Caldo: settimana con temperature estreme anche in Toscana

Caldo. La terza settimana di luglio per l’Italia si apre nel segno del caldo africano che continuera’ ad arroventare la penisola, da Nord a Sud, e le due isole maggiori. L’ondata di caldo che sta interessando anche la Toscana dovrebbe insistere almeno fino al 24 luglio.

Nelle zone interne della Sardegna sono attesi picchi fino a 47 gradi nella giornata di martedi’ ma anche Sicilia e Puglia vedranno nei prossimi giorni punti attorno ai 45. Si tratta di una vera e propria tempesta di calore, la terza di questa estate rovente per l’Italia: a portarla e’ l’anticiclone africano e per meta’ settimana potrebbe sprigionare il massimo della sua potenza, mettendo a rischio il caldo record di 48,8 gradi che fu registrato in Sicilia nell’agosto 2021. A Roma martedi’ si potrebbe arrivare a temperature tra i 42 e 43 gradi, attorno ai 40 ad Alessandria, Bologna, Ferrara, Mantova e Padova, 37 a Milano. Picchi di caldo si registreranno anche in altri Paesi dell’Europa meridionale, dalla Grecia, alla Spagna, e anche li’ Caronte, come e’ stata ribattezzata questa ondata di caldo, potrebbe portare picchi da record.

Il gran caldo durera’ fino a fine luglio, almeno al Sud, ma le temperature potrebbero abbassarsi leggermente al Nord fra giovedi’ e venerdi’ e al Centro fra venerdi’ e sabato, pur restano sopra le medie stagionali. Nonostante un maggio e giugno relativamente freschi e piovosi, il 2023 “si classifica fino ad ora al terzo posto tra i piu’ caldi mai registrati”, ha sottolineato la Coldiretti. Il ministero della Salute nel suo decalogo anti-caldo invita a evitare di uscire nelle ore piu’ calde, a proteggere le persone piu’ fragili, a bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno e mangiare frutta fresca, a indossare abiti chiari e che garantiscano la traspirazione, a indossare cappelli leggeri, occhiali con filtri UV e schermi solari prima di esporsi al sole. Il caldo rischia di riaccendere l’emergenza incendi, come sta accadendo in Salento: nella giornata di domenica ci sono state piu’ di 500 richieste d’intervento ai vigili del fuoco di Lecce sin dalle prime ore del mattino per una serie di roghi che hanno colpito Martignano, Soleto, Surbo, Leverano, Lecce e Novoli. I vigili del fuoco hanno impiegato oltre nove ore a domare un incendio sulla strada provinciale 362 Lecce-Galatina.

In base agli ultimi aggiornamenti disponibili l’ondata di caldo che sta interessando anche la Toscana dovrebbe insistere almeno fino al 24 luglio. I principali modelli deterministici e probabilistici indicano infatti nel 25 luglio la possibile fine di questa lunghissima ondata di calore.

Ciò significa sole, temperature ben al di sopra delle medie stagionali e tassi di umidità in graduale aumento, in particolare lungo la costa e sull’Arcipelago. I valori massimi raggiungeranno punte di 38-39°C nelle zone interne di pianura, anche se non sono esclusi locali picchi di 40°C in corrispondenza dell’apice anticiclonico, che dovrebbe ad oggi avvenire tra il 20 e il 24 luglio.  Da segnalare il rischio di isolati temporali pomeridiani sui rilievi, come verrà meglio definito nei prossimi aggiornamenti.

Lamma, il 2022 è stato un anno da record. “Mai così caldo e siccitoso”

Il 2022 dal punto di vista climatico è stato un anno eccezionale. L’Italia e la Toscana non hanno fatto eccezione, registrando l’anno più caldo delle rispettive serie storiche: +1,15  e +1,3 gradi rispetto al periodo di riferimento 1991-2020. Questi alcuni dei dati sull’anno climatico appena concluso, elaborati e presentati oggi dal LaMMA alla presenza dell’assessora all’ambiente Monia Monni.

Diverse ondate di calore hanno interessato in particolare il nord Italia e la Toscana da maggio a metà agosto. Segnando nuovi record di temperatura minima e massima. A livello regionale spiccano i 41 °C di Firenze e i 40 °C di Prato osservati il 27 giugno. Ma queste temperature record sono state l’apice di un fenomeno diffuso, tanto che nel periodo che va dal 15 maggio al 15 luglio, nei soli capoluoghi di provincia, sono stati battuti ben 12 record storici di caldo. Ad un’estate torrida è seguito un autunno più caldo del normale, culminato nell’eccezionale anomalia dell’ottobre più caldo mai osservato in Toscana. L’anno si è chiuso con il mese di dicembre più mite dell’intera serie storica (+2,7 °C rispetto alla media di riferimento). Su 12 mesi, secondo il Lamma ben 10 hanno registrato temperature superiori ai valori attesi.

