Farmaci: al via campagna per uso medicinali generici in Toscana

“Per risparmiare sulle medicine ma non sulla salute”, Comitato regionale consumatori utenti della Toscana per incentivare l’acquisto dei medicinali generici al posto di quelli di marca

‘Risparmia sui farmaci, non sulla salute’. Con questo slogan prende il via la campagna di comunicazione voluta dal Comitato regionale consumatori utenti della Toscana per promuovere la conoscenza dei farmaci generici e incentivarne l’acquisto al posto dei medicinali di marca.

I farmaci generici presentano la stessa quantità di principio attivo e presenta la stessa biodisponibilità di un farmaco di marca con brevetto scaduto, prodotto da altre case farmaceutiche e venduto a prezzi più bassi.

Il progetto, di cui è capofila Adiconsum Toscana, è realizzato con l’utilizzo dei fondi del Mise (ripartizione 2018) e si basa sulla collaborazione delle associazioni dei consumatori facenti parte del Comitato regionale consumatori e utenti (Crcu) della Toscana (Adoc, Adusbef, Aeci, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino) e degli assessorati alla tutela dei consumatori e al diritto alla salute e sanità della Regione.

“L’obiettivo – spiega l’assessora all’istruzione, formazione e lavoro Alessandra Nardini che ha la delega alla tutela dei consumatori – è quello di sensibilizzare” i cittadini “sul tema dei farmaci generici, non di marca, che vengono definiti ‘equivalenti’ proprio perché hanno la stessa composizione in termini di principi attivi e le stesse indicazioni terapeutiche del farmaco di marca. Il loro impiego al posto del farmaco più noto e pubblicizzato consente alle cittadine e ai cittadini di risparmiare, obiettivo non secondario in questa difficile fase storica, salvaguardando allo stesso tempo medesima efficacia nelle cure. Con la collaborazione di farmacie e medici di famiglia contiamo di sviluppare e rafforzare la coscienza critica delle cittadine e dei cittadini e di superare le resistenze che molti ancora hanno nei confronti dei farmaci generici, spesso dovute a scarsa conoscenza del prodotto”. “La possibilità di scegliere i farmaci equivalenti rappresenta una delle più importanti innovazioni degli ultimi anni – spiega l’assessore alla salute della Regione Simone Bezzini – per la quale è fondamentale informare i cittadini sul loro uso, spiegandone le caratteristiche e fornendo tutte le informazioni del caso in modo chiaro e basato su evidenze scientifiche, aumentando così la consapevolezza nelle persone e la sensibilità su temi cruciali per la tutela della salute”. “In questa fase storica, in cui vediamo messe in discussione le evidenze della scienza e della medicina, vogliamo dare il nostro contributo a una corretta informazione nell’interesse dei cittadini, che possono risparmiare e curarsi in totale sicurezza e con la stessa efficacia”, conclude Antonello Simone, membro di Adiconsum nel Crcu. La campagna di comunicazione sarà realizzata con la distribuzione di materiale informativo sui farmaci generici e sulle loro proprietà presso le farmacie, gli studi dei medici di famiglia, le Misericordie, le associazioni di volontariato e gli sportelli delle associazioni dei consumatori.

Coronavirus: Federconsumatori, rimborsare abbonamenti Tpl

La Regione Toscana si attivi con i gestori del trasporto pubblico locale per chiedere rimborsi ai cittadini per gli abbonamenti del mese di marzo di cui molti non hanno potuto usufruire a causa dell’emergenza Coronavirus e dei decreti del Governo.

Lo chiede Federconsumatori Toscana con una lettera all’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli.
“La situazione emergenziale venutasi a creare – sottolinea Federconsumatori in una nota – ha portato molti utenti a non spostarsi dal proprio domicilio, non potendo in tal modo usufruire del servizio e degli abbonamenti mensili del Tpl del mese di marzo, già saldati prima del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Ad oggi le uniche disposizioni del Governo sul punto permettono il rimborso a chi risulta essere in ‘permanenza domiciliare’. Ciò comporta una perdita in termini economici non solo per i lavoratori che non si recano fisicamente presso la sede lavorativa, ma anche per gli studenti che a causa della chiusura degli istituti scolastici non hanno usufruito del titolo di viaggio e che, sicuramente almeno fino al 3 aprile 2020, non ne potranno in ogni caso beneficiare”.
Federconsumatori Toscana chiede alla Regione “idonei strumenti di ristoro per le famiglie, anche e soprattutto in considerazione del fatto che non potendo godere dei servizi offerti nel mese di marzo a causa dell’emergenza sanitaria e, considerando le disposizioni predisposte sul punto dal Governo, decade a tutti gli effetti così il contratto di trasporto nel periodo di forzata permanenza domiciliare”.

