Sindaco licenziato, legale: “Impugneremo provvedimento”

“Impugneremo il licenziamento davanti al giudice del lavoro perché riteniamo che sia stato un atto lesivo e discriminatorio”. Ad annunciarlo è l’avvocato Fabio Tavarelli, legale di Giacomo Termine, sindaco di Monterotondo Marittimo (Grosseto) e segretario provinciale del Pd, che in queste ore sta preparando un ricorso per opporsi al licenziamento deciso dal Comune di Piombino.

“Con questo atto si vuole precludere ad un cittadino di svolgere attività politica dopo essere stato eletto – aggiunge il legale – E’ un diritto non solo nei suoi confronti ma anche per chiunque ha deciso di eventualmente fare il sindaco. La norma è chiara: questi permessi sono legittimi e addirittura non sindacabili. Sono soggetti a comunicazione e non a autorizzazione, dovuti oggettivamente e senza discrezione”.

“Ecco perché – conclude l’avvocato Tavarelli – impugneremo il licenziamento perché lo riteniamo discriminatorio. In più hanno detto che non ha superato la prova, ma lui la prova l’aveva superata quando fu assunto al Comune di Gavorrano. Quindi è un altro falso cui ci opporremo”.

Il sindaco Giacomo Termine è stato licenziato dal Comune di Piombino per le troppe assenze che però sono state giustificate come ‘impegni istituzionali’ per espletare le proprie cariche pubbliche. Nella giornata di ieri c’è stato il sostegno della sinistra, dal Pd a Italia Viva, con il senatore Dario Parrini pronto a presentare una mozione al Ministro degli Interni. Sostegno è arrivato anche dalla Cgil.

La colpa di Giacomo Termine è “di aver usufruito di permessi previsti dalla legge per esercitare le funzioni e i doveri di primo cittadino. Siamo davanti a un sindaco che accusa un altro sindaco di un piccolo comune di avere fatto il proprio dovere. O per Fdi solo i cittadini economicamente facoltosi possono diventare sindaci, o sorge il sospetto che si tratti di un’azione punitiva per le idee e le iniziative politiche del primo cittadino del Pd”. Così era intervenuta la segreteria del Pd toscano Simona Bonafè in merito alla vicenda.

“In entrambe i casi – ha concluso Bonafè – solidarietà al sindaco di Monterotondo e a tutti i sindaci di tutti i colori politici dei piccoli comuni che tra mille difficoltà portano avanti un lavoro importante per le loro comunità”

Dalla destra, invece, piena solidarietà al sindaco di Piombino, esponente di Fratelli d’Italia, Francesco Ferrari. Da Susanna Ceccardi a Vivarelli Colonna e il deputato di Fratelli d’Italia Donzelli che sta preparando un “dossier sui furbetti del permessino del Pd”.

Monterotondo Marittimo: sindaco licenziato, “Una vigliaccata, avevo vinto un concorso”

“E’ stato un atto veramente brutto e una vigliaccata ma contestare chi utilizza permessi come me, da destra a sinistra, contestare questo, vuol dire contestare il fatto che un cittadino possa fare politica”. Lo dice in un video su Facebook, a propria difesa, Giacomo Termine, sindaco di Monterotondo Marittimo (Grosseto) licenziato dal Comune di Piombino, dov’era dipendente, perché troppo assente dovendo seguire gli impegni istituzionali nell’altro municipio.

Alla viglia di Natale, con una lettera, il Comune di Piombino gli ha comunicato la fine del suo rapporto di lavoro presso l’ente come dipendente nel settore ambiente. Si trattava di un periodo di prova per Giacomo Termine, che si è concluso bruscamente. La causa: le troppe assenze che però erano tutti “permessi istituzionali”, per l’espletamento della carica di sindaco di Monterotondo e per svolgere altri incarichi pubblici.

Da “sei anni faccio il sindaco di Monterotondo ed è un impegno totale per la comunità”, però “ho vinto un concorso pubblico” per avere un posto di lavoro perché “chi amministra piccoli Comuni non arriva a fine mese” e “chi amministra i piccoli Comuni come il mio sa bene che se hai un lavoro utilizzi permessi retribuiti”: tuttavia dal Comune di Piombino “sono stato licenziato perché faccio il sindaco”.

