Sollicciano, morto detenuto di 43 anni

Era di origini tunisine il detenuto di 43 anni deceduto ieri sera nella sezione transito isolamento del carcere fiorentino di Sollicciano.

L’uomo era detenuto nella sezione transito isolamento del carcere di Sollicciano ed è morto mercoledì sera, le cause del decesso non sono state ancora rese note, ma secondo le prime indiscrezioni non ufficiali il detenuto sarebbe morto perché la testa sarebbe rimasta incastrata nello spioncino della cella riservato al passaggio del cibo. Al momento non è chiaro come questo sia potuto accadere, lo stabilirà l’inchiesta che sta vagliando tutte le ipotesi compresa quella di un atto volontario, l’inchiesta dovrà accertare inoltre il perché non sia stato soccorso in tempo.

Il Segretario Generale Regionale della UIL-PA Polizia Penitenziaria Eleuterio Grieco ha dichiarato: “le circostanze della morte non le conosciamo, ma rimane il fatto che ieri sera a Sollicciano oltre alla morte del detenuto un altro ha abbattuto nuovamente i muri della cella, per cui anche questo fatto pone sempre di più l’accento su di una struttura alquanto fragile visto quanto avvenuto l’11 luglio 2021”.

Quel giorno – drammatico – otto detenuti della 12ma sezione, avevano incendiato i materassi delle loro celle, poi avevano divelto le inferriate delle finestre del locale docce ed infine erano riusciti ad arrampicarsi sul tetto del penitenziario. Da allora sono continuate le proteste e le denunce da parte dei detenuti a causa delle condizioni di un carcere che ospita il doppio delle persone che potrebbe ospitare. E proseguono anche le proteste degli stessi agenzi di Polizia penitenziaria che denunciano la gravita della loro condizioni di lavoro. Sempre Grieco dice: “la situazione è davvero drammatica a Sollicciano, poiché le aggressioni violente e minacce al personale di polizia continuano, per cui questo è un paese strano ci si scandalizza per le aggressioni e minacce dei no vax ma poco si fa sulle aggressioni continue alla polizia penitenziaria nelle carceri che sono veri e propri infortuni sul lavoro.

Sollicciano resta dunque un carcere sovraffollato e fatiscente nella sua struttura. E – cosa grave che si protrae da tempo – manca ancora di un comandante e di un direttore titolare. Mentre il Sindaco di Firenze Dario Nardella invoca da tempo la costruzione di un carcere del tutto nuovo.

Carceri: sindacati, sventata evasione da Sollicciano

I sindacati di polizia penitenziaria hanno dato la notizia. Sventata un’evasione ieri sera nel carcere di Sollicciano. Quattro detenuti sorpresi a rompere pilastri di cemento

Sventata un’evasione dal carcere fiorentino di Sollicciano ieri sera. A darne notizia i sindacati di polizia penitenziaria Uil-Pa e Sappe spiegando che 4 detenuti romeni sono stati sorpresi mentre stavano rompendo, con una spalletta del letto in ferro, i pilastrini di cemento armato che proteggono la finestra della cella. A dare l’allarme un agente che era all’esterno del carcere e si è accorto della caduta di calcinacci. Tutto è accaduto nel reparto transito del carcere, dove i 4 si trovavano in attesa di essere trasferiti perchè coinvolti in risse avvenute nei giorni scorsi nel penitenziario.
Per il suo segretario toscano della Uil-Pa Eleuterio Grieco, “ancora una volta Sollicciano si dimostra una struttura con gravissimi problemi strutturali e di adeguamento”. Per il segretario del Sappe Donato Capece, c’è bisogno che il Dap invii agenti “ma una riflessione deve essere fatta sula precaria sicurezza del carcere”. Nel febbraio 2017 tre detenuti romeni evasero da Sollicciano praticando un buco nel muro della cella.

Sollicciano: sequestrato medico

Al carcere di Sollicciano è stato sequestrato un medico durante la sua funzione. Il segretario della Uilpa, Eleuterio Grieco, sfrutta l’occasione per sottolineare che nel carcere  “la situazione è ancora calda sul versante dell’ordine e la sicurezza interna”.

Un medico sarebbe stato sequestrato nel carcere fiorentino di Sollicciano. E’ quanto reso noto, in un comunicato, dal segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria, Eleuterio Grieco.

“A Sollicciano” prosegue il sindacalista “la situazione è ancora calda sul versante dell’ordine e la sicurezza interna. Ovviamente non bastano i pochi ventilatori per smorzare la calura estiva poiché anche due giorni fa vi è stato l’ennesimo episodio di violenza gratuita, gestito come al solito da quel poco personale di polizia penitenziaria presente, dove un medico durante la sua funzione sembrerebbe essere stato sequestrato in ambulatorio da un detenuto italiano e costretto sotto minaccia a prescrivere farmaci”.

“In questi giorni”, prosegue il segretario “stiamo esercitando la nostra azione con le forze politiche, compreso il ministro della Giustizia, affinché si ponga al centro ‘il caso’ di Firenze Sollicciano, delle cose promesse e non fatte e le relative responsabilità, ma più in generale dello stato di indecenza in cui versano le carceri della regione toscana”.

Infine Grieco conclude dicendo di aver invitato invitato il ministro Alfonso Bonafede a ritornare di nuovo a Firenze Sollicciano, nonché visitare anche la struttura penitenziaria di Livorno che è in uno stato di fatiscenza strutturale grave, ponendo un accento particolare anche sull’isola di Gorgona che potrebbe diventare d’avvero un’eccellenza ed esempio mondiale, se concretamente si mettano in campo pochi punti per la sua reale funzionalità.

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