Festival del Maggio Musicale: Elio (senza Storie Tese) legge Daniil Charms sulla musica di Šostakovič

Lunedì 18 giugno alle 20 il cantautore milanese Elio sarà protagonista di un reading musicale che lo vedrà interpretare brani dello scrittore russo accompagnato dai Cameristi del Maggio.

Sarà la voce di Elio, istrionico cantautore e musicista milanese, a interpretare le parole dello scrittore e poeta russo Daniil Charms, accompagnato dai Cameristi del Maggio, che eseguiranno una selezione di brani di Dmitrij Šostakovič. Il progetto nasce dalle suggestioni tratte dalle pagine di Casi di Charms, nato a San Pietroburgo nel 1905 e morto nel 1942 in un manicomio criminale di Leningrado.

Una prosa in cui regnano il rifiuto della logica quotidiana e i paradossi delle situazioni. A fare da contrappunto alla lettura dei brani scelti di Casi il progetto propone la musica di Dmitrij Šostakovič, tra i più importanti compositori di scuola russa del Novecento e del quale il Maggio Fiorentino propone atualmente l’intero corpus delle sinfonie offerte in un’unica stagione sinfonica. Musica e potere furono un binomio costante nella biografia di Šostakovič. I suoi settant’anni di vita in pratica coincidono con la vita dell’Unione Sovietica e ne riflettono umori e disagi, successi e sconfitte. La sua posizione mostra quell’ambiguità tristemente connaturata al rapporto arte/potere nei regimi totalitari, dove l’arte viene considerata cinghia di trasmissione tra dirigenti e popolo, meccanismo utilizzato fondamentalmente per creare consenso e gli artisti che non si adeguano a questa prospettiva, quanto meno formalmente, hanno la vita dura.

Elio:
Nato in una zona di Milano, in tenera età si trasferisce in un’altra zona di Milano, ma sempre in periferia. Poi dopo tanti anni va ad abitare fuori Milano, ma non tanto, dove abita tuttora, ma in periferia nella zona dove era andato in tenera età che ho detto prima. Milano, città che ha dato i natali ad Elio, è anche la città dove va a scuola, elementari, medie, liceo scientifico Einstein, con Mangoni, università di ingegneria (Politecnico) terminata con calma, scuola civica di musica dove suona il flauto traverso e si diploma anche al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, che però Giuseppe Verdi è nato a Busseto ma non c’è neanche da fare il paragone per scherzo. In più gioca a pallone nella Milanese, nel Fatima, nel Corsico fino all’età di 18 anni, poi gioca a baseball nell’Ares, sport che gli piace tuttora. Obblighi militari assolti dall’86 all’88, dal 1979 cerca di far divenire realtà il sogno di Elio e le Storie Tese.

I Cameristi del Maggio – Orchestra da Camera del Maggio Musicale Fiorentino:
I Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino sono un’orchestra da camera che annovera tra le proprie fila musicisti giunti all’apice della maturità strumentale grazie all’esperienza maturata negli anni all’interno del prestigioso Teatro fiorentino sotto la guida, oltre che dello stesso Zubin Mehta, direttore principale del Teatro, dei più grandi direttori di tutti i tempi tra i quali Chung, Carlo Maria Giulini, Giuseppe Sinopoli, Carlos Kleiber, Herbert von Karajan, Leonard Bernstein Claudio Abbado, Georges Prêtre, Seiji Ozawa, Riccardo Muti, Lorin Maazel, Semyon Bychkov, Myung-Whung. Si propongono come interpreti sensibili nell’adeguare la timbrica e il fraseggio alle esigenze espressive di un repertorio che spazia dalla grande musica strumentale italiana del ‘700, al romanticismo europeo, alle varie correnti artistiche del ‘900 e contemporanee, unendo la tipica lucentezza del suono italiano ad una rigorosa cura e disciplina. I Cameristi hanno per loro natura un organico duttile e variabile in base ai contesti e ai repertori affidando parti solistiche di grande virtuosismo ai solisti del gruppo, tutte prime parti dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. I Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino hanno il privilegio di portare nel mondo il nome del Teatro fiorentino: sono regolarmente ospiti di Festival di rilievo internazionale, si esibiscono in sale prestigiose e vantano collaborazioni con solisti di primissimo piano del panorama internazionale tra i quali Placido Domingo, Andrea Bocelli, Salvatore Accardo, Pinchas Zukerman, Wolfram Christ, Mario Brunello, Andrea Lucchesini, Vadim Repin, Boris Berezovsky, Daniele Callegari, Michael Guttman, Nestor Marconi, Anneleen Lenaerts, Toby Hoffman, Sergio Tiempo e Karin Lechner.

