’area Metropolitana.

Una combinazione tra gli sfratti, il rialzo dei prezzi dei beni energetici, dei prodotti alimentari e dei beni di prima necessità, l’incertezza per la guerra in Ucraina, la perdita del potere d’acquisto con salari non adeguati, ha portato al boom dell’emergenza abitativa. Gli affitti sono sempre più alti e il caro bollette è una spesa che pesa nelle tasche di molti cittadini. Secondo Sunia, a Firenze, ci sono 800 alloggi disponibili di edilizia pubblica (Erp) che potrebbero essere utilizzati.

Attualmente il 98% degli sfratti sono per morosità e si prevede che il Comune di Firenze si trovi da maggio 2022 con 130 sfratti con forza pubblica al mese, con una previsione di 2400 sfratti convalidati entro l’anno.

Le proposte di Sunia e Cgil riguardano in primis la riattivazione delle commissioni territoriali rispetto agli sfratti per morosità e poi, la riattivazione dei fondi di solidarietà per dare un ristoro a chi non riesce a pagare le utenze. “Sarà necessario uno stanziamento economico da parte del Comune – affermano da Sunia -, per aiutare le famiglie con le bollette: una sorta di bando per un contributo alle utenze che sono andate alle stelle. Inoltre, l’Agenzia sociale per la Casa del Comune di Firenze stenta a decollare per mancanza di abitazioni private disponibili eppure l’agenzia può assumere funzioni importanti e innovative.”

“Si sente infine la necessità che le forze politiche a livello di Area Lode e Area Metropolitana affrontino il vero nodo dell’emergenza casa – concludono da Sunia -: alloggi popolari sfitti, mercato delle locazioni turistiche che asfissia la possibilità dei residenti di trovare una soluzione abitativa, canoni di locazione a prezzi altissimi. Tutti problemi che hanno un’unica causa: la scarsità di alloggi ad affitto sostenibile. In uno stato così di estremo bisogno, abbiamo la necessità di mettere in campo tutte le sinergie possibili, fra Enti Locali, Lode e Organizzazioni Sindacali, provando ad individuare strade nuove per dare una risposta seria ai vecchi problemi ma anche nell’individuare basi per il futuro.”

Gli sportelli del Sunia e della Cgil hanno avuto un alto numero di contatti con persone che hanno fatto richiesta di aiuto per far fronte ai costi dell’abitare. Dal 1° gennaio 2022 al 3 aprile 2022, ci sono stati 872 contatti con persone che si sono rivolte agli sportelli preposti: 44% sono cittadini stranieri; 56% cittadini italiani. Di questi: il 49% sono pensionati (di questi, 80% pensionati al minimo); l’11% partite iva, commercianti; il 27% sono famiglie di lavoratori; 13% cittadini che lavorano irregolarmente (a nero). Di questi cittadini, la quasi totalità lavorava nel comparto turistico (il 34% di questi lavorava come tutto fare nell’accoglienza degli affitti brevi; ma anche come camerieri, gelatai, cuochi).

I pensionati sono quelli più colpiti dal caro bollette, essendo quelli che passano più tempo in casa. Nelle settimane più fredde, qualcuno ci ha detto di passare più tempo, il pomeriggio, nei centri commerciali, per evitare di accendere il riscaldamento in casa. Una signora ci ha riferito che suo marito si è preso una broncopolmonite, per non accendere il riscaldamento. Ma soprattutto, quello che è più indicativo, ci sono tanti anziani che, temendo la bolletta in arrivo, non accendono mai il riscaldamento, per paura di non saper come fare a pagare. Una famiglia di giovani sposi con una bambina appena nata, ci ha riferito di essere tornata a vivere per il periodo invernale con i genitori materni, per poter evitare le spese dell’appartamento.

Lavoro: Cgil Firenze,includere persone con disabilità psichica in concorsi

Cgil e Fp Cgil Firenze ai sindaci e alla politica del territorio per non lasciare fuori le persone con disabilità psichica dai concorsi

Appello di Cgil e Fp Cgil Firenze ai sindaci e alla politica del territorio per dire ‘no’ all’esclusione dei disabili psichici dai concorsi riservati alle categorie protette: “Da sempre – hanno spiegato Giancarla Casini della Cgil e Simone Baldacci della Fp Cgil – ci impegniamo per la tutela dei diritti delle persone disabili e quindi del loro inserimento nel mondo del lavoro, dell’accesso ai servizi, della tutela della salute e del benessere.

La normativa vigente consente di escludere dai concorsi riservati alle categorie protette coloro che ne fanno parte perché disabili psichici, riservando loro percorsi specifici che di fatto non vengono attivati se non molto di rado. Riteniamo che il dispositivo di legge lasci una discrezionalità rispetto a questa esclusione che riteniamo discriminatoria”. I sindacati hanno fatto sapere di voler “chiedere un incontro con il Comune di Firenze” e di voler attivare “una campagna di sensibilizzazione dei sindaci e di tutti i responsabili degli enti pubblici affinché non si proceda più a questa esclusione, rivolgendosi anche ai rappresentanti politici espressi dal territorio perché agiscano nella modifica della normativa”.

La richiesta è quella di non escludere le persone con disabilità psichici al mondo del lavoro e dai concorsi riservati alle categorie protette questo è l’appello di Cgil e di Fp Cgil Firenze al Comune di Firenze, ai sindaci e alla politica del territorio.

Casa, Cgil Firenze: “Trovare risorse per l’edilizia residenziale pubblica”

Solo a Firenze sono circa un centinaio le case popolari che durante l’anno si liberano, ma a causa di mancanza di fondi per la ristrutturazione vengono riassegnate anche dopo 12 mesi.

Di seguito il testo della nota di Giancarla Casini (Cgil Firenze)

Nei giorni scorsi il Sindaco di Firenze insieme all’Assessore Politiche Abitative Fiorentine ha consegnato, nella periferia sud della città, 40 case di edilizia popolare ristrutturate a famiglie utilmente collocate in graduatoria, grazie al sostegno economico di un’importante azienda privata fiorentina.

Questa notizia non può che essere accolta positivamente, ma – pur trattandosi di una iniziativa meritoria – pensiamo che non sia una risposta al disagio abitativo.

In questi anni sono stati tagliati i fondi pubblici nazionali per far fronte all’edilizia pubblica e di conseguenza le Regione e i Comuni non hanno risorse neanche per ristrutturare gli alloggi che si liberano.

Solo a Firenze sono circa un centinaio le case popolari che durante l’anno si liberano, ma a causa di mancanza di fondi per la ristrutturazione vengono riassegnate anche dopo 12 mesi.

E’ evidente che questo ritardo nel riassegnare gli alloggi contribuisce ad aggravare una situazione che invece avrebbe bisogno di risposte maggiori a causa di un bisogno crescente dovuto al caro affitti, ad un impoverimento dei cittadini e alla precarietà lavorativa.

Servono risorse pubbliche e una politica mirata ed è fondamentale che i Comuni, insieme alla Regione, come più volte ribadito dalla Cgil e Sunia, rimettano al centro del dibattito politico di questo Governo il tema del diritto all’abitare e della precarietà abitativa, che sembra completamente scomparso dall’agenda politica.

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