Banca Etruria, azione giudiziaria di Federconsumatori Toscana contro la società che ha certificato i bilanci

“Gravi responsabilità, negligenze ed omissioni. E’ una sfida ‘Davide contro Golia’, ma siamo fiduciosi”. Obiettivo: ottenere altri rimborsi per i risparmiatori. In Toscana l’associazione ha difeso e fatto rimborsare migliaia di persone dopo il decreto Salvabanche: ecco tutti i numeri e chi potrebbe averne ancora diritto

Con il sostegno dei legali dello Studio Galgano e del Prof. Luca Bagnoli, Federconsumatori Toscana ha individuato gravi responsabilità, negligenze ed omissioni della Società di revisione Pricewaterhouse Coopers Spa, che ha certificato i bilanci di Banca Etruria. Per questo Federconsumatori ha inviato diffida formale alla società di revisione ed avvierà dai prossimi giorni, fino a marzo inoltrato, assemblee in tutta la Toscana per raccogliere consensi ed adesioni formali degli associati e di tutti coloro che riterranno di voler essere assistiti in questo percorso dall’associazione.

“Diversamente da quanto rappresentato nei bilanci certificati, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio si trovava in stato di insolvenza già dal 2010 – sono passi della lettera di diffida -. Una tale falsa rappresentazione della situazione patrimoniale della Banca è stata possibile a causa dell’imperizia della Vostra Società, che mai ha evidenziato le pur enormi carenze in tema di svalutazione dei crediti della Banca e l’erroneità delle classificazioni dei crediti stessi”. Si legge ancora nella lettera: “Dal 2010 la Vostra Società ha certificato i bilanci della Banca senza formulare rilievi e omettendo di denunciare alla Banca d’Italia le gravi irregolarità che avrebbe potuto e dovuto verificare”. E ancora: “Con la propria condotta omissiva e commissiva la Vostra Società ha quindi indotto il mercato e gli investitori ad una percezione assolutamente distorta e non veritiera della situazione della Banca, con conseguente lesione della loro libertà di determinazione. Avendo violato la normativa in materia di revisione contabile, la Vostra Società è responsabile in solido e tenuta al risarcimento del danno patito dai risparmiatori”. Nel dettaglio, sarà intrapresa una azione giudiziaria, attraverso un accertamento tecnico preventivo (ATP), con cui chiedere al Giudice di nominare un perito (CTU) che accerti le responsabilità della Pricewaterhouse Cooper Spa da Federconsumatori evidenziate. Se il Giudice valuterà positivamente l’esposto di Federconsumatori, nominerà un perito che inviterà le parti a cercare accordi di transazione: questo potrebbe significare denaro per tutti gli obbligazionisti e azionisti “azzerati” dal decreto Salvabanche.

La Pricewaterhouse Coopers (nome commerciale PwC) è un network internazionale che fornisce servizi di revisione di bilancio, consulenza di direzione e strategica, e consulenza legale e fiscale (tra i suoi clienti, anche la Banca Popolare di Vicenza). La società, colosso mondiale dei servizi professionali, è tra le più prestigiose del pianeta e fa parte delle cosiddette “Big Four”: le quattro più grandi aziende di revisione, insieme a Deloitte & Touche, Ernst & Young e KPMG (fonte Wikipedia).

“E’ Davide contro Golia, ma siamo fiduciosi. Siamo consapevoli della sfida e sappiamo che sarà ancora una volta un grosso impegno per tutte le nostre strutture, ma fino ad oggi la perseveranza e la coerenza dei comportamenti ci hanno dato ragione – ha detto Fulvio in conferenza stampa Farnesi, presidente di Federconsumatori Toscana -. Ci sentiamo impegnati a mantenere alta l’attenzione su questa vicenda e confermiamo, se ce ne fosse bisogno, il nostro impegno per la ricerca di soluzioni giuste che ristorino i risparmiatori traditi”. Alla conferenza stampa era presente anche Emilio Viafora, presidente di Federconsumatori nazionale secondo cui l’iniziativa ha “rilevanza nazionale”.

 

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