Un “atto particolarmente odioso e pericoloso – aggiunge nel videomessaggio Giacomo Termine – non tanto perché mi manda a casa, ma c’è qualcosa di più importante. Attacco alla libertà e alla democrazia, ad un cittadino cui viene negata la possibilità di poter svolgere un mandato affidatogli dal popolo. Se si vuol far passare chi ha incarichi pubblici per un parassita, assenteista, persona indegna di stare sul lavoro – dice ancora – c’è una spirale perversa e pericolosa che consegna chi vuol fare attività politica solo a pensionati o a chi ha una condizione reddituale diversa da un ragazzo di 30 anni che lavora da due anni. Questa è una battaglia di tutti e “non mi fermo ai ricatti del Comune di Piombino”.

“Come tanti giovani – ricostruisce Giacomo Termine – ho avuto problemi a trovare un lavoro e due anni fa grazie a un concorso pubblico che ho vinto sono diventato impiegato al Comune di Gavorrano. Poi ho ricevuto una chiamata dal Comune di Piombino (governato dall’esponente di Fratelli d’Italia Francesco Ferrari) e ho deciso di andare là”. “In tutto questo periodo – prosegue – non ho mai avuto problemi, né contestazioni, né ordini di servizio. Mai nulla che potesse macchiare la mia condotta di lavoratore”.

“Ma – ricostruisce ancora Giacomo Termine – dopo la mia nomina a segretario provinciale del Pd ho iniziato a ricevere pressioni facendo capire che non ero ben accetto, che per svolgere la mia carica di sindaco di Monterotondo Marittimo utilizzavo troppo i permessi. Tutto lecito, ma ‘la presenza era troppo esigua ed era opportuno che io me ne andassi”. Quindi afferma ancora il sindaco “sotto Natale come regalo ho trovato la lettera di licenziamento” dal Comune di Piombino “per mancato superamento del periodo di prova”, “nella motivazione c’è scritto ‘che le mansioni assegnate non sono state regolarmente svolte in quanto il dipendente fruisce di permessi per mandato elettivo’. In sintesi sono stato licenziato perché faccio il sindaco”.

“Ma – osserva e conclude – chi amministra i piccoli Comuni non arriva a fine mese, e chi amministra i piccoli Comuni come il mio lo sa bene che se hai un lavoro utilizzi permessi retribuiti. L’unico modo se hai preso impegno con comunità è quello di utilizzare permessi retribuiti: non lo fa solo chi amministra Comuni più grandi che hanno indennità diverse e di ben altro livello”.

Lo stesso sindaco di Piombino, Ferrari ha ammesso che le assenze erano “legittime”; e quindi alle proteste si sono uniti Cgil, Pd e Italia Viva, convinti che si tratti di una faida politica, di “un’illegittima cattiveria contro un esponente dem da parte di un sindaco di destra”. Il senatore del Partito Democratico, Dario Parrini, ha pronta un’interrogazione urgente al Ministro dell’Interno.

La colpa di Giacomo Termine è “di aver usufruito di permessi previsti dalla legge per esercitare le funzioni e i doveri di primo cittadino. Siamo davanti a un sindaco che accusa un altro sindaco di un piccolo comune di avere fatto il proprio dovere. O per Fdi solo i cittadini economicamente facoltosi possono diventare sindaci, o sorge il sospetto che si tratti di un’azione punitiva per le idee e le iniziative politiche del primo cittadino del Pd”. Così la segreteria del Pd toscano Simona Bonafè su facebook in merito alla vicenda.

“In entrambe i casi – conclude Bonafè – solidarietà al sindaco di Monterotondo e a tutti i sindaci di tutti i colori politici dei piccoli comuni che tra mille difficoltà portano avanti un lavoro importante per le loro comunità”

La destra Toscana dal canto suo, difende Ferrari: da Susanna Ceccardi a Vivarelli Colonna e il deputato di Fratelli d’Italia Donzelli che sta preparando un “dossier sui furbetti del permessino del Pd”.

Il sindaco Termine non resterà comunque disoccupato in quanto, per legge, può tornare a lavoro nel Comune di Gavorrano, dove era stato assunto e da cui si era licenziato per effettuare la prova a Piombino.

“Abbiamo provato a spiegare a Termine che avrebbe potuto mettersi in aspettativa non retribuita o almeno accettare un part time”, spiega Ferrari, ma il primo cittadino di Monterotondo non è dello stesso avviso. “Mi hanno ricattato – rilancia -: se accetti l’aspettativa ritiriamo il licenziamento. Ed io ho rifiutato”.

