Mps: morte Rossi; sentito a Genova imprenditore Degortes

“La storia dei festini è falsa. Rossi si suicidò”.

“La storia dei festini e della cocaina è tutta una invenzione. Anzi, io sono stato danneggiato, perche’ adesso a Siena pensano tutti che sia stato io tra gli organizzatori di queste feste”. E’ quanto ha detto Antonio Degortes, imprenditore e figlio di Andrea, il fantino Aceto, interrogato oggi dal procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati e dal sostituto Cristina Camaiori nell’ambito dell’inchiesta sui colleghi di Siena che si occuparono della morte di David Rossi, l’allora capo della comunicazione di Mps.

“Rossi si è suicidato – ha detto Degortes davanti ai pm – perchè in quel periodo era davvero sotto pressione. Era molto agitato per tutta la vicenda giudiziaria sulla banca”.

La procura di Genova ha aperto un fascicolo per abuso d’ufficio, a carico di ignoti, dopo l’intervista rilasciata a Le Iene dall’ex sindaco senese Pierluigi Piccini. Rossi precipitò da una finestra di Rocca Salimbeni, sede dell’istituto bancario il 6 marzo 2013. La morte venne definita un suicidio, ma i familiari non hanno mai creduto a questa ipotesi.

Piccini, nell’intervista, aveva detto di aver saputo di ‘festini’ ai quali avrebbero partecipato importanti personaggi della magistratura e della politica e che forse l’inchiesta sulla morte di Rossi era stata ‘abbuiata’ per questo. All’indomani della trasmissione di Mediaset, i pm senesi avevano presentato una querela per diffamazione, dopo le dichiarazioni di Piccini. I magistrati genovesi hanno aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, ma nei prossimi giorni potrebbero essere iscritti i primi indagati.

Mps: morte Rossi; vedova, in lettera anonima si parla 2 spari

Donna intervistata nel corso della trasmissione de Le Iene.

“Ci sono nella vita situazioni che vogliono che siano andate in un modo mentre invece sono andate in modo diverso, sì, sono stati sparati due colpi di arma da fuoco in quei giorni, ed io posso scriverlo e a me confermato anche da persone vicine”. E’ il contenuto di una lettera firmata ‘un vigliacco’, datata 21 novembre, recapitata a Antonella Tognazzi, vedova dell’ex capo comunicazione di banca Mps David Rossi morto il 6 marzo 2013 precipitando dalla finestra del suo ufficio. La lettera è stata mostrata dalla vedova alla
trasmissione Le Iene andata in onda ieri sera.

Nella lettera si spiega che i colpi sarebbero stati sparati “dall’interno verso l’esterno” e “dove siano finite le pallottole nessuno lo sa, ma a vista, basta vedere nella parte di fronte alla finestra e chissà che non appaiano”.

“Sono in questo letto ormai in procinto di passare ad altra vita – si legge ancora -, ma è da giorni anzi da anni che vivo con il rimorso di non aver mai detto cose e/o fatti sulla morte” di Rossi, definito “povero ragazzo”.

“Lascio questa mia memoria in busta chiusa sigillata a persona di mia fiducia che non sa cosa possa contenere, e come da accordi la deve imbustare solamente dopo la mia morte. Il perchè del Vigliacco? Perchè sono una persona umana, e volevo vivere una vita tranquilla fino alla mia morte, nella vita si ha paura dei poteri forti”.

La notizia degli spari era già emersa nelle scorse settimane quando, ricorda una nota della trasmissione di Mediaset, l’avvocato della moglie di Rossi, Luca Goracci aveva dichiarato
sempre ai microfoni de Le Iene come, un anno e mezzo fa, si sarebbe fatto vivo con lui un misterioso testimone che gli aveva raccontato di ‘un colpo d’arma da fuoco che qualcuno avrebbe sparato’ dopo il suo arrivo nel vicolo e il riconoscimento del corpo di Rossi.

L’uomo, ha spiegato Goracci, ‘sarebbe stato aggredito da alcune persone alle spalle: si è divincolato ed è riuscito a scappare con pugni e calci’.

Morte David Rossi, Procura Genova indaga per abuso ufficio

Verranno sentiti anche i magistrati senesi e i giornalisti de Le Iene nell’ambito dell’inchiesta della procura di Genova aperta all’indomani delle dichiarazioni dell’ex sindaco di Siena, Pierluigi Piccini.

