#Giornodellamemoria: Consorzio, “Ebrei costretti a lavorare per bonifica Piana fiorentina”

Dalle prime indagini oltre 30 persone furono avviate al lavoro coatto; il Consorzio avvia una ricerca per ricostruire e commemorare una vicenda storica finora poco nota

Nella ricorrenza della Giornata della Memoria del 27 gennaio e ad 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali che colpirono le persone di religione ebraica in Italia il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno ricorda che tra il 1942 e il 1943 parte degli ebrei fiorentini maschi furono obbligati al lavoro coatto presso l’allora Consorzio di Bonifica della Piana di Sesto. Dalle prime indagini, rese note dallo stesso Consorzio,sulla questione risulterebbe che in tutto furono avviati al lavoro coatto oltre 30 persone e alcune di loro furono poi, nel novembre 1943, arrestate e deportate trovando la morte in campo di concentramento.

Una vicenda nota da poco solo agli storici addetti ai lavori e completamente rimossa dalla memoria storica del Consorzio, che grazie ad una ricerca appena avviata da un proprio dipendente si sta cercando di ricostruire. Da qui l’impegno a fare luce anche questo passaggio della storia del Consorzio e l’appello per la collaborazione di studiosi e storici contemporanei per dare contorni sempre più certi agli avvenimenti: “Vorremmo coinvolgere diversi soggetti, dall’Istituto Storico della Resistenza al Comune di Sesto Fiorentino, così come la comunità e i centri di raccolta e di documentazione ebraici per arrivare a presentare una ricostruzione storica dei fatti più strutturata e precisa – spiega il Presidente del Consorzio Marco Bottino – Alle persone ingiustamente costrette a lavorare nella bonifica e poi tragicamente deportate e condotte incontro alla morte potremmo infine dedicare un’opera idraulica o altro luogo significativo della nostra attività rendendolo non solo strumento di difesa idraulica ma monumento in difesa della dignità del lavoro e della libertà”.

Videoispezione degli affluenti dell’Arno

?Firenze, con un sopralluogo alla foce dell’Affrico, è inizita oggi la campagna di ‘videoispezione’ dentro le condotte e i cunicoli dei tratti tombati dei torrenti minori e degli affluenti del fiume Arno.

La prima videoispezione è stata quella della parte tombata dell’Affrico, condotta grazie a un piccolo macchinario robot dotato di telecamere che permette di verificare le condizioni anche in luoghi dove l’uomo non può entrare.

Il tratto ispezionato stamani è risultato abbastanza pulito e senza particolari rifiuti ingombranti portati dalle piene. Quelli che man mano verranno trovati verranno rimossi.

Presenti al sopralluogo anche il sindaco Dario Nardella e l’assessore all’ambiente Alessia Bettini, oltre a tecnici e responsabili di Publiacqua.

Per quanto riguarda i corsi d’acqua con tratti intubati, il Comune ha attivato una collaborazione con Publiacqua. Il sistema di videoispezione in dotazione agli operai è un piccolo macchinario dotato di ruote, luci a led e telecamere ad alta risoluzione. Durante l’ispezione il macchinario filma o scatta foto che documentano lo stato della condotta.

Per quanto riguarda i corsi d’acqua scoperti, la manutenzione è affidata al Consorzio di Bonifica 3 MedioValdarno; per i canali Macinante e Goricina, che non rientrano nel reticolo di gestione regionale affidato al Consorzio di Bonifica (in quanto classificati dalla Regione ” casi particolari”), la manutenzione è a carico del Comune di Firenze ed è in corso di definizione una convenzione per l’affidamento dell’attività di manutenzione al Consorzio.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il sindaco Dario Nardella e Eva Carrai del consiglio di amministrazione di Publiacqua:

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