 

Monterotondo Marittimo vince il Premio Comuni Virtuosi

E’ il comune di Monterotondo Marittimo (GR) ad aggiudicarsi la tredicesima edizione del Premio Comuni Virtuosi, tra i 78 comuni finalisti e le oltre 300 progettualità pervenute nei termini previsti dal bando promosso dall’Associazione Comuni Virtuosi con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, Ispra, Borghi Autentici d’Italia, Avviso Pubblico, Amodo -Alleanza mobilità dolce.

A decretarlo è stata una giuria di esperti composta da amministratori locali, docenti universitari, giornalisti e tecnici ambientali. Questa la motivazione: “Per la trasversalità delle azioni intraprese a favore dell’ambiente, per la capacità di coinvolgimento attivo della cittadinanza, per la promozione di una cultura dei beni comuni e dell’economia circolare”.

Ecco la classifica dei primi dieci comuni relativa all’edizione 2019: 1° Monterotondo Marittimo (GR), 2° Settimo Milanese (MI), 3° Capranica (VT), 4° Olivieri (ME), 5° Formigine (MO), 6° Alba (CN), 7° Pomezia (RM), 8° Latronico (PZ), 9° Castel del Giudice (IS), 10° Vietri di Potenza (PZ).

La giuria è composta da: Stefania Bonaldi (Sindaca di Crema), Massimo Buccilli (A.D. Velux), Roberto Cavallo (Coop Erica), Alessandro Scillitani (regista), Stefano Ciafani (Presidente Legambiente), Alessandra Bonoli (Università di Bologna), Alberto Montesi (BikeBee), Alessio Maurizi (Radio 24), Giuseppe Milano (Assegnista di ricerca Iuss Pavia/Ispra), Eliana Bruschera (Novamont SpA), Michele Munafò (Ispra), Serafino Ruperto (Consulente della comunicazione).

Il programma della giornata, svoltasi presso la splendida cornice della Sala da Cemmo del Museo Civico di Crema (CR), ha previsto anche cerimonia di premiazione della Borsa di studio intitolata alla memoria di Dario Ciapetti, sindaco di Berlingo (BS). Promossa dall’Associazione Comuni Virtuosi, l’iniziativa è giunta alla settima edizione e conta sulla collaborazione del Comune di Berlingo, dell’Associazione Comuni Bresciani e della Fondazione Cogeme Onlus. Sono state premiate la Dott.ssa Elisabetta di Giuliantonio (menzione speciale del valore di € 500,00) e la Dott.ssa Bianca Sipala, vincitrice 2019. La targa è stata consegnata da Gabriella Mombelli, moglie di Dario. La vincitrice si aggiudica un premio di € 1.500.

La giornata è stata aperta dallo scrittore e autore Giulio Cavalli, che ha presentato in anteprima nazionale lo spettacolo prodotto dall’Associazione Comuni Virtuosi “Se si insegnasse la bellezza”, un viaggio nell’Italia delle storie virtuose, che l’attore porterà in giro per l’Italia per tutto il 2020, per i primi 15 anni della rete.

Per la prima volta la giuria del Premio Comuni Virtuosi ha voluto assegnare una menzione speciale per gli “enti locali bike friendly” per i comuni di Milano e Cortina d’Ampezzo. I due comuni riceveranno dalle mani dell’A.D. di Bikebee Alberto Montesi, partner del Premio 2019, due biciclette trasformate in opere d’arte contemporanea grazie al lavoro di Riccardo Lanfranco, in arte Corn79 e Marco Lillo, in arte Raul33. Il progetto è stato curato dal critico d’arte Simona Gavioli.

Durante la cerimonia è intervenuto il Prof. Massimo Cerani, vicedirettore di Esper, società di consulenza che si occupa di rifiuti e che collabora con l’Associazione da diversi anni. Grazie al sostegno di Esper, il documentario “Sogni Comuni” del regista Alessandro Scillitani dopo aver girato l’Italia con decine di proiezioni, sarà reso fruibile on line dal primo gennaio 2020, sul sito www.comunivirtuosi.org.

Il Comune di Monterotondo Marittimo potrà ospitare gratuitamente nel proprio territorio il monologo teatrale “Evoluzione. Riflessioni postume di un australopiteco”, prodotto dallo sponsor del Premio Achab group. Alla cerimonia era presente Paolo Silingardi, presidente del gruppo.

“Per la comunità di Monterotondo Marittimo il riconoscimento dei Comuni Virtuosi è un vero onore – dichiara il Sindaco Giacomo Termine -.  E’ soprattutto un’occasione importante per scambiarci buone pratiche tra enti locali, su come ragionare insieme per migliorare le nostre comunità”.

