Firenze, frode centri migranti, indagati a processo

L’indagine svolta in alcuni centri per migranti a Firenze ha mostrato inadeguatezza degli immobili, mancata erogazione dei servizi previsti, fatture false ed evasione fiscale.

Tutti a processo gli otto indagati di un’inchiesta sulla gestione di alcuni centri per migranti a Firenze e provincia dove si contestano reati di frode nell’esecuzione di un appalto della prefettura, fatture per operazioni inesistenti ed evasione fiscale. Lo ha deciso il giudice dell’udienza preliminare. Prima udienza in tribunale il 7 giugno.

Tra gli imputati ci saranno padre e figlio, Davide Santetti, 57 anni, e Ottorino Santetti, 85 anni, amministratori di Eurotravel bed&breakfast, la srl che reperiva le strutture da adibire a centri di accoglienza per migranti. In realtà l’indagine mostrò l’inadeguatezza degli immobili, con numero di posti letto, servizi igienici e cucine inferiori rispetto al numero di ospiti e la mancata erogazione dei servizi previsti, come biancheria, orientamento, prodotti per l’igiene, scheda telefonica da 15 euro, ‘pocket money’ da 2,5 euro al giorno.

Le indagini dei carabinieri, che partirono nel 2014 anche da segnalazioni degli stessi immigrati, riscontrarono precarie condizioni igienico-sanitarie, cibo avariato, scaduto o insufficiente per sfamare tutti (venne ricostruito un giro di 300 migranti), bagni non disinfettati, la diaria spesso mai erogata. Un quadro che riguardava strutture adattate a centri di accoglienza nella provincia di Firenze, a Lastra a Signa, Signa, Porto di Mezzo, Impruneta, Campi Bisenzio. All’inizio dell’inchiesta, cui contribuì anche la guardia di finanza e che è stata coordinata dal pm Leopoldo De Gregorio, Davide Santetti e Ottorino Santetti andarono ai domiciliari. Le indagini coinvolsero anche i manager Matteo Conti, 47 anni, presidente della cooperativa Il Cenacolo, e Lorenzo Terzani, 61 anni, presidente del consorzio cooperativo Co&So.

Inchiesta su accoglienza migranti: Co&So, con Eurotravel rapporti interrotti da 2015

“Come struttura di coordinamento di varie realtà cooperative della Toscana abbiamo sempre messo il rispetto dei principi di legalità e trasparenza al primo posto della nostra azione. Così abbiamo fatto e così continueremo a fare ed è per questo motivo che ribadiamo la fiducia nella magistratura, a cui confermiamo la totale disponibilità e collaborazione, e nello Stato di diritto. E’ doveroso quindi anche ricordare come fin dal 2015 abbiamo provveduto a interrompere ogni rapporto con la Eurotravel dei signori Santetti e abbiamo trasferito i richiedenti asilo in altre strutture”. Lo afferma in una nota il consorzio Co&So Gruppo cooperativo riguardo all’inchiesta della procura di Firenze sulle gestione di alcune strutture di accoglienza per migranti nella provincia.

“E’ opportuno ricordare – prosegue il comunicato – che le strutture in questione erano state utilizzate in precedenza in due distinti appalti che non hanno coinvolto Co&So, senza alcun rilievo da parte della prefettura. Successivamente Co&So ha operato sulla base di un legittimo affidamento sulla regolarità delle strutture, maturata dai precedenti appalti e dalla dichiarazione resa a riguardo dal proprietario. Del resto il sistema dell’accoglienza di cittadini stranieri nel nostro Paese è un fenomeno piuttosto recente che ha conosciuto una situazione di straordinaria emergenza proprio in quei mesi del 2014”.

L’inchiesta ha portato agli arresti domiciliari Davide Santetti, 56 anni, e il padre Ottorino Santetti, 84 anni, soci e amministratori di Eurotravel. Ma ha anche fatto scattare interdizioni per Matteo Conti, 46 anni, presidente della cooperativa sociale Il Cenacolo onlus, e Lorenzo Terzani, 60 anni, presidente dello stesso consorzio Co&So.

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