Dichiarazioni rilasciate durante la puntata della trasmissione di Mediaset dedicata alla morte di David Rossi, avvenuta il 6 marzo 2013 quando era capo comunicazione di Banca Mps. Rossi precipitò da una finestra di Rocca Salimbeni, sede dell’istituto senese. la morte venne definita un suicidio, ma i familiari non hanno mai creduto a questa ipotesi. Piccini, nell’intervista, aveva detto di aver saputo di ‘festini’ ai quali avrebbero partecipato importanti personaggi della magistratura e della politica.
In queste ore il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati e il sostituto Cristina Camaiori hanno iscritto l’abuso d’ufficio come ipotesi di reato. Gli interrogatori inizieranno nei prossimi giorni.
“Abbiamo deciso – ha detto il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi – di accelerare i tempi dell’inchiesta, in modo da avere un quadro completo al più presto”.
All’indomani della trasmissione, i pm senesi avevano presentato una querela per diffamazione, dopo le dichiarazioni di Piccini. I magistrati genovesi hanno aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti. Non è invece ancora stata trasmessa dalla procura di Firenze l’inchiesta sulla busta con proiettile indirizzata al pm di Siena Aldo Natalini, che indagò sulla morte di Rossi.

Mps: morte Rossi; pm Siena apre 2 nuovi fascicoli

Accertamenti a seguito testimonianze in tv e su stampa.

La procura di Siena ha aperto due fascicoli modello 45, ovvero quello relativo a fatti non
costituenti notizia di reato, a seguito di nuovi elementi e testimonianze riportati da stampa e tv in relazione alla morte di David Rossi, l’ex capo comunicazione di banca Mps, morto il 6 marzo 2013 dopo essere precipitato dalla finestra del suo ufficio a Siena. I due fascicoli sono finalizzati ad accertare se esistono elementi concreti che possano portare alla riapertura dell’inchiesta sulla morte di Rossi, archiviata per due volte come suicidio.

Ai fini dei nuovi accertamenti nei giorni scorsi sono stati ascoltati a Siena l’avvocato della
famiglia di Rossi Luca Goracci, l’ex segretaria dell’allora ad di Mps Fabrizio Viola, Lorenza Pieraccini, e l’ex segretario dell’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari, Valentino Fanti.

I due nuovi fascicoli sono stati aperti in seguito all’intervista a ‘la Repubblica’ dell’avvocato Goracci, che aveva raccontato che un testimone gli aveva accennato della presenza di 4 persone in prossimità del vicolo di Monte Pio, dove è stato trovato il corpo di Rossi.

Pieraccini è stata ascoltata a seguito della trasmissione ‘Le Iene’, dove aveva raccontato che le mail inviate da Rossi a Viola nei giorni precedenti il decesso, erano state aperte e lette da altre persone tra cui Fanti. Per questo motivo anche l’ex segretario di Mussari è stato ascoltato dalla pg.

Sarà la Prima Commissione del Csm a valutare se avviare accertamenti per verificare l’eventuale incompatibilità ambientale o funzionale del procuratore di Siena Salvatore Vitello e del presidente del locale tribunale Roberto Carrelli Palombi. Il Comitato di presidenza del Csm ha trasmesso alla Commissione la richiesta del laico di Forza Italia
Pierantonio Zanettin di aprire una pratica sui due magistrati in relazione all’inchiesta sulla morte di David Rossi, il capo della comunicazione di Banca Mps precipitato dalla finestra del suo ufficio il 6 marzo del 2013.

Nel trasmettere la richiesta il vertice del Csm ricorda che sul caso in senso lato un’istruttoria è già in corso (c’è una pratica a tutela dei magistrati di Siena) e in quest’ambito la Prima Commissione del Csm potrà valutare “ogni tipo di richiesta di approfondimento”, fermo restando che ‘allo stato’ è esclusa l’apertura di una procedura di trasferimento d’ufficio. Il Comitato ricorda anche che sul caso segnalato da Zanettin “sono in corso attività di indagini” dei pm di Genova e Siena.

Lo spunto che aveva mosso Zanettin a chiedere l’apertura di una pratica sui capi degli uffici giudiziari di Siena era stata l’intervista delle Iene a Lorenza Pieraccini, ex segretaria dell’amministratore delegato di Mps Fabrizio Viola, che sarebbe stata presente in banca il
pomeriggio in cui Rossi morì e quindi sarebbe stata una tra le ultime persone a parlare con lui. La donna aveva confermato di non essere stata mai ascoltata dalla procura di Siena,nonostante sia stata invece indicata nel decreto di archiviazione del gip Malavasi tra i testimoni sentiti ‘a verbale dalla procura’.