Per quanto riguarda le precipitazioni, il 2022 descritto dal Lamma è stato altrettanto estremo, con lunghe serie siccitose. Nel complesso la Toscana ha ricevuto solo il 13% in meno di pioggia rispetto agli anni precedenti (deficit più marcato sulle province settentrionali, dove si arriva ad un -30%). Ma la distribuzione delle piogge ha visto lunghe e intense fasi secche interrotte da brevi parentesi eccezionalmente piovose. Dal punto di vista pluviometrico le variazioni maggiori rispetto alle serie storiche si sono registrate ad ottobre (deficit del 94%) e a settembre (surplus di pari entità, +94%). Il regime pluviometrico della regione sta cambiando e occorre avviare una gestione più oculata della risorsa idrica.

“Questi dati ci mostrano che il tema della transizione ecologica è quanto mai urgente ed attuale. Anche se sembra sparito dal nostro dibattito pubblico – spiega l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni – gli eventi meteo estremi, che anche quest’anno hanno causato non solo danni, ma anche vittime, sono l’aspetto più evidente. Anche i migranti che abbiamo accolto a Livorno stanno scappando da effetti del cambiamento climatico. La Toscana rigetta un modello di sviluppo che scarica sugli ultimi l’atteggiamento predatorio dei prim. E vuol affrontare questo tema con una doppia azione da portare avanti in contemporanea”.

Bernardo Gozzini, direttore del LaMMA – il consorzio tra Consiglio Nazionale delle Ricerche e Regione Toscana –, dopo aver illustrato i dati dell’analisi climatica del 2022 relativa alla Toscana. “I dati non sono rassicuranti” e aggiunge. “E’ evidente che il quadro climatico della nostra regione sta rapidamente cambiando. Ed è sempre più urgente che si delineino adeguati Piani di Adattamento, anche a livello locale. Le analisi climatiche che il LaMMA fornisce sulla Toscana vanno proprio nella direzione di contribuire a costruire un quadro conoscitivo di riferimento. Che è elemento necessario e fondante di ogni piano locale che possa supportare i nostri territori e sitemi produttivi ad adattarsi al clima che verrà nei prossimi 30-50 anni”.

Gozzini prosegue illustrando anche una recente iniziativa del Lamma. “Per spiegare a tutti in modo semplice come sta cambiando il clima nella nostra regione – dice – abbiamo appena pubblicato il calendario ‘12 mesi di clima in Toscana’. Un piccolo breviario sull’andamento del clima della nostra regione e sull’impronta che sta lasciando la crisi climatica in atto”. Nel calendario ogni mese riporta i valori di temperatura e piogge sui 10 capoluoghi per il trentennio 1991-2020. Alcuni record storici di caldo e di freddo degli ultimi 70 anni. E anche gli eventi eccezionali accaduti come la nevicata del dicembre 2010 e l’alluvione del 1966. La tempesta di vento del marzo 2015 o il torrido agosto del 2003.

Venerdì picco ondata caldo, Firenze tra le città bollino rosso

Firenze, il picco dell’ondata di calore attualmente in atto, si raggiungerà venerdì prossimo, con 15 città italiane da bollino rosso, il massimo livello di rischio salute per il caldo indicato dal bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute.

E Firenze figura tra centri urbani che venerdì prossimo raggiungeranno appunto lo stato di bollino rosso, insieme a Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Trieste e Viterbo, dove il bollettino del ministero evidenzia un rischio per la salute per tutti (non solo per le fasce più fragili).

Rispetto a giovedì ci sarà un incremento di 5 bollini rossi tra le città italiane (Bolzano, Brescia, Cagliari, Firenze e Viterbo).

L’anticiclone africano si appresta quindi a colpire da giovedì anche il Centronord in quella che sarà la settimana più calda dell’estate 2021, con le temperature che hanno raggiunto punte superiori ai 47 gradi in Sicilia (a Lentini, Siracusa).

Alta pressione e condizioni stabilità fino a domenica, riporta il Consorzio LaMMA nelle sue previsioni flash di mercoledì 11 agosto 2021, ore 10:30, con temperature in ulteriore aumento con punte di 39-40 °C nelle zone interne di pianura tra giovedì e sabato. Tassi di umidità in calo da domani. L’ ondata di calore che sta interessando la Toscana dovrebbe attenuarsi intorno al 16-17 agosto.

Per tutti i dettagli: http://www.lamma.toscana.it/meteo/bollettini-meteo/toscana-6-15

Il Consorzio LaMMA ha una nuova sala meteo

Firenze, inaugurata una nuova sala meteo per il LaMMa, ma anche un nuovo approccio nei confronti del mondo dell’informazione, per fornire un servizio sempre più affidabile per raccontare meteo, cambiamenti climatici e ambiente della Toscana.

