Massa, fiume Frigido: mozione Pd chiede accellerazione messa in sicurezza

Gli interventi di messa in sicurezza idraulica del fiume Frigido, nel comune di Massa, devono essere velocizzati. Lo chiede una mozione presentata dal gruppo Pd in Consiglio regionale, firmatari Giacomo Bugliani e Fiammetta Capirossi, votata all’unanimità dalla commissione Ambiente guidata da Stefano Baccelli (Pd).

Nel testo, illustrato da Capirossi nel corso della seduta di oggi, a Firenze, si chiede alla Giunta Toscana una “accelerazione” delle opere necessarie ad aumentare il livello di sicurezza del territorio e “proteggerlo” da fenomeni di esondazione importanti (come quelle del 2012 e del 2014), che hanno provocato danni talvolta anche ingenti.

Nel dicembre 2017 la Giunta, con apposita deliberazione, ha riconosciuto la necessità di intervenire sugli argini ritenuti “inadeguati”. Con un primo stanziamento di risorse (900mila euro), si è dato il via alla costruzione di “paramenti di contenimento”, ossia muri in cemento armato, alti 4,85 metri per circa 50 metri alla destra e alla sinistra del corso d’acqua, dal ponte di via Mazzini/via Mascagni. Il progetto complessivo prevede di continuare per altri 600 metri circa (costo stimato di 11milioni) e procedere ad adeguamenti idraulici e strutturali del fiume per un costo complessivo di 16milioni.

Nonostante, si ricorda nella mozione, che popolazione e istituzioni abbiano “da sempre richiesto interventi di messa in sicurezza delle aree circostanti il Frigido”, è emersa anche la necessità di prendere in considerazione l’impatto visivo delle opere da realizzare. Il loro corretto inserimento nel paesaggio circostante deve però garantire lo sviluppo economico e produttivo dell’area.

La mozione impegna quindi la Giunta a “proseguire con la massima determinazione” per ultimare gli investimenti in corso e quelli programmati per la “completa messa in sicurezza del Frigido” attraverso “soluzioni qualitative, architettoniche e paesaggistiche che tengano conto della vocazione turistica di Marina di Massa”.

‘Ballo ma non mi sballo’, Scarperia e San Piero in pista contro l’abuso di alcol

Conferenza stampa di presentazione delle iniziative per la sensibilizzazione a stili di vita sani, contro l’abuso di alcol, giovedì 11 ottobre alle 12 in sala Barile. Interviene il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani

Il Mugello in campo contro l’abuso di alcool e per favorire stili di vita sani e consapevoli senza rinunciare al divertimento. Il progetto ‘Ballo ma non mi sballo’ a Scarperia e San Piero sarà presentato in conferenza stampa domani, giovedì 11 ottobre, alle 12 in sala Barile.

Si tratta di una serie di iniziative di prevenzione che si svolgeranno all’interno della nuova discoteca Ikebana (via Nilde Iotti, 2), rivolte in particolare ai più giovani. Tra queste anche il servizio navetta per collegare il locale con i Comuni del Mugello, organizzato grazie alla collaborazione con Autolinee Toscane, pensato per ridurre drasticamente i rischi correlati al consumo di alcol e guida.

Alla conferenza stampa interverrà il presidente dell’assemblea toscana Eugenio Giani. Saranno inoltre presenti la consigliera regionale Fiammetta Capirossi, il sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti, il responsabile marketing di Ikebana Tommaso Talluri.

Per la forte valenza sociale dell’iniziativa, che si rivolge in particolare a giovani e giovanissimi, parteciperanno anche il responsabile del Servizio dipendenze dell’azienda sanitaria di Zona (SerD) Gabriele Bardazzi e il direttore della società della salute Mugello Michele Mezzacappa.

Rifiuti: Consiglio vota stop all’ampliamento discarica Pago 

Una mozione, prima firmataria Fiammetta Capirossi (Pd), approvata in Consiglio regionale, chiede che la Giunta toscana si impegni a sospendere il piano di ampliamento della discarica Il Pago nel comune di Firenzuola (Firenze). Mentre una mozione di Sì Toscana a Sinistra chiede di incoraggiare la creazione di centri per il riutilizzo dei rifiuti sul territorio regionale.

Prima dell’approvazione del documento l’Assemblea aveva respinto una mozione sullo stesso argomento presentata dal centrodestra. Il documento impegna la Giunta ad attivarsi nei confronti di Herambiente per rivedere la decisione di procedere all’ampliamento del quinto lotto della discarica “individuando soluzioni alternative” alla luce del contributo determinante “offerto in questi anni dalla comunità di Firenzuola”.
Si chiede inoltre di convocare un tavolo regionale con Herambiente, Alia, Ato Toscana Centro e Comune di Firenzuola, per individuare “tempi certi e modalità per la chiusura definitiva della discarica” escludendo qualsiasi ipotesi di realizzazione del sesto lotto e subordinando ogni eventuale ampliamento all’approvazione del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti. Capirossi si è detta amareggiata per l’impossibilità di arrivare a a un testo condiviso. “Occorre riportare la discussione su binari della concretezza – ha concluso – affidando alla Giunta alcuni impegni precisi finalizzati a rivedere la decisione dell’ampliamento della discarica e concertando con i soggetti interessati le soluzioni alternative”.
Un’altra mozione, presentata dai consiglieri di Sì Toscana a sinistra Tommaso Fattori (capogruppo) e Paolo Sarti, e approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, chiede invece che la Giunta toscana si impegni a “incoraggiare e sostenere la creazione capillare di centri per il riutilizzo dei rifiuti sul territorio, in quanto utili strumenti per il perseguimento degli obiettivi regionali ed europei” e provvedere “all’emanazione di specifici bandi di finanziamento destinati agli enti pubblici”.
“La direttiva 98/2008 dell’Unione europea definisce la gerarchia delle azioni per la gestione dei rifiuti: la prevenzione, la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio sono le vere azioni da favorire – ha spiegato Fattori in aula -. Il piano bonifiche e rifiuti della Regione Toscana già indica la possibile costituzione di tali centri, e prevede la promozione di servizi finalizzati al riuso e alla riparazione”. Per Fattori, “al cuore di questa mozione c’è una cultura che si propone di contrastare l’usa e getta e di ridurre la quantità di rifiuti”.
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