Maggio Musicale: Mikhail Jurowski a tu per tu con Šostakovic

Appuntamento domani, giovedì 7 giugno alle 20, per il concerto che vedrà il maestro Mikhail Jurowski impegnato nel dodicesimo concerto del ciclo dedicato a Dmitrij Šostakovic: il direttore d’orchestra, considerato uno degli interpreti di riferimento delle musiche del compositore russo, salirà per l’occasione sul podio del Teatro del Maggio Musicale.

Mikhail Jurowski torna nuovamente a dirigere l’Orchestra del Maggio Musicale dopo il grande successo dei due concerti del ciclo Čajkovskij/Stravinskij del 12 e 15 aprile, in occasione dei quali aveva sostituito sul podio il maestro Zubin Mehta.
Il programma prevede i Quattro pezzi di Girolamo Frescobaldi, la Sinfonia n.1 in re maggiore op. 25 Classica di Sergej Prokof’ev e infine la Sinfonia n. 14 in sol minore op. 135 di Šostakovic.

Penultima opera del copioso catalogo sinfonico di Šostakovič, la Sinfonia n. 14 stupisce per struttura formale e organico scelti. Gli undici episodi vocali in cui è suddivisa e un’orchestra ridotta alla sola sezione degli archi e delle percussioni la avvicinano infatti a una sorta di ampia cantata per soprano, basso e orchestra da camera. I testi scelti per quest’opera, in cui Šostakovič rappresenta la morte nella molteplicità dei suoi aspetti, spaziano da Lorca, Apollinaire, Küchelbecker e Rilke. Ogni episodio sviluppa un proprio quadro espressivo ma fin dalle prime battute si impone un’atmosfera mesta e dolente, solo a tratti squarciata da accenti di tragica ironia.

La sinfonia si apre con il De Profundis su una poesia di García Lorca, seguito da Malagueña dello stesso autore, mentre Lorelei di Apollinaire introduce altri cinque testi musicati con toni ora buffi, ora strazianti: si passa dall’assolo di violoncello che introduce Il suicida ai toni scherzosi e irriverenti de La risposta dei cosacchi dello Zaporož’e al Sultano di Costantinopoli, un topos della cultura russa, per continuare con O, Delvig, Delvig di Wilhelm Küchelbecker, terminando con La morte del poeta e Conclusione di Rainer Maria Rilke. I solisti chiamati a interpretare i brani di Šostakovic sono il soprano Evelina Dobraceva e il basso Alexey Tikhomirov.

Mikhail Jurowski
Nato a Mosca nel 1945, è uno dei direttori più celebri della sua generazione. Cresciuto nell’Unione Sovietica, entra in contatto con gli artisti russi più famosi in campo internazionale, fra cui in primo luogo Dmitrij Šostakovič, la cui personalità esercitò una profonda influenza su di lui, tanto che oggi è considerato uno degli interpreti di riferimento delle musiche del grande compositore, come testimonia il Premio Internazionale Šostakovič ricevuto nel 2012 dalla Šostakovič Gohrisch Foundation. Prima di lasciare l’Unione Sovietica, Mikhail Jurowski ha studiato al Conservatorio di Mosca con Leo Ginsburg e Alexei Kandinsky, per poi iniziare una brillante carriera che lo ha portato più volte sul podio della Komische Oper Berlin, dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Radio Televisione di Mosca, del Teatro dell’Accademia di Musica Stanislavskij e Nemirovich-Danchenko di Mosca e del Teatro Bol’šoj. Nel 1989, lascia l’Unione Sovietica, dopo che gli era stato offerto un incarico stabile alla Dresden Semperoper: da allora dirige prestigiose orchestre in tutto il mondo e diviene General Music Director e Direttore principale della Nordwestdeutsche Philharmonie, Direttore principale della Leipzig Opera, della WDR Rundfunkorchester e della Deutsche Oper Berlin e Direttore principale ospite dell’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino. Come direttore ospite collabora con le Orchestre Filarmoniche di Londra, Bergen, Varsavia, Lubecca, Monte-Carlo e San Pietroburgo, con la Leipzig Gewandhaus Orchestra, la Dresden Staatskapelle, l’Orquesta Sinfónica de Galicia e la Norrköppings Symfoniorkester. Attualmente è Direttore principale ospite della Sinfonia Iuventus di Varsavia. Nominato ai Grammy per i suoi 3 CD dedicati alle musiche di RimskijKorsakov con la Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin, ha realizzato numerose incisioni.

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