Quella testimonianza ‘non avrebbe aggiunto alcunchè’ al quadro probatorio già cristallizzato, avevano sostenuto in un comunicato diffuso il 25 ottobre scorso il presidente del tribunale e il procuratore di Siena. Ma ‘il servizio delle Iene dimostra esattamente il contrario’, secondo Zanettin, che chiedendo l’intervento del Csm aveva  espresso le sue perplessità sulla stessa scelta dei due magistrati di ripercorrere con quel comunicato ‘indagini, ancora molto controverse e passibili di una riapertura’.

Mps: morte David Rossi, procura sentirà ex vertici banca

Gli ex vertici di Monte dei Paschi di Siena ma anche le segretarie e alcuni imprenditori. La lista non è ancora completa, ma i primi nomi messi nero su bianco dalla procura di Genova imprimono una accelerata all’inchiesta aperta all’indomani delle dichiarazioni dell’ex sindaco di Siena, Pierluigi Piccini.

Dichiarazioni rilasciate durante la puntata delle Iene dedicata alla morte di David Rossi, avvenuta quando era capo comunicazione Mps. Piccini, nell’intervista, aveva detto di aver saputo di ”festini” ai quali avrebbero partecipato importanti personaggi della magistratura e della politica.

I pm genovesi, come racconta il Secolo XIX, ascolteranno l’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari, l’ex ad Fabrizio Viola, la segretaria Lorenza Pieraccini (che non sarebbe mai stata ascoltata dai pm senesi). E ancora Valentino Fanti, ex segretario di Mussari e del cda e Bernardo Mingrone, numero uno dell’area finanza, la vice di Rossi Lorenza Bondi, il capo della segreteria Gian Carlo Filippone, il portiere Massimo Riccucci, l’imprenditore Antonio Degortes, figlio del famoso fantino del Palio ”Aceto” e forse la vedova Antonella Tognazzi.

Il fascicolo è ancora per atti relativi, ma dopo la tornata di interrogatori i magistrati decideranno se contestare l’abuso d’ufficio o archiviare. Intanto nelle prossime ore arriverà da Firenze l’inchiesta sul proiettile e lettera minatoria intercettata a Sesto Fiorentino e indirizzata al pm Aldo Natalini che ha indagato sia sullo scandalo Mps che sulla morte di Rossi, chiedendone per quest’ultima l”archiviazione.

Lettera con proiettile e minacce a pm Siena Natalini

Anm ‘basta clima odio’. Solidarietà al magistrato ma preoccupazione per accaduto.

Una lettera con un proiettile inesploso indirizzata al pm di Siena Aldo Natalini è stata
intercettata dalla polizia di Firenze. Secondo quanto si apprende oltre al proiettile la lettera conteneva gravissime minacce.

Natalini è uno dei tre magistrati senesi che aveva indagato su Mps e uno dei due titolari della prima inchiesta sulla morte di David Rossi.

 

“Apprendiamo con grande preoccupazione che è stata intercettata dalla polizia di Firenze una lettera contenente un proiettile inesploso e gravissime minacce indirizzate ad Aldo Natalini, pm a Siena”. Lo afferma, in una nota, la Giunta dell’Anm.

“Nell’esprimere solidarietà e vicinanza al collega, la Giunta non può che rimarcare come il clima di odio e di delegittimazione, che talvolta contraddistingue alcune propalazioni, possa oggettivamente alimentare una distorta percezione della funzione e dell’attività della magistratura, ponendo così le premesse anche per azioni intimidatorie e violente”.

“Quanto accaduto a Perugia, con l’aggressione a due colleghi, i tragici fatti di Milano ed altri analoghi eventi – prosegue la nota – debbono richiamare l’attenzione sull’esigenza di non trascendere dalla critica legittima all’aggressione personale”.

Le indagini sul proiettile, calibro 9, destinato al pm di Siena Aldo Natalini, sono state affidate alla polizia di Firenze dal procuratore capo Giuseppe Creazzo che ha aperto un fascicolo. La busta con il proiettile e le minacce è stata ‘intercettata’ ieri, martedì 7 novembre, al Centro di smistamento delle Poste di Sesto Fiorentino (Firenze). Secondo quanto si apprende sarebbe stata spedita da una città della Toscana.

L’inchiesta, presto, potrebbe essere trasferita per competenza alla procura di Genova dove, tra l’altro, è già stato aperto un fascicolo sui magistrati senesi dopo che il 10 ottobre scorso, il procuratore capo di Siena, Salvatore Vitello, ha inviato la registrazione di una trasmissione de ‘Le Iene’, con un’intervista ‘estorta’ all’ex sindaco della città del Palio
Pierluigi Piccini sulla morte dell’ex capo area comunicazione di Mps David Rossi.

Domani a Siena è in programma una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. All’ordine del giorno potrebbe esserci un’informativa sulle indagini e, se fossero ritenute necessarie, le eventuali misure di protezione per Natalini.

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