“Grazie all’Associazione Comuni Virtuosi per questa occasione – commenta il sindaco Sara Santagostino -, per averci messo nelle condizioni di metterci in gioco per la nostra città. Le comunità locali hanno bisogno di ricostruire il senso di appartenenza, ed è questa la strada che abbiamo scelto di intraprendere”.

“Siamo orgogliosi e grati per aver ricevuto questo riconoscimento – è il commento a caldo del consigliere comunale di Capranica Gloria Oroni -. Siamo nella rete dei comuni virtuosi da meno di un anno, ma comunque siamo già riusciti ad entrare in contatto con tante realtà e in qualche modo apprendere tante pratiche positive che abbiamo fatto nostre. E’ questo un risultato che arriva prima di tutto dai nostri concittadini”.

Molto sentite le parole conclusive della padrona di casa, la sindaca di Crema (CR) Stefania Bonaldi: “Siamo felici di aver ospitato questa importante iniziativa nel nostro comune. Far parte della giuria mi ha permesso di scoprire ed entrare in contatto con tantissime progettualità concrete ed efficaci. La nostra città è una comunità inclusiva e sostenibile, collaborare da due anni con l’Associazione Comuni Virtuosi ci ha consentito di crescere e potenziare le nostre iniziative in essere”.

“Il Premio Comuni Virtuosi, la Borsa di Studio di Dario, lo spettacolo di Cavalli. E’ stata una giornata piena di emozioni –  dichiara Marco Boschini, coordinatore della rete – e soprattutto di storie positive. L’Italia è piena di belle persone, ostinati visionari che costruiscono con le proprie mani e il proprio sacrificio pezzi di comunità alternativi, capaci di indicare una via che un giorno tutti andremo a percorrere”.

Cena per commemorare marcia su Roma, polemiche nel Grossetano

Una bandiera con l’immagine di Benito Mussolini affiancato dai fasci littori e sotto il tricolore, tutto sistemato su un pannello divisorio in un locale di Castel del Piano sull’Amiata in provincia di Grosseto, per una cena di “commemorazione della Marcia su Roma” svoltasi il 28 ottobre scorso, in occasione del 97/o anniversario. A riferirlo su Fb, con tanto di foto sulla ‘scenografia’ nel ristorante, Federico Badini, segretario dell’unione comunale del Pd del paese amiatino.

La foto postata sui social da Badini

“Non è semplicemente una vergogna, è qualcosa di più grave che ancora oggi qualcuno pensi di dover ‘festeggiare’ l’inizio del ventennio più buio della storia d’Italia”, commenta Badini che parla di “onta per un paese come Castel del Piano, dove la nostra sezione porta il nome di un partigiano ucciso dai fascisti e dove la comunità non ha bisogno dell’odio e dell’intolleranza fascista”.  L’esponente del Pd vuole anche risposte. Afferma che alla cena avrebbero “partecipato esponenti della Lega, ma anche di Forza Italia e rappresentanti della destra provinciale. Qualora ne fosse confermata la presenza, è un ulteriore elemento per chiedere le dimissioni di quegli amministratori locali che hanno fieramente partecipato”.
Parole di condanna per la commemorazione sono state espresse dal segretario provinciale del Pd Giacomo Termine, che parla di “iniziativa vile” e di “vergogna”, e dalla sezione Amiata dell’Anpi attraverso Carlo Balducci. Secondo quest’ultimo non è stata “una manifestazione goliardica o un ritrovo di nostalgici” ma “un fatto politico grave e preoccupante, da condannare senza appello, di fronte al quale chiediamo con forza che le autorità preposte si attivino immediatamente per verificare se si è prodotto un reato, per perseguire i responsabili in base alle leggi vigenti. Basta sfregi alla nostra memoria”.

Grosseto: scossa di terremoto, magnitudo 3.3

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 è stata registrata alle 6.41 dalla scala sismica dell’Ingv a una profondità di 8 chilometri nel territorio di Monterotondo Marittimo, in provincia di Grosseto, zona Colline Metallifere. Da quanto appreso non sono segnalati danni a persone.

Verifiche tecniche sono in corso, spiega il sindaco di Monterotondo Marittimo, Giacomo Termine, in tre appartamenti del paese per alcune crepe nei muri ma al momento non sembrerebbe necessario procedere alla loro evacuazione. Sempre il sindaco spiega che in seguito alla scossa tanta gente è scesa in strada.

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