Monopattino, per Nardella serve subito una legge

Firenze, in una nota il sindaco Dario Nardella, dopo l’incidente mortale avvenuto al notte scorsa nel capoluogo toscano, costato la vita a un 27enne che mentre procedeva su un monopattino si è scontrato con una moto. Il sindaco ha espresso cordoglio ai famigliari del giovane uomo e le sue “più profonde scuse per l’inaccettabile lacuna normativa” sull’impiego dei monopattini.

“Lanceremo una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare se Governo e Parlamento non provvedono in tempi brevissimi a una legge nazionale” per una maggiore sicurezza nell’uso de monopattino. “Sono mesi – ha aggiunto Nardella – che Firenze è in prima linea per battersi per una maggiore sicurezza”.

“Aspettiamo che gli inquirenti chiariscano la dinamica dell’incidente, ma ciò che è già appurato è che il conducente del monopattino non aveva il casco – spiega il sindaco -, a differenza delle due persone che erano sulla moto. Firenze è stata la prima città a farsi carico del problema e da sindaco firmai un’ordinanza che purtroppo fu annullata dal Tar. Decidemmo di non fare ricorso, ma di chiedere al Parlamento un intervento rapido e decisivo con una norma che rispondesse alle proposte avanzate dalla nostra città”. o

“Oltre all’obbligo del casco anche l’assicurazione e anche “una sorta di targa dei mezzi. Sono passati diversi mesi e nonostante lo sforzo di alcuni parlamentari” come la presidente della Commissione Trasporti della Camera Raffaella Paita, “che ringrazio, il parlamento ancora non ha emanato una norma”. “Non molleremo su questa battaglia perché in gioco ci sono le vite di tante persone, soprattutto giovani. Le norme attuali sono assolutamente insufficienti e inadeguate”.

“È paradossale che sotto i 18 anni il casco è obbligatorio per chi utilizza il monopattino – afferma il sindaco Nardella -, mentre non lo è per chi ha più di 18 anni. È una regola beffa. Ci dispiace con tutto il cuore constatare che questi drammatici eventi, che purtroppo si sono verificati anche in altre città italiane ed europee, come ad esempio Genova e Parigi, ci danno ragione, ma della ragione non ce ne facciano niente fino a quando avremo una norma chiara per la tutela di tutti i cittadini e per la sicurezza dei monopattini, che sono un mezzo innovativo ed ecologico per spostarsi nelle città, ma che necessitano assolutamente di un quadro chiaro di sicurezza e tutele”.

“Se Governo e Parlamento non provvedono in tempi brevissimi – dice ancora Nardella – lanceremo una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare come abbiamo già fatto per l’omicidio stradale e per l’ora di educazione civica come materia di studio autonoma, con propria valutazione, nelle scuole di ogni ordine e grado”.

Con l’incidente mortale verificatosi la notte scorsa a Firenze salgono a quattro i decessi su monopattini nel 2021. È il triste bilancio fatto dall’associazione dei consumatori Consumerismo no profit che per questo chiede di “accelerare la proposta di legge al vaglio della Camera: servono misure urgenti per garantire sicurezza”.

“La nuova tragedia di Firenze dimostra ancora una volta l’esigenza di introdurre nel nostro paese misure urgenti per tutelare l’incolumità di chi utilizza i monopattini e incrementare la sicurezza sulle strade – afferma Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo che da tempo ha avviato una campagna per la sicurezza stradale – Per tale motivo chiediamo di accelerare l’iter sul disegno di legge presentato nei giorni scorsi alla Camera, e di approvare al più presto l’obbligatorietà del casco per tutti coloro che guidano monopattini, limiti alla velocità di tali mezzi, divieti per i minori e tutte le altre misure e restrizioni in grado di salvare vite umane ed evitare tragedie come quella della scorsa notte a Firenze. Proprio su tale tema e per migliorare il provvedimento al vaglio del Parlamento, abbiamo chiesto un incontro ai relatori della proposta di legge Roberto Rosso ed Elena Maccanti”

Incidente in monopattino ripropone la polemica sul casco obbligatorio

Firenze, una nota dell’associazione no profit di consumatori Consumerismo, rispetto all’incidente stradale, in cui una donna è finita ricoverata all’ospedale in codice rosso, dopo aver perso il controllo del monopattino mentre percorreva via Stibbert in discesa, riapre di fatto la polemica sull’obbligatorietà o no del casco alla guida dei monopattini.

“L’incidente avvenuto a Firenze, dove una donna ha battuto la testa in modo grave cadendo col suo monopattino, dimostra necessità di casco obbligatorio per monopattini. Proprio a Firenze il Tar aveva annullato ordinanza comunale che imponeva l’uso del casco per monopattini”.

Questo, rileva l’associazione nella nota, “è solo l’ultimo di una serie di sinistri gravi che dimostra la necessità di rendere obbligatorio il casco per tutti gli utenti che utilizzano monopattini privati, mentre per quelli in condivisione servono limitatori automatici della velocità”.

L’associazione ricorda inoltre come proprio a Firenze il Tar, lo scorso febbraio, aveva annullato l’ordinanza del sindaco di Firenze Dario Nardella che imponeva l’obbligo di utilizzo del casco sui monopattini: “Il casco salva la vita. – aveva postato il sindaco Nardella all’indomani della sentenza del TAR – Per questo recepiamo l’interpretazione del Tar e andiamo avanti con la nostra battaglia di buon senso per l’uso del #casco in monopattino. Chiediamo a Governo e Parlamento di intervenire perché purtroppo i rischi sono molteplici com’è confermato dal tragico evento di oggi a Genova”.

Vogliamo incentivare la mobilità sostenibile ma sulla salute non si scherza. Da Firenze, città della legge sull’omicidio stradale, continueremo a batterci per la sicurezza e per la vita delle persone.

Imporre “l’obbligatorietà del casco per tutti – spiega il presidente dell’associazione di consumatori Consumerismo, Luigi Gabriele – era misura che andava nella giusta direzione, considerata l’escalation di incidenti anche gravi che si registra in Italia sul versante dei monopattini, e l’anarchia che regna sovrana in tale comparto. Diversi studi hanno dimostrato inoltre come tale mezzo di locomozione sia più pericoloso delle biciclette e aumenti il rischio di traumi anche gravi”.

Nella ricerca di standard di sicurezza stradale con questo tipo di nuovi veicoli “il nuovo incidente registrato a Firenze dimostra ancora una volta come il casco rappresenti un presidio indispensabile almeno per i monopattini privati, mentre per quelli in condivisione servono limitatori in grado di portare la velocità massima a 15 km/h, in modo da incrementare la sicurezza stradale”.

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