All’inaugurazione della nuova sala del LaMMa anche il presidente della Regione Toscana, Giani e l’assessora all’ambiente Monia Monni, che accompagnati dal direttore Bernardo Gozzini, presso il Polo Scientifico di Sesto Fiorentino dove il Consorzio LaMMA ha la sede, hanno potuto vedere il quartier generale dove vengono elaborate le previsioni del tempo per la Toscana.

“Il Consorzio LaMMA – ha detto Giani – è un punto di riferimento per tutti i toscani quando si tratta di avere informazioni sul meteo, sul tempo che farà. Adesso, per questo strumento nato dalla sinergia tra Regione e CNR per offrire tutta una serie di servizi fondamentali per determinate attività e politiche, si apre una nuova fase con una sala meteo ammodernata ed in grado di fornire un’informazione sempre più puntuale grazie anche alla riorganizzazione delle piattaforme social. Ma anche per avere una conoscenza sempre più approfondita sui cambiamenti climatici. Col passare degli anni sono aumentate le competenze ed il raggio d’azione, anche a livello nazionale, in materia di tutela dell’ambiente marino e di osservazione e modellistica dello stato del mare e delle dinamiche costiere. Uno sforzo ed un investimento importanti per mettere a disposizione di tutti non solo un’informazione meteo sempre più ricercata ed affidabile, ma anche tanti nuovi strumenti finalizzati a valutare l’impatto legato ai cambiamenti climatici, che ormai caratterizzano la nostra vita quotidiana”.

“Il LaMMA – ha aggiunto Monia Monni – è una presenza familiare nelle case toscane. Al di là delle competenze e dell’eccellenza che rappresenta, e che tutti conoscono, per il meteo ma anche riguardo agli studi sulla sostenibilità ambientale e sui cambiamenti climatici, credo sia importante puntare sull’accessibilità all’informazione. Questa nuova sala è una finestra sul cielo e sul mare della Toscana, ma anche un luogo creato per rendere l’informazione ancora più accessibile, scientificamente corretta, ma soprattutto semplice e comprensibile a tutti, aspetto non secondario in un mare di fake news e di notizie che di scientifico hanno ben poco. Un’opportunità per le cittadine ed i cittadini toscani per conoscere più da vicino il proprio territorio. Un lavoro importante anche negli ambiti della ricerca e della prevenzione, a supporto del piano Toscana Carbon Neutral e di quello legato alla conversione ecologica”. Punto di riferimento anche per quanto riguarda il settore legato alla difesa del suolo e all’emergenza. “Un contributo importante e decisivo – ha concluso l’assessora – con la partecipazione di suoi tecnici nelle unità di crisi per la gestione delle criticità legate ai cambiamenti climatici, come accaduto ad esempio lo scorso inverno con l’emergenza neve”.

Il 2020 tra gli anni più caldi in Toscana secondo dati meteo Lamma

2020 tra gli anni più caldi in Toscana è quanto si legge nell’infografica sui dati meteo che il Consorzio Lamma ha pubblicato su Internet, presentando i dati meteo salienti dell’anno appena passato.

Il 2020, che a livello europeo è stato l’anno più caldo, in Toscana si piazza al quinto posto, a pari merito con il 2019, con una temperatura media superiore di quasi un grado (+0.8 °C per l’esattezza) sopra la media del periodo 1981-2010, il trentennio più recente preso a riferimento a livello mondiale per il calcolo delle medie.

E’ quanto si legge nell’infografica che il Consorzio Lamma ha pubblicato su Internet, presentando i dati meteo salienti dell’anno appena passato.

Le piogge nel 2020 risultano invece nella media, ma con un andamento irregolare: il deficit iniziale ha infatti trovato un pareggio grazie alle abbondanti precipitazioni di dicembre, mese in cui ha piovuto oltre il doppio della media (e risultato poi il dicembre più piovoso dal 1955, anno di inizio delle registrazioni con metodologie moderne); novembre invece, teoricamente quello più piovoso, è risultato il mese più ‘asciutto’. E le temperature? Sono state sopra la media quasi in ogni mese; quello davvero sotto la media è stato ottobre (-1.2 °C). Il giorno più freddo è risultato il 7 gennaio, quello più caldo il 1 agosto.

Secondo Copernicus Climate Change Service, il 2020 è stato l’anno più caldo mai registrato a livello mondiale, a pari merito con il 2016: un anno che ha chiuso un decennio di temperature record a testimonianza del riscaldamento globale. Il 2020 ha fatto registrare 1,25 gradi centigradi in più rispetto al periodo preindustriale, proprio come avvenne quattro anni fa.

L’infografica del Lamma contiene molte altre curiosità che si possono consultare al seguente indirizzo: http://www.lamma.toscana.it/news/infografica-il-meteo-del-2